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Settimana Blu - Sardegna 1/9 - 8/9 2007 - Seconda Parte - Alle Grotte Di Nettuno


2 settembre, domenica. Viva le vacanze, viva la sveglia che si può lasciar suonare tanto non c'è fretta... La banda alla spicciolata si fraziona nella sala colazione, tanto l'appuntamento è per la prima "fatica" della settimana fitness, il Risveglio Muscolare". Seguiamo i nostri eroi lungo la stradina fino alla spiaggia: asciugamani sulla sabbia, tutti seduti, tutti pronti!

Tutti gli asciugamani stesi sulla sabbia della bellissima spiaggia di Capocaccia, mentre i loro occupanti si esibiscono in strane posizioni di stratching.

Questo è l'ideale di "fitness", dolce dolce, con la voce del mare che ci culla, così carezzevoli le onde... è la voce del simone che ordina gli esercizi che stona un po'! . ma stare qui tra la sabbia ancora fresca e il sole tiepidino è uno spettacolo!

Una voce non identificata bisbiglia a un registratore... ci sono le spie di sportissimo! Chi è che registra invece di lavorare? La Gio urla al Genio, ma il colpevole non è lui, poverino! Indovina chi può essere? Il presidente più fannullone della storia del gruppo! Il popolo degli sportivi insorge: Fra, lavora!

C'è poco tempo per stare in spiaggia stamattina, oggi c'è la gita alle grotte!

Dal pontile si prende la barca a motore, quelle grosse che puzzano... Scopriamo che c'è il piano sopra e tutti ci fiondiamo su per la scaletta, ma siete sicuri, voi che soffrite il mal di mare? Ottimo punto comunque per fare le foto, l'avvicinamento alle grotte di nettuno deve essere spettacolare.

Le alte roccie svettano intorno alla nave, specchiandosi in un mare azzurrissimo, cristallino, solcato solo dalla scia della nave.

La barca si infila nella cavità della roccia, ma dobbiamo condividerla con un'altra barca che sta facendo manovra per andarsene... Il fragore delle onde costrette contro le pareti è assordante... quelli che soffrono il mal di mare non saranno molto contenti... maremma come si balla!
La discesa a terra lungo la passerella è un po' come stare su un cavallo imbizzarrito, giusto che ha le sponde.... che bello! mi sa che la Chiara però si è divertita un po' meno.... C'è anche il pietro che deve avere avuto qualche problemino, e forse anche qualcun altro.

Ma adesso siamo a terra.

ci vuole un po' a organizzare il tutto, sta ancora sfollando un altro gruppo, ci raggrumiamo all'inizio di un passaggio a scalini, tutto nella roccia. non è pericoloso ma neanche molto agevole, allarghiamo le braccia con cautela per cogliere già le dimensioni del passaggio, i piedi che cercano gli scalini irregolari. . il biscione si snoda, orbi e non-orbi variamente intervallati. La guida sta là all'inizio ma si sentono solo brandelli di spiegazioni, stalattiti come merletti... come cattedrali...

All'interno delle grotte di nettuno, si vedono qualche stalattite e qualche formazione rocciosa.

Ci arrampichiamo lungo il cunicolo del percorso, non bisognerebbe toccare niente ma a volte è impossibile, il soffitto si abbassa parecchio e anche noi se non vogliamo rimetterci le corna... così la scusa per accarezzare le pareti e la volta è indiscutibile...

La sensazione delle formazioni calcaree, anche quelle più semplici a portata di mano, è indimenticabile. buchi e rilievi e rotondità e angoli levigati e lisciati e freschi al tocco, li accarezziamo con reverenza, per danneggiarli meno possibile con il calore e il sudore.

Un ringraziamento silenzioso alle pareti, a questo dono incredibile della natura. Voci avanti che spiegano e voci dietro che chiamano, sarebbe bello avere un po' di silenzio, ascoltare le gocce che rinnovano la vita della grotta... ma il Laurenzio dice che in questa grotta le stalattiti non hanno più vita, non crescono più da quando l'acqua non ci abita più. Mette un po' di tristezza.

Il giro si conclude con un anello che ci fa tornare sui nostri passi, ci sentiamo un po' indiana jones, forse un po' profanatori, anche se siamo solo pochi di tantissimi altri.
Cresce anche la voglia di arrivarci via terra, di guadagnare la grotta scendendo quei 656 gradini scavati dai galeotti tanto tempo fa... La grande volta dell'ingresso rimbomba di voci, le onde contro le pareti creano strani echi... però non faceva fresco come ci avevano detto.

Lasciando le grotte, dalla nave, si puo' vedere la costa nelle vicinanze delle grotte lambita dalle acque azzurrissime, con le rocce che vi si specchiano dentro.

Si risale in barca senza il rodeo con la scaletta, però il viaggio di ritorno non ha lo stesso sapore, non c'è l'eccitazione dell'incontro con qualcosa di nuovo...

Il pranzo è di nuovo una dura lotta, mi sa che per il momento vince il Pietro, abbiamo fatto ancora troppo poco movimento con il Simone!

Ma siccome in effetti è la settimana del gruppo sportivo, dobbiamo ricordarcelo continuamente e vi assicuriamo che non è facile... a fine pomeriggio c'è la lezione di GAG in terrazza, lavorate, schiavi!

Il finale della serata è bianco o rosso... A volte tutti e due... Ovviamente mirto!

Angela Bellarte

Indice articoli del 2007

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
Non ci servono occhiali per vedere questo mondo meraviglioso, lo vediamo attraverso lo sport!

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