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Smile

Settimana Bianca 2020!


Qual'è l'allenamento migliore per andare a fare la Dobbiaco - Cortina in meno di tre ore? Ovviamente la Settimana Bianca del GSD non vedenti Milano!

Noi facciamo le cose per bene, seriamente; prendiamo molto sul serio il fatto che ci si diverta un sacco, non vuol mica dire che non ci si allena: non sapete che a ridere si fortificano gli addominali e si aumenta il volume dei polmoni?

Seguiamo anche una dieta strettissima e mirata al risultato: la scelta è rigorosamente tra spaghetti aglio olio e peperoncino, almeno un paio d'etti, e una supergrigliatona mista, meglio se senza tosella, che è troppo sana, sostituita da un altro wuster!

Ovviamente poi il dolce è una mezza Sachertorte oppure un Kaiser Schmarren, e in effetti qui la scelta si fa difficile e il coraggio di ognuno è messo a dura prova.

Kaiser Schmarren

Per il doposci c'è un allenamento supplementare per chiunque lo desideri: quest'anno i varesini si sono impegnati a uscire tutti i pomeriggi a fare defaticamento, e cosa c'è di meglio per defaticare che sedersi dopo dieci metri ai tavolini di un bar a bere qualche spritz?

Eccola dunque, la Settimana Bianca del GSD del 2020".

Quest'anno Davide pulmino ha pensato bene di partorire un'ernia prima di Natale, e quindi ora di gennaio era ancora in maternità.... Insomma se eri stufo di noi Dav potevi anche dircelo, potevamo prometterti di non farti più guidare il Coccolo!

La Marti doveva tornare tra i nostri monti ma l'influenza le ha chiesto gentilmente di stare a casa a farle compagnia in Germania....

Così quest'anno la pattuglia partita da Milano in una sfolgorante giornata di sole era composta da:

tre varesini, Adriano, Giulio e Maurizio, trapiantati dal Baseball, disposti a fare da guida di sci, da driver pullmino, da amici, da raccontatori di barzellette, insomma dicono di essere multifunzione e noi siamo sicuri che avranno modo di mostrarci la loro abilità su tutti i fronti;

Alberto, in realtà non volevamo portarlo perchè oltre al fatto che fa discesa e ci rovina la media, ci sarà il fastidio di distinguerlo dall'Albertone poliziotto, così bypassiamo il problema facendoli sciare insieme e chiamandoli gli Alberti.

Poi i Coccoli, Diego, Bruno, Anna che però fa discesa quindi cominciano a esserci un po' troppi discesisti sul pulmino dei fondisti? e la Betta, che anche lei fa discesa ma quest'anno ha portato di nuovo le stecche di ritter e quindi non possiamo mica lasciarla a Bergamo!

Gli altri li troviamo su in ordine sparso di apparizione: i fratelli Marco e Francesco, Federico, Angelo, Silvia e Claudio, Luca ci raggiungerà in settimana.

Il gruppo dei discesisti

L'atmosfera in pulmino si fa subito frizzante quando chiamiamo Angelo perchè Adriano vuole sapere se è scimunito.... Cioè, sci-munito... Che in varesino stretto vuol dire se uno ha già i suoi sci; ma siccome Angelo è siculo e parla un altro dialetto, magari poi glielo spiegate, che è meglio...

La Betta comincia subito a far girare.... le stecche di ritter, vorrai mai che con il sole che c'è si sciolgano nelle scatole, meglio che si sciolgano nel nostro stomaco.

Salendo in valle il nostro driver di quest'anno Adriano ci descrive uno strano panorama, sulla destra, a ridosso del pendio, nell'ombra scura e protettrice del monte e degli alberi, una striscia bianca di neve si snoda lungo l'Avisio, mentre sulla nostra sinistra, dove il pendio scende e i raggi del sole imperversano più a lungo, i prati sono già verdi e puliti. Però, ci diciamo, che caso fortunato che la Marcialonga sia proprio sul pendio di destra, dove la neve rimane, altrimenti, immaginate che casino portare tutta la neve da destra a sinistra!

