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SCI ALPINO


Un cieco con pettorale con su scritto cieco e la sua guida, tutti e due con scarponi da sci ai piedi e sci in spalla, scendono dall'ovovia alla partenza di una pista nera.

Il tizio intelligente si rivolge alla guida indicando il ragazzo che sta agganciandosi gli sci ai piedi: "Ma lui scia davvero?" Chiede perplessissimo.
"Bè, certo, siamo qui apposta. Che cosa le sembrava?" Risponde la guida prima di spazientirsi.
"Oh... pensavo che fosse venuto su a guardare il panorama..."

Barzelletta? Invece è successo.... fidatevi! E' successa la scenetta, come succede che i ciechi vadano a sciare!

Ormai è diventato uno spettacolo abbastanza comune sulle piste dell'arco alpino, due individui con un pettorale giallo o rosa fuxia contraddistinto dal simbolo internazionale dei ciechi (3 pallini neri e una striscia orizzontale sottostante, e la scritta BLIND), che sciano a pochi metri l'uno dall'altro, con le stesse traiettorie, quasi inseguendosi, con una cuffietta trasmittente modello motociclista oppure con un altoparlante in cui la guida ripete all'ossessione una segnalazione vocale continua, prestabilita, che riecheggia su tutta la pista... Non vi è mai capitato?

Eppure questo succede, e sempre più spesso.

Siete capaci di sciare ma ormai non pensavate di poterlo fare più?
Siete principianti e avete una voglia matta di provare a scendere su un pendio, con quelle due assi di botte che chiamano sci, ai piedi?
Ecco come si fa:

Vi serve una montagna... un po' di neve, la solita guida... e l'attrezzatura, cioè sci, scarponi, racchette, caschetto.... basta. E tutte queste cose le trovate in loco, a parte il caschetto, che magari potete comperarvi, ma magari potete anche aspettare perchè le prime volte non farete niente di troppo rischioso.
Allora visto che tutto il resto lo trovate sul posto, vestitevi pesanti, fatevi prestare una tuta o infilatevi pile e giacca a vento e calzamaglia e pantaloni di tuta se non avete altro, guanti, fascia per la testa.
Si va.

La montagna c'è, la neve c'è, la guida c'è. Gli scarponi e il resto lo avete noleggiato sul posto.

Siete ancora sicuri di voler provare? Io vi ho avvertito.

Fa un freddo porco ed è mattina presto, ma i discesisti escono presto perchè devono sfruttare la prima seggiovia, ancora qualche ghiacciolo notturno pende dai cavi degli impianti....
Vi siete rimpinzati di colazione all'americana e pensate alla polenta con i funghi del mezzogiorno e questo vi conforta un po'.
Siete dei principianti e quindi la guida vi porterà su una pista baby, quelle azzurre, quelle che gli esperti non vedono neanche, ma che a voi sembrerà uno strapiombo... ma non lo è, fidatevi della guida! Almeno all'inizio....
La guida di solito all'inizio è gentile, vi porta gli sci che sono pesanti e ingombranti, vi allaccia gli scarponi che vi stringono i piedi come una tortura cinese, vi tira su fino in fondo la lampo della giacca a vento pizzicandovi la pelle della gola.... vi aggancia gli sci ai piedi, e vi spiega un po' la faccenda.
Poi si va in baita a bere un grappino.
NOOO! E' il momento di puntare gli sci verso la discesa... Auguri!
Il resto lo scoprirete da voi!

Quello che dovete sapere è che si inizia come tutti gli altri, un bel po' di spazzaneve, pendii facili;e di diverso c'è la guida, al fianco o davanti o dietro, a seconda della tecnica usata e di come vi troverete meglio.
Quando si diventa un po' più bravini si lascia la pista baby... e cominciano i guai!

