I Thunder's Five al festival “SPORT MOVIES & TV 2020".
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Quanto vale lo sport? Per tanti di noi vale moltissimo, anche venti anni di vita.
Qualcuno ha trovato la sua strada più di 20 anni fa, e ancora la percorre, correndo, scivolando, lanciando e battendo.
E' la storia del Baseball per Ciechi di Milano, è la storia dei Thunder's Five.
Più di 20 anni fa grandissimi personaggi del Baseball professionistico crearono le regole per il Baseball per Ciechi, e la passione fu contagiosa e arrivò a Milano.
A Milano, ragazzi curiosi e increduli di avere una opportunità del genere, si raccolsero intorno ad altri Grandissimi personaggi ex giocatori professionisti e la prima squadra di baseball ciechi della storia della città meneghina entrò nella Storia.
I nomi, tanti nomi, andrebbero citati tutti; così, per cercare di raccogliere in un unico abbraccio questi 2 decenni di storia e queste tante e tante persone, è nato un documentario, perchè di ognuno ci sia un gesto o una parola, uno sguardo o un sorriso.
Thunder's Five Vent'anni di successi ripercorre così i volti e le voci della squadra attualmente più titolata d'Italia, dalla prima vittoria in Coppa Italia che ha fatto capire al team che si faceva sul serio, che non si andava in campo per passare una domenica diversa, si andava in campo per vincere e vincere bene, attraversando le esperienze di chi è arrivato sul diamante quasi per sbaglio e poi non è riuscito a staccarsene più, fino ad arrivare, attraverso vittorie e sconfitte, incontri e divisioni, amicizie ed entusiasmi, a festeggiare i suoi primi vent'anni.
Era quasi il 2000, e c'era il Gruppo Sportivo non vedenti Milano, nel capoluogo lombardo, che già aveva contribuito affinchè il panorama degli sport che una persona cieca potesse praticare si allargasse parecchio: di propria iniziativa o assorbendo iniziative di altri si era passati dai canonici atletica e nuoto o torball e si era arrivati allo sci, all'arrampicata, all'equitazione ecetera; ma uno sport di squadra con la complessità del baseball forse era ancora confinato in un immaginario inimmaginabile. Eppure, probabilmente sbucato da un universo parallelo, ecco che a Bologna Alfredo Meli sognò il suo sogno e lo trasformò in realtà creando l'AIBXC, il baseball per ciechi.
Allora il Gruppo Sportivo milanese creò i Thunder's Five, perché la voglia di giocare era ormai tanta: l'idea di correre verso le basi, di imparare a battere la pallina in attacco e, in difesa, di raccoglierla e rilanciarla per eliminare l'avversario, l'idea di quella terza base da raggiungere per poter fare l'ultima corsa, la più difficile, quella a casa base che assicura il punto, tutto questo era diventato un bisogno, una sfida, e doveva diventare una realtà.
Ragazzi e allenatori hanno cominciato ad appassionarsi a questo sport così tecnico: così tante le cose da imparare e così tanta la libertà di fare le cose in autonomia che il baseball permette, che davvero in tanti nel corso degli anni ci hanno almeno provato.
E così ecco che nel documentario troviamo mille storie, mille parole, dall'incredulità degli stessi primi allenatori che hanno cercato e trovato il modo di spiegare a chi non vede i gesti, la tecnica, le dinamiche del gioco che loro amavano già tanto, ma anche l'incredulità dei giocatori che si scoprono talenti incredibili ad acchiappare una pallina che arriva tintinnando, a volte lenta lenta e a volte come una fucilata, per lanciarla in difesa ed eliminare l'avversario, oppure che la mazza nella propria mano possa spedire la pallina in fuoricampo o spingere il compagno in terza base a fare il punto della vittoria.
Talmente tante le storie che nel documentario tutte non ci sono state, potreste per esempio chiedere a Francesco Cusati, primo Capitano e ancora attualmente grande giocatore, di quella volta che durante una corsa in seconda inciampò in una tartaruga. Nel documentario non c'è l'odore della terra rossa quando ti si attacca alla divisa e ti trasforma in una cotoletta, non c'è la fatica di restare in campo quando sta piovendo ma quella partita va giocata e quindi fino a che le palline si sentono si va avanti. Per questo dovrete venire sul Diamante e, che ci vediate o no, dovrete provare a giocare, magari proprio con i Thunder's Five.
Ma ci sarà il gioco, ci sarà il silenzio indispensabile per poter usare al meglio l'udito invece degli occhi, che poi si riempie dei suoni strani che servono a individuare le basi e la pallina; ci saranno le urla di gioia e le lodi per i compagni di squadra, gli amici, quelli che con te si allenano, condividono la stanza nelle trasferte, ti passano l'acqua nel dugout e ti danno una pacca su una spalla quando "proprio non è giornata".
E' perché ha mostrato tutto questo che nel Cartellone di “SPORT MOVIES & TV 2020 – 38th Milano International FICTS Fest”, Finale dei 20 Festival (nei 5 Continenti) del “World FICTS Challenge” (Campionato Mondiale della Televisione, del Cinema, della Cultura e della Comunicazione sportiva), la storia dei Thunder's Five, presente nella Sezione “PARALYMPICS”, è stata inserita nell’elenco delle “NOMINATIONS” per l’assegnazione della “Guirlande d’Honneur 2020” e della “Mention d’Honneur 2020”.
Lunedì 9 novembre, alle 16,30, sul sito www.sportsmoviestv.com e sul canale 814 di Sky, il documentario andrà in onda per la prima volta e mercoledì 11, alle 19:00 sugli stessi canali,
durante la cerimonia conclusiva del festival, la giuria assegnerà al documentario uno dei due premi finali.
Ma, ancora una volta, sarà importante aver mostrato a chi non osa fare qualcosa che il qualcosa si può fare, sarà importante aver raccontato un po' di ognuno, sarà importante che tutte queste storie abbiano creato i primi venti anni dei Thunder's Five Milano.
Per vedere il trailer:
Se volete saperne di più dei Thunder's Five Milano: http://thundersfivemilano.altervista.org/
Se volete saperne di più del GSD non vedenti Milano: www.gsdnonvedentimilano.org
di Angela Bellarte
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