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19-21 luglio, Imperia - Il G.S.D. va in barca a vela!
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Aveva riscosso un grande successo l'idea di questa iniziativa quando Alberto, di "Handar per mare", ce l'aveva proposta, tanto è che i sei posti disponibili in mezz'ora dall'uscita della news erano già stati occupati, e nel giro di due giorni si è allungata la lista d'attesa. E adesso alzi la mano chi si è pentito della scelta! Francesco, Florinda, Davide e Arianna e i Coccolini, per tacer di Riccardo, già compagno di pizza e guida di sci, sono così partiti sul mitico pulmino alla volta di Imperia, un caldo venerdì mattina di luglio, in cerca di mare, di vela, e, perchè no, di qualche fritto di pesce! Una volta che Riccardo trova la stradina, che riesce a non incastrarsi con il pulmino tra i muri strettissimi, che riesce a depositarci, che riesce a parcheggiare per miracolo, (quale sarà il santo protettore dei pulmini?), finalmente possiamo mollare tutto in pensione e fare il nostro avvicinamento alla vela.... Con una bella mangiata di pesce! Chi sceglie spaghi con le vongole, chi con i frutti di mare, chi un fritto e chi zuppa di cozze, dobbiamo dire che è stato proprio un bell'approccio! E poi, sempre per prepararci al meglio, tutti in spiaggia a prendere un po' di sole e di mare; d'altra parte mica possiamo andare in barca pallidi come visipallidi, finiremmo per scottarci! E mica possiamo andare in barca senza aver constatato che l'acqua vada bene, altrimenti quando dovremo fare il bagno al largo rischieremmo di essere traumatizzati! Che bella la sabbietta calda tra le ditine dei piedini, ma come fa a essere così calda se il sole non è abbastanza caldo da invitarci al bagno? E' una finta, il sole è un po' velato ma ci vuole poco perchè la voglia di bagno scoppi, o forse è per seminare Manuele che nel frattempo è venuto a trovarci dal suo ritiro di Diano Marina? Manovra non riuscita, ci segue anche in acqua! La Flo e Francesco cercano di sfuggirgli nuotando a tutto spiano verso la Corsica, ci girano intorno, tornano, ma porcaccia miseria li ha seguiti di nuovo fino alla spiaggia! Il gruppo bello rilassato e contento si avvia verso il riposo serale, d'altra parte per domani dobbiamo essere belli pronti e performanti; la base dell'abbronzatura l'abbiamo fatta, l'acqua l'abbiamo assaggiata, possiamo dedicarci alla nostra cena frugale.... Purtroppo per davvero, e, sognando spaghi con le cozze andare a nanna. Ancora non abbiamo fatto niente e siamo già tutti stanchi, sarà colpa del sole, del mare... o di Manuele? La mattina ci vede tutti pronti e scattanti, panini e acqua nello zaino, qualcuno li ha messi nello zaino di qualcun altro che finirà sulla barca sbagliata ma fa niente. Ci ha raggiunto Alberto, il nostro anfitrione, che comincia a darci qualche dritta di teoria: "la barca è fatta così e cosà, il vento arriva da così e da così, il timone si tiene cosà e così." un po' si "orza" un po' si "poggia", un po' si cazza e un po' si drizza... A parte che non so cosa è rimasto in testa e a chi a parte i cappellihni, Alberto è proprio simpatico e questo approccio light ci piace molto. Tutta la truppa si trasferisce sul pontile davanti alle barche, accarezzati dal sole, dal profumo del mare, dal vento... Bè, vento. Speriamo! Intanto l'approccio light diventa già meno light: "ragazzi, chi monta le vele?". Florinda e il Coccolino si offrono per fare per primi i lavori forzati. Tranquilli che ce n'è per tutti. Adesso il fiocco che in questa occasione non è il fiocco ma abbiamo imparato che è il genoa è montato e rollato, la randa che è proprio la randa è montata e piegata sul boma, il boma a proposito è quella cosa che se non stai attento ti viene in testa quando viri... Bè, quando imparerai cosa è la virata imparerai anche cosa è un boma in testa.... Passiamo oltre. Ci siamo divisi sulle due barche, equipaggio maschile e femminile. Bè, e cosa ci fa allora Riccardo con noi ragazze? Quando scopriamo che in fondo è anche pratico di vela decidiamo di non vuttarlo agli squali e tenercelo lo stesso, va. Il nostro skipper è Pietro, con i ragazzi invece ci sono Alberto e lo skipper Luca. Tutti pronti? Spiegate le vele e via col vento!... Eh, sì, avete visto troppi film! Intanto dal porto si esce a motore. Ma perchè? Perchè così e basta. E' già tanto che iusciamo a non far guidare Francesco che si è piazzato al timone e vuole smontare il motore per capire come è fatto. Finalmente siamo al largo! Terra dietro la poppa e mare oltre la prua... Gabbiani che stridono sopra la nostra testa.... Non è vero, qui i gabbiani stanno svegli la notte e tormentano quelli che cercano di dormire ma fa niente, l'immagine è molto romantica! Dicevamo: spruzzi sulla chiglia... Non è vero, spruzzi non ce ne sono perchè l'aria è troppo poca, e se volete sapere cos'è la chiglia guardate su Wickypedia! Sulla barca delle ragazze Florinda e Arianna si alternano al timone, e, nonostante non abbiano mai visto una barca,se la cavano anche bene. C'è da sfruttare quella poca brezza che c'è: "andiamo sempre di bolina", cioè controvento, dice Flo, "così almeno c'è più fresco!" Vero, perchè abbiamo addosso l'aria reale e l'aria creata dalla velocità della barca. Vedi che una cosa almeno l'abbiamo imparata subito? Ci divertiamo a fare qualche manovra: "acchiappa la scotta e falle fare un giro intorno al winch, poi tira e strozzala!" Cioè: "acchiappa quella corda lì, falla girare sul rocchetto, tirala fino a che puoi e poi cerca di incastrarla dentro quei pirolini che ti trovi a fianco!" Quante cose che si imparano! Ci troviamo corde dappertutto, "dai, lasciale stare che se le snodi poi come niente ci casca qualcosa in testa!" Ci sono ancora un sacco di cose che non sappiamo cosa sono, ci toccherà ritornare a fare un altro corso?Cerchiamo di capire da dove arriva l'aria ma qua i prodieri, ossia gli addetti alle vele, che dovrebbero dare indicazioni al timoniere sulla rotta, sono ancora un po' in difficoltà. E pensare che una di loro ha pure fatto delle gare! Ehm... Prendiamo per buona che questa poca aria è così poca che è davvero difficile... I nostri accompagnatori barano, loro guardano dove tirano le bandierine! Così non vale! Quando le due ragazze si sono stufate e cedono il timone... "Che bello, adesso tocca a me!"Ma cavolo, miI avete finito tutta l'aria! Manco una bava, un alito, uno spiffero... Magari a soffiare tutte insieme... Grazie davvero al profetico Alberto che ci ha sconsigliato dall'allontanarci troppo! E' vero che volendo tornare a remi potevamo contare sui muscoli della canottiera Florinda, ma era lunga!... Ah, non ci sono i remi... Ah bè. A motore ci compattiamo con la barca delle nostre metà, mentre qualcuno si sgranocchia il proprio panino... Ma ... Du' spaghi? L'idea adesso è di fare il bagno tutti insieme... Ma ecco che un tuffo, uno spruzzo, un siluro, un abbordaggio... Davide si è fiondato in acqua e si è issato sulla nostra barca per raggiungere immediatamente la sua Arianna! E adesso, Dai che ci tuffiamo tutti nelle fresche acque limpide del mar di Liguria! "Non sai nuotare? Ma come non sai nuotare, Davide? Sarai mica venuto camminando sulle acque?" Potenza dell'amore! Allora giubbotti per i più timorosi o inesperti, tuffi e bracciate da squalo per i più allenati, la banda se la sguazza felice tra una barca e l'altra per un bel pezzo! Alberto ha ammainato, cioè calato, la randa, gli è già capitato che d'improvviso un vento rinato allontanasse una barca dai nuotatori. Ma oggi non c'è proprio pericolo. Finito il bagno possiamo tranquillamente risalire, e ricominciare ad abbrustolirci al sole mentre Pietro avvia il motore e ci riconduce in porto. D'altra parte la barca a vela è anche questo, e i veri marinai sanno sempre che può capitare di dover far passare il tempo quando il vento cala! Anche questo lo abbiamo imparato benissimo! Così la nostra prima giornata di corso finisce al bar, dove, dopo tanta acqua, per cambiare facciamo girare secchielli di una bella birra aromatica e leggera, scambiandoci impressioni, proposte, e ovviamente tante cretinate! Le cicale cantano ancora la loro calda canzone mentre rientriamo, per goderci un decisamente buono fritto misto alla nostra pensioncina. Cacciamo la stanchezza con una doccia,anzi sei... E poi stasera decidiamo di andare a prendere un po' d'aria sul lungomare. La banda percorre i locali da dove musica dal vivo riempie la sera, cercando un angolino più tranquillo. Dalla spiaggia libera il prode Riccardo ci conduce per impervi sentieri sulla sabbia proibita dei bagni privati... E certo, qui ci sono le sdraio! La luna brilla sul mare e noi poltriamo sulle sdraio... Che bella vita la vita del marinaio! Niente paura, la mattina dopo siamo di nuovo arzilli e pimpanti, con il pranzo nei nostri zaini e i bagagli già pronti, ahimè, per quando dovremo ripartire oggi pomeriggio. Alberto ci raggiunge alle barche, ormai sappiamo che dobbiamo montare la randa, oggi però voglio cimentarmi io! Salto ai piedi dell'albero e sono pronta per infilare i ganci nella guida mano a mano che la vela sale... Ah, ecco com'era. Decisamente del vecchio corso era rimasto pochino. Meglio, così è tutto nuovo e sorprendente! Oggi abbiamo Nunzia e Luciano come skipper. Anche loro non sono proprio esperti di ciechi... speriamo davvero di non farli scappare! Se la cavano benissimo a spiegare e a tenere a bada la banda. Mischiamo gli equipaggi, Alberto con i Coccolini e Francesco, Riccardo con Florinda, Arianna e Davide. Ma neanche oggi possiamo ingaggiare una gara... Solito tratto a motore per arrivare in acqua libera, pieni di speranza: "oggi voglio timonare io che ieri non sono riuscita!" Vele al vento.... Vento? Bè, all'aria. Aria? Oggi non fa manco finta, Eolo della malora! Vabbè. ormai siamo lupi di mare e abbiamo imparato che può succedere anche questo, abbiamo imparato che non ci sono gli spaghi con le cozze ma possiamo sempre mangiarci i panini, poi possiamo rifare il bagno che ci piace sempre un sacco. Ci tuffiamo, ci caliamo, ci trasciniamo sulla maledetta scaletta nelle acque freschine e meravigliose, annusando l'aria che a pelo d'acqua è salatissima!, Sguazziamo allegramente tra le barche fino a che giunge il momento di risalire e rientrare. Alberto approfitta della bonaccia per farci scuola di nodi, il tempo non è mai buttato su una barca. Io ne approfitto per sedermi a prua e godermi in faccia l'arietta salata... Ovviamente quella mossa dalla barca spinta a motore, Eolo dorme sempre e profondamente. Così Francesco ha imparato il nodo parlato, "non è vero che hai imparato la gassa, non l'hai mica fatta giusta!" Però abbiamo imparato a mettere bene i parabordi. Abbiamo imparato a non aver paura di muoverci sulla barca, sembra un ambiente alieno all'inizio, ma in realtà, con le sue dimensioni ridotte e gli spazi stretti, sai sempre dove sei e vicino a cosa. Abbiamo imparato che se vuoi stare fresco devi andare di bolina; che si dice orza e poggia e non orgia e porza.... Abbiamo imparato che qui c'è un sacco di gente simpatica e competente, e che di sicuro ci piacerebbe tornare e fare il bis di queste giornate. Insomma abbiamo imparato che la barca a vela ci piace un sacco! Salutiamo tutti con l'ennesima birra, ringraziamo il grande Alberto che ci ha dato questa opportunità favolosa, ritroviamo Manuele che torna a Milano con noi... Possiamo sempre abbandonarlo in autostrada! No dai, a settembre deve venire lui a fare il corso! Stridono le rondini e cantano le cicale, sul pulmino si passa il tempo a indovinare canzoni; Manuele è bravissimo! Abbiamo fatto bene a non lasciarlo i nautostrada! Un'altra avventura è finita, e noi abbiamo altri ricordi e altre esperienze da raccontare e da condividere. E già un sacco di progetti nuovi, perchè il G.S.D. non si ferma mai, neanche senza vento!
Angela Bellarte
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