Pensavate di aver finito di cadere rotolando per il pendio?
Pensavate ormai di essere padroni del mezzo e di poter sfidare qualsiasi discesa impunemente?
Pensavate che anche con la panza piena di polenta e stracchino e lo stomaco scaldato di bombardino vi potevate permettere di fare i galletti?
Invece è proprio adesso che vi tocca fare le persone serie!
Il pettorale forse ce lo avete già, se non ce lo avete ve lo danno, perchè sulle piste un po' più impegnative dovete assolutamente segnalare la vostra presenza agli altri rimbambiti che scieranno probabilmente ben peggio di voi.... ma mentre loro non hanno un pettorale con su scritto "imbranato", voi è bene che abbiate il vostro. Misteri.
Poi, vi verrà inizialmente prestato (ma magari presto ve lo comperate anche)un marchingegno che consiste in una cuffietta e un altoparlante che non sono per voi ma per la guida: cuffietta in testa e 2 chili di altoparlante sulle spalle, il poveretto vi precede sulle piste dandovi continuamente le segnalazioni che ormai dovreste aver assimilato; se no tornatevene pure a casa e guardatevi la partita in tv...
Avete dovuto imparare a prendere le seggiovie con gli sci ai piedi, e vi siete accorti che il difficile non è salire, è scendere, evitando di fare la figura di quello che rotola appena appoggia gli sci a terra!
Avrete dovuto imparare, o imparerete vostro malgrado.... a inforcare uno skilift.... avrei voluto esserci per farmi due risate!
E quindi ormai potete andare dovunque!:
potete fermarvi a ogni malga per un grappino, come fanno i veri sciatori!;
potete comperarvi le tutine quelle belle tutte imbottite tipo omino michelin e sfrecciare verso i mucchi di neve fresca dove vi impianterete a faccia in giù.... niente paura, la neve è notoriamente soffice e ci pensa la guida a tirarvi fuori prendendovi per i piedi (che sono l'unica cosa che sporge dalla neve...) quando ha finito di ridere!;
potete fermarvi con gli altri in baita e sciogliere la stanchezza al sole rimpinzandovi di canederli e gulash, raccontandovi le prodezze della mattinata, e contando i lividi....
Ragazzi, si cade, ci si rialza, si respira aria pulita, si va un po' in neve fresca, si respira la neve fresca che è rimasta nel naso, si fa un po' gli scemi con le guide, si respira il fumino del grog caldo, si prende un sacco di freddo, si respira il profumo di resina degli alberi, si fanno due chiacchiere in fila agli impianti, si respira il profumo delle pappe, insomma, la giornata del discesista è davvero impegnativa!

Ormai siete degli esperti, voi e la vostra guida siete un tutt'uno, lui davanti e voi dietro appiccicati che sfrecciate sicuri e contenti, siete bravissimi ad agganciarvi e a sganciarvi dagli skilift, riuscite a mangiare quantità industriali di polenta e arrivate a fine giornata che non dovete per forza buttarvi sul letto per recuperare le energie per trascinarvi almeno a cena...
Insomma, adesso finalmente potete smetterla di andare in montagna solo per guardare il panorama!

RIEPILOGO SERIO

Sciare è uno sport molto impegnativo soprattutto mentalmente, la tecnica è fondamentale e occorre una notevole concentrazione per seguire poi la guida sulle piste, ma si raggiungono livelli davvero notevoli di abilità e sicurezza, ovviamente sempre con le dovute cautele.
Per questo sarebbe meglio iniziare la pratica con un maestro, che dia la necessaria impostazione, per poi passare a sciare con una guida.
Obbligatori il casco e il pettorale.

Ogni gruppo sportivo o di volontariato utilizza tecniche di lavoro con la guida che possono essere differenti, e a volte capita di dover provare i diversi sistemi prima di trovare quello più adatto.
La scelta è tra:
guida davanti: la guida è dotata di cuffia e altoparlante e precede il cieco di qualche metro, e fornisce indicazioni a voce mediante segnali prefissati.
guida da dietro: in questo caso atleta e guida sono forniti di cuffia e l'atleta precede la guida che ugualmente indica a voce le direzioni.
la guida affiancata: modalità che si verifica raramente, è possibile con i principianti che trovano più sicurezza nell'avere la guida accanto, ove la pista sia sufficientemente larga da consentirlo.

Il GS di Milano utilizza il sistema della guida davanti, e fornisce in prestito il necessario meccanismo altoparlante-cuffia fino alla possibilità di acquisto da parte dell'atleta.

Diversi gruppi in Italia organizzano corsi e settimane bianche, ci si può rivolgere direttamente alle sedi locali dell'Unione Ciechi per informazioni sul territorio interessato.

A Milano il Gruppo Sportivo Non Vedenti organizza, per i soci del territorio di competenza, una settimana bianca in cui vengono messe a disposizione guide per chi già è sufficientemente autonomo, e viene fornito un supporto a chi voglia iniziare l'attività.

Per facilitare la diffusione di questo sport, inoltre, il Gruppo è disponibile, su richiesta, a organizzare uscite in giornata.

I livelli di abilità raggiungibili sono impressionanti, come attestano le gare delle Paralimpiadi che molti avranno avuto modo di seguire. Ovviamente non tutti possono aspirare a questi risultati, come per tutte le cose la predisposizione e la storia personale sono importantissime, ma lo sci permette di divertirsi anche restando su piste di medio livello, aiuta lo sviluppo della coordinazione e dell'equilibrio, offre ore di svago all'aria aperta e aguzza l'appetito...

Il nostro incaricato di settore è disponibile per qualunque chiarimento:

Silvia Parente
Cell: 347 26 35 188
Email: silviaparente2@gmail.com

buon divertimento!

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
Non ci servono occhiali per vedere questo mondo meraviglioso, lo vediamo attraverso lo sport!

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