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Baseball

Baseball Ciechi, lo scudetto se lo giocano Thunder’s Five e Lampi


da Baseball Mania
di Matteo Comi - (21 giugno 2013)

Spettacolo, suspance, tenacia, tradizione e orgoglio sono stati gli ingredienti sapientemente mescolati tra loro nello scorso fine settimana bolognese di Semi-Finali del Campionato 2013 di Baseball giocato da ciechi.

Partite roventi a prescindere dal clima atmosferico.

Su un Campo Leoni bruciato dal sole cocente, con erba ben tagliata e terra rossa molto secca si sono date, infatti, battaglia, senza esclusione di colpi, le quattro pretendenti ai due posti nella Finale del 22 Giugno e non sono mancati i colpi di scena.Ad alzare il sipario sono state le squadre dei Lampi Milano e dei Bologna White Sox alle 16.30 di Sabato.

I meneghini si presentavano con un innovativo schieramento difensivo che comprendeva lo spostamento di Ilaria Granata nel ruolo di esterno destro al posto di Capitan Scarso con la conferma di Vasquez, come interbase.

Maurizio Scarso diveniva a sua volta DH al posto del fin’ora titolare Matteo Briglia.

Dal canto loro i felsinei schieravano a sorpresa Sahli anche se non al 100% ma con il preciso scopo di provare a mettere a segno qualche HR, spostandolo nella posizione di esterno sinistro, rispetto alla tradizionale terza base.

Nel primo game i Lampi Milano partivano col botto, cioè con un HR a basi vuote di Dieng, mettendo poi a segno un’altro punto, portandosi così sul 2 a 0 dopo i primi due inning d’attacco.

I bolognesi rispondevano con un big-inning nella loro prima ripresa, raggiungendo il 2 a 5 favoriti anche da un triplo gioco fallito da Vasquez e da un fisiologico assestamento della nuova difesa schierata da Mr Giurleo.

06/Lampi-sul-diamante

I Lampi Milano

I milanesi si producevano in un terzo e quarto inning martellanti, ottenendo 3 punti in entrambe le frazioni di gioco che permettevano loro l’aggancio e il sorpasso fino al punteggio di 8 a 5.

Gli White Sox mettevano, poi, a verbale solo un punto nelle due successive riprese accorciando le distanze sull’8 a 6.

Nei rispettivi 5 inning erano le difese a farla da padrone, producendo dei parziali da reti inviolate.

Il game era deciso nella sesta ripresa, dove i Lampi realizzavano un big inning che gli permetteva di raggiungere il 13 a 6, mentre i felsinei riuscivano a segnare solo il punto del 13 a 7 ma l’ennesimo strike-out generava l’impossibilità di rimonta consegnando la partita ai meneghini.

Tra le fila dei