Scacchi che passione, anche on-line.
|
Ecco quindi, appena giunto al termine, il primo torneo FISPIC di scacchi on-line.
Come dice spesso la pubblicità.... se la voglia ti prende, assecondala!
E se c'è un virus che ti impedisce di trovarti con un tuo amico davanti a una scacchiera, allora scopri che anche on-line si può.
La FISPIC ha quindi deciso di indire il suo primo torneo telematico: nell'arco di quasi due mesi, dieci giocatori da tutta Italia, (di cui ben tre del nostro Gruppo sportivo, Susanna Prada, Monica De Fazio e Adriano Chiesa), si sono sfidati in due gironi all'italiana, tutti contro tutti, dando vita a 90 appassionanti partite.
Un torneo open, nel quale cioè hanno potuto affrontarsi non vedenti e vedenti, ciascuno con la propria scacchiera davanti, accomunati in tutto e per tutto dal fatto di non vedersi.
Le mosse vengono chiamate con le coordinate standard e riprodotte da entrambi i giocatori sulla propria scacchiera, in modo che la situazione sia sempre attuale e visualizzabile, dalle mani o dagli occhi.
Luca Crocioni, ASD Perugia Torball, vincitore del torneo, entusiasta di questa possibilità di gioco in un momento anche così difficile per i rapporti sociali, già pensa a una seconda edizione del torneo, e, chissà, magari ci saranno opportunità anche per giocatori esteri.
Tanti giocatori di buon livello che si sfidano per così tante partite danno davvero la possibilità di imparare molto, nuove strategie, nuove malizie, perchè solo nel confronto si migliora e si cresce; si incontrano persone nuove lontane geograficamente ma avvicinate dalla passione e dalla sfida.
Monica De Fazio, ottimo secondo posto, ormai da anni appassionata del gioco, ammette che forse l'unica discriminante è stata proprio a favore dei ciechi, nel momento in cui un vedente, non abituato a chiamare le coordinate del pezzo da muovere, poteva confondere le caselle e quindi ritrovarsi con una mossa non voluta, e solitamente penalizzante. Ne sa qualcosa il nostro Adriano, trasportato dal Baseball agli scacchi per questa occasione, che nonostante qualche difficoltà di adattamento iniziale ha terminato in quinta posizione.
Un bel lavoro insomma anche per gli arbitri, che hanno dovuto prestare particolare attenzione anche a questo aspetto, e quindi vanno ancora più del solito ringraziati per l'impegno, aggiunge ancora Luca.
Speriamo davvero che nel panorama italiano possano prendere piede iniziative di questo genere: tutti gli scacchisti hanno le scacchiere che prudono, e non potranno che esserne felici.
di Angela Bellarte
|