Il resoconto dei XXVIII Campionati Italiani Indoor Para-archery
(Zola Pedrosa, 21 e 22 febbraio 2015)
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Certamente in un evento nazionale la tensione agonistica gioca un ruolo importante e dopo una stagione di preparazione si arriva all’appuntamento clou, tutti indistintamente, con la speranza di vincere.
Per parte mia ho cercato ancora una volta, come ultimo intervento tecnico che potevo aggiungere al lavoro di preparazione, di ridimensionare le aspettative che avrebbero potuto influenzare negativamente la prestazione dei nostri arcieri, forzando ciascuno di loro a prendere coscienza delle proprie reali potenzialità testimoniate dai risultati ottenuti nel percorso completato.
A leggere le loro considerazioni, ma anche quelle dei miei colleghi tecnici, sembra che quest’ultimo intervento sia stato recepito appieno e pare abbia avuto gran peso nel raccolto di buoni frutti che ci ha premiati.
Però quello che più mi ha messo alla prova in questo appuntamento è stata l’emozione di vedere questi splendidi atleti ripagati della fatica e dell’impegno profuso con la soddisfazione di veder realizzate le speranze nutrite.
Ma soprattutto, in questa occasione, ho potuto particolarmente apprezzare, più che in altre, anche l’immagine dell’amicizia tra avversari sportivi concretizzarsi in un abbraccio generale così come mi ha impressionato la sincera confidenza che, nel corso della giornata sportiva serpeggiava tra la compagnia degli arcieri, come se quello fosse un giorno come tanti passato insieme.
E questi valori, più che i risultati sportivi, sono stati per me premianti e resteranno come ricordi indelebili assieme ai commenti dei partecipanti.
Ivan: “… sì, i miei Campionati sono andati propri come li volevo, mi sono divertito, sono stato tre giorni con i miei amici e ne ho conosciuti altri … ah sì, ho vinto anche la medaglia d’oro, la più importante, e per questo sono stato stretto in un abbracciato da tutti, compagni, avversari, allenatori : bellissimo! …”
Mario: “… eravamo andati con il pensiero di giocarcela, ma assolutamente senza la convinzione di poter fare questo bel bottino … al di sopra di questo resta il valore di questo gruppo …”
Diego: “… mi chiedo ancora come io abbia fatto a vincere l'oro della prima giornata nella gara di Categoria, essendo arrivato a questi Campionati non in forma smagliante, anzi … poi, il secondo giorno, ho mancato il bronzo per un soffio, ma alla fine delle gare è successa una cosa bellissima che porterò sempre nel cuore, tutti noi ci siamo abbracciati sulla linea di tiro …”
Maurizio: “… essere ai Campionati Italiani, l’emozione di partecipare, la delusione di una sconfitta, la gioia per la vittoria, tutto sublimato nel lungo, intenso, liberatorio abbraccio collettivo arrivato dopo l’ultima freccia; grazie a tutti voi …”
Loredana: “… dopo la prima giornata ho avuto chiaro in mente che il giorno dopo avrei combattuto per l’oro; la mia battaglia, ha avuto inizio fin dal mattino per trasformare i disturbi negativi in energia positiva poi c’è stato l’abbraccio che noi tutti, tecnici ed atleti, ci siamo scambiati per la prima, vera, grande vittoria di Ivan: un abbraccio che ha sancito con emozione lo spirito di appartenenza e l’intesa del nostro bel gruppo …”
Armando Bonechi
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