Vabbè, per ora abbiamo finito di dire stupidate, d'altra parte visto che ci sono tante persone nuove quest'anno che ancora ci conoscono poco, abbiamo un sacco di stupidate da poter dire, tanto loro non le hanno ancora sentite!

E dopo aver noleggiato, ovviamente solo chi non è scimunito.... Dopo aver fatto gli skipass, il menù da Renato, (che è molto più importante!), e, facendo gli accoppiamenti sciistici, dopo aver scoperto che quest'anno abbiamo novità anche tra le guide, (che bello, altri a cui raccontare tutte le nostre vecchie stupidate), insomma, quando è ora che sia, comincia anche l'avventura sulla neve!

Il pulmino quest'anno se lo coccola tutto Adriano, che oltre a portarci in giro verso le piste, apre anche un dialogo con i cuscinetti delle ruote, che secondo lui emettono rumori molesti; nessun altro oltre ai varesini lo sente, ma è noto che il varesino copre uno spettro superiore nella banda dell'infraudibile, e siccome noi di Adriano ci fidiamo non gli facciamo notare che forse ha le traveggole, perchè i cuscinetti chiamati in causa ci devono sorreggere fino al termine della vacanza, ma anche Adriano ci deve continuare a sopportarci fino a Milano.

"Cuscinetto non andare via....

senza i tuoi rumori che farei....".

In realtà per ora è la macchina di Maurizio a non dare più segni di vita: stamattina troviamo Diego impegnato a fare reiki sul cofano dell'auto, che però non pare sensibile alla sua energia. Magari se la spingeva senza fare tanto il sofisticato era meglio! L'unica pare sia portarla dal meccanico, e speriamo che per fine settimana si riabbia. Al limite, Diego si offrirà sicuramente volontario per spingerla fino a Milano, dai, tanto è tutta discesa.

La settimana sulla piana di Lavazzè comincia che meglio non si può: temperatura il giusto sotto lo zero, sole da spiaggia, cielo.... il cielo c'è, fidatevi, e di sicuro è blu cobalto perchè è il colore che ci sta meglio con il bianco della neve e con il giallo del sole.

Non immaginiamo neanche con che lavoro immenso i Lavazziani hanno ripulito tutto il pendio dagli alberi della tempesta Vaia, la pista è perfetta come sempre qui, e le malghe dopo anni che non succedeva sono tutte aperte, che vuol dire che si può sciare verso tutte le malghe, non che si deve mangiare per forza in tutte le malghe!

Anche se, per esempio Angelo, che in effetti si spinge per primo dove nessuno dei nostri fondisti è mai stato prima, (soprattutto perchè le piste non c'erano....) alla malga del Bel Riposo, alla Alm Lab, passando per la Capanna Nuova, probabilmente ha scoperto che erano tutte aperte anche per mangiare. D'altra parte dopo quasi 30 km di sci, lui e Luca al limite si sarebbero mangiati la malga.

Il lunedì così si apre con il Coccolo che con Fulvio si avventura a malga Ora. Fulvio ha dimenticato le barrette, o forse ha dimenticato che ad ascoltare il Coccolo che parla sempre ci si stanca di più, così a metà mattina gli viene il debolon. Per fortuna verso la malga l'apparizione del lato b di due fanciulle che li precede in salita distrae i nostri eroi, molto meglio delle barrette.

La coccola scia due giorni con Paolino, anzi, apre un dibattito religios-cultural-mistico grazie al quale i giri del campetto finiscono senza accorgersi, e che in compenso tengono lontani gli altri sciatori, annoiatissimi. Sarà forse per questo che la pista del campigolo era così vuota?

La neve comunque è bellissima, invitante, suadente: gli sci con le squame della Coccolina sono da spingere in salita, e va bè, in piano, e già ci vengono dei dubbi, in discesa.... qualcosa forse non va, non è che qualcuno ha fatto uno scherzo e li ha sciolinati con la marmellata? Ma almeno non c'è da aver paura di prendere velocità, forse perchè la velocità l'hanno presa tutta gli altri, compresi i varesini che, almeno in due, scorrazzano a pattinato prima e dopo i pasti, neanche glielo avesse ordinato il dottore, ma alla fine scopriremo perchè.

Quasi quasi la Coccola, a sentire gli altri che scorribandano dappertutto, si sta convincendo a fare una malghina. Ma siccome evidentemente forze superiori conoscono l'animale Coccola, la fermano prima che si avventuri in qualche disavventura, e così il mercoledì e il giovedì se li passa in camera a coltivare i germi di un bel raffreddore, si sa mai che poi qualcuno ne abbia bisogno per non tornare in ufficio lunedì!

Così, mentre passa dal "vabbè per ora l'importante è che respiro" del mercoledì, al "mi mangio tre grissini, una macedonia e faccio prendere anche aria ai germi" del giovedì, insomma una vita sociale da sballo, che vuol dire che ormai sta quasi bene, sulle piste gli altri continuano a produrre medie da mezzomaratoneti: Diego con Gabriele e Bruno con Simone seguono le orme di Angelo e Luca su e giù per la montagna, giù e su per le malghe; anche il Coccolo batte tutte le sue medie facendosi finalmente malga Costa che ancora non aveva provato, e, arrivato in vista della salitona finale, forse preferiva continuare a non provare.... E provando anche l'ebbrezza di fare il giro di Costa e Ora che quando torna è proprio un fiore.... Un fiore morto, più che altro.

Giulio in cima a Malga Costa

Perfino Fulvio, veterano di tante battaglie, girandosi un attimo per controllarlo, evidentemente non regge lo spettacolo e stramazza a pelle di leopardo per lo chock. Va bene che abbiamo dei ragazzi nuovi, ma non è un motivo per uccidere quelli vecchi!, Intanto i discesisti sono arrivati a regime, è arrivato Federico e poi anche Luca: se ne vanno un po' di qua e un po' di la, in val Gardena, a conoscere campionesse, a prendere il sole sulle sdraio con Gigi invece di andare a fare i pali con il Palu, non diciamo che sulla sdraio c'era la Betta se no il prossimo anno non ci porta i Ritter....

Gli Alberti dopo un esordio fantasioso con il giubbotto catarifrangente in sostituzione di un pettorale che non c'era, si sincronizzano e, alla fine della settimana non sappiamo se anche loro hanno preso il sole sulle sdraio o lo ha preso tutto la Betta, ma hanno sicuramente preso confidenza con delle belle piste, e il professor Alberto, ah ecco, possiamo chiamarlo così, ha anche scoperto che il pomeriggio, anche se si è stanchi, si può spritzare.... Cioè si può fare defaticamento andando a farsi due passi, non di più che fa male, e uno spritz in compagnia.

Federico ci ha fregato Giacomo tutta la settimana e quindi quasi non lo abbiamo visto, mi sa che il prossimo anno non lo portiamo mica più.

I fondisti, approfittando che quella che ha sempre freddo sta in camera al caldo con i suoi germi, se ne vanno sul freddissimo Passo san Pellegrino, che è anche bello, si fanno un sacco di chilometri, ma vuoi mettere il sole e gli spaghetti di Lavazzè?

Il coccolo sulla pista del Champ De Ors - Sanpellegrino.

Quando la Coccolina il venerdì abbandona la colonia di germi nella sua camera e torna a Lavazzè, almeno per farsi due passi sotto questo sole meraviglioso, scopre che la dieta della settimana sono gli spaghetti aglio e olio o al massimo all'arrabbiata, il profumo dalla cucina è davvero notevole, e pare che soprattutto i piatti dei varesini siano sempre forniti.

Nessuno questo giro si è mangiato gli Strauben, ma, d'altra parte, dopo aver saputo che in varesino stretto sono stati descritti come "bisciolini con sblotta", ci è passata un po' la poesia.

Meno male che Tony ci ha portato agli Oclini per una bella passeggiatina nella neve e un piatto di Kaiser Schmarren condiviso all'ultimo sole, e ultimo per davvero.

Il sabato, infatti, dopo una settimana di splendore, il sole deve essersi affaticato e ha lasciato il posto a una bella spolverata di neve. Così qualcuno invece di sciare va a farsi una bella camminata oltre il ristorante Miola, verso val Maggiore, e facciamo vedere a almeno uno dei varesini anche il paese dall'alto, e un altro posto dove farsi lo spritz, mentre cristalli di neve disegnano merletti sugli alberi a bordo strada, almeno fino a che Diego impietosamente non se li mangia come fossero patatine... Vandalo.

Pista della Marcialonga vista da Tesero.

Adriano invece corre a tutto spiano sulla Marcialonga verso Moena; un tristo figuro nerovestito lo insegue, lo tallona, non lo molla.

"Magari è Giulio", gli dice una vocina, ma se non è Giulio, e quello che ha in mano non è un bastoncino da sci, e magari è una falce, e magari non è un contadino....

"Meglio non farsi prendere", urla la vocina!

Corre corre Adriano, ma poi i polpacci gli dicono che non ha più l'età, o almeno non ha più i polpacci.

Adriano sotto l'arco della Marcialonga.

Così anche l'ultima giornata di sci è finita, per discesisti e fondisti, e per non rimpiangere troppo gli spaghetti di Milena tutti quelli che possono si ritrovano al Loze, compreso Adriano e il figuro vestito di nero, che per fortuna era proprio Giulio.

Ultimi passi per il paese, il pomeriggio si stempera dolcemente nella sera; luci di Natale nostalgiche dietro ai fiocchi di neve, il paesaggio si fa natalizio.

Due fiocchi fanno il solletico sulla lingua,, in questa settimana non è mancato proprio niente!

Abbiamo restituito finalmente il termometro a Renato, peccato non poter restituire i germi, sono tutti nella camera, da disinfestare con un fucile a pallettoni.

Abbiamo sentito e raccontato barzellette e disavventure irripetibili, ascoltato varesini dispersi ovunque per gli appennini e per le alpi in cerca di sentieri che devono essere spariti nel neolitico, ma abbiamo imparato che il varesino non si arrende, piuttosto la morte, possibilmente non la sua

Abbiamo salutato tutte le nostre guide con un megabrindisi venerdì sera, e abbiamo anche scoperto che i tre nuovi acquisti finanziereschi, Luca, Simone e Gabriele non sono neanche stati troppo traumatizzati; il prossimo anno li facciamo sciare con i Coccoli, così vediamo se sono davvero coraggiosi

Gruppo alla bicchierata di fine settimana.

Abbiamo ritrovato il portafoglio di Maurizio, che non era facile visto che in effetti non lo aveva perso, e domenica mattina abbiamo anche scoperto che la sua auto tutto sommato tornerà a Milano con Diego sul sedile, e non dietro che spinge, Peccato....

Perciò, questa settimana ci è proprio piaciuta: ci è piaciuta la compagnia, i vecchi e i nuovi; ci è piaciuto il meteo, con il giallo, il blu, il bianco, e anche un po' di cristallo e di nebbiolino; ci è piaciuto che, grazie a tutte le corse che i varesini hanno fatto per non sentire Paolo e la Coccola, per non ascoltare Radio Josè, per non farsi prendere dai figuri nerovestiti, sono riusciti ad allenarsi un sacco e sono andati a farsi la Dobbiaco-Cortina in meno di tre ore!

Siamo davvero orgogliosi di noi!

Quindi il prossimo anno dobbiamo assolutamente rifare tutto quanto: le malghe, i cioccolatini, la bicchierata, l'influenza.... Noooo! l'influenza magari no!

Così tutti in pullmino, "attenti via le mani dalla portiera!" Ma la saggezza del varesino ricompare: "Se le lasci li, le mani vanno via meglio." Si riparte per Milano, ciao al mitico albergo Rosa, ciao a Predazzo e a tutti gli amici della valle, ciao a tutti gli amici che tornano a casa, ovunque sia.

Ricordatevi che il prossimo anno i nostri monti e i nostri spaghetti saranno di nuovo qui, per allenarvi, per divertirvi, per raccontare una nuova Settimana Bianca del GSD non vedenti di Milano!

di Angela Bellarte

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
Non ci servono occhiali per vedere questo mondo meraviglioso, lo vediamo attraverso lo sport!

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