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Attenti a quei due!
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Anch'io non volevo crederci! Eppure sono proprio loro e la prova fotografica li inchioda in maniera inconfutabile ad un destino di un futuro prossimo da brillanti sportivi Ricordate quella fortunata serie televisiva che aveva come protagonista Roger Moore e Tony Curtis: "Attenti a quei due..."
Mi scusino gli appassionati lettori se, come il più pessimo dei giallisti, ho cominciato subito con l'indicare i colpevoli ed il colpo di scena della "Nuove Frontiere, mini maratona per disabili", ma l'occasione era troppo ghiotta per farsela sfuggire con il rischio che qualcuno annoiato dalla mia scrittura avesse potuto abbandonare il pezzo dopo le prime righe. Giocato così immediatamente il jolly, possiamo ricominciare dall'inizio...
La registrazione
Iniziamo subito con una delazione: se incontrando il Presidente del GSD Non Vedenti Milano onlus, costui si pavoneggiasse di una brillante partecipazione alla Mini Maratona "Nuove Frontiere" organizzata dal mitico Fabio Pasinetti e dalla ancor più mitica Carla Perrotti, sventolando altresì il pettorale della manifestazione, non credetegli, mente sapendo di mentire, il pettorale ed i vari gadgets offerti dall'organizzazione glieli abbiamo portati noi, lui non c'era, prova ne sia il fatto che è stato iscritto con dati anagrafici campati per aria. La Michelina infatti alla dicitura "segni particolari" credo abbia fatto scrivere "bellissimo!"
E figuratevi la faccia dell'addetta alle iscrizioni quando sulla scheda del Leo, sempre alla voce "segni particolari" abbiamo fatto scrivere "quattro zampe", trattandosi in effetti del cane guida di Monica. Non crediate poi che le nostre fossero le annotazioni più strane. C'erano infatti personaggi come Francesco Mondini a tre ruote (la sua HandByche), a due ruote (corridori in carrozzina), con due ruote e due gambe motrici (ricercatori di tutto il mondo stanno ancora cercando un accordo per la classificazione di una simile specie).
La partenza
Il "Coro Seduto" da il via alla manifestazione e Mario Censabella scatta velocissimo in avanti defilandosi subito lungo una stradina secondaria, Rodolfo Masto, visibilmente preoccupato lo raggiunge anche con una certa fatica e gli dice che sta sbagliando strada, ma Mario imperturbabile ribatte: "Ma che strada sbagliata, voglio andare a casa a seguire il GP!"
La corsa
E di cose strane ne succedono veramente parecchie: un gruppo di giovinotte bergamasche che cantando a squarcia gola "Oh mia bela madunina...", bloccano senza neanche accorgersene, un tram il cui autista prima alza gli occhi al cielo, poi scoprendo che si tratta di non vedenti accende la sintesi vocale che indica le fermate ed aspetta pazientemente di poter passare; shopers di via Dante che distratti dalla strana fauna dei maratoneti, finiscono a bocca aperta contro i famosissimi faletti di Milano: gli "svegliaciucci" da cui il nome...
Il finale
Come in tutte le favole che si rispettino il lieto fine è assicurato. Noi ci si ritrova al ristoro che si cerca di saccheggiare al meglio, insieme al Leo, sempre il quadrupede che rimane però a bocca asciutta, fino a quando una imprudente e dolcissima bambina lo avvicina per una carezza, con la mano destra mentre nella sinistra stringe una mela. Leo, il furbetto, occhieggia la pargola e non appena la mela è a portata di mano, se la mangia in un sol boccone! La mela dico, risparmiando così la piccola che torna piangendo dai genitori che si sentono dire che un cerbero a quattro teste le ha mangiato la mela.
Ringraziamenti
Grazie a Fabio e Carla, che hanno saputo portare in questa Milano a volte un po' troppo desertica i suoni ed i colori di un manipolo di persone che qualcuno si ostina a chiamare ancora "disabili".
Claudio Levantini
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