Martina Rabbolini, il conto alla rovescia è finito, si parte!
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Anche l'ultimo allenamento in terra italiana è stato archiviato, le prossime bracciate Martina le farà in una piscina diversa, sotto il cielo del Giappone.
Così la sua avventura paralimpica si trasferisce dall'ovest di Rio all'est di Tokio, dove conoscerà nuovi atleti, assaggerà un po' di un'altra cultura, per quanto le gare le lasceranno il tempo, e sicuramente accumulerà altri tesori: sensazioni, timori, entusiasmi, l'adrenalina che scorre, la gioia di esserci, la condivisione dell'avventura coi compagni di Nazionale.
Partono oggi, mercoledì 11 agosto, i nuotatori paralimpici per sottoporsi alla quarantena obbligatoria prima delle gare, ma, chissà, magari sarà un'occasione in più per fare amicizia e godersi ancora di più il momento.
Il CIP, Comitato Italiano Paralimpico, ha pubblicato inoltre un libro per presentare tutti questi meravigliosi ragazzi che ci rappresenteranno alle paralimpiadi, e sicuramente nella pagina dedicata a Martina troveremo un po' della ragazza forte e gioiosa che conosciamo.
E poi, dal 25 agosto al 3 settembre, per seguire Martina cercatela
nelle corsie delle gare di Tokio!
Di seguito il profilo, tratto dal libro del CIP, dedicato a Martina:
Data e luogo di nascita
16/05/1998 Rho (MI)
Club di appartenenza
GSD Non Vedenti Milano Onlus
Classe
S11, SB11, SM11
400 stile libero, 200 misti,
100 rana, 100 dorso
Specialità
Esordio in Nazionale
2014
Partecipazioni ai Giochi
2016
Con l’acqua è stato amore a prima vista: “In acqua mi sento libera, riuscendo a esprimere quello che sono”. La caratteristica che Martina Rabbolini preferisce di questa disciplina è soprattutto la fatica. Tante le sue fonti di ispirazione, su tutte la nuotatrice ungherese Katinka Hosszu, che considera un ottimo esempio: “Ma oltre a lei sono tante le atlete da cui prendere spunto per andare avanti nella carriera sportiva”. Nella sua vita, oltre al nuoto, c’è lo studio: “Vorrei diventare biologo nutrizionista e spero di continuare su questa strada”. Il momento sportivo più bello? “L’ingresso sul piano vasca alle Paralimpiadi di Rio nel 2016, prima della finale dei 100 rana”. Una medaglia ai Giochi la dedicherebbe ai genitori, agli allenatori e a tutti quelli che la seguono. “Se dovessi partecipare a un talent vorrei far vedere come una persona non vedente affronta la vita di tutti i giorni anche grazie al cane guida”. PALMARES
Giochi Paralimpici Rio 2016, 7° 100 rana. Campionati Mondiali 2015 Glasgow (GBR), 7° 100 dorso, 7° 100 rana.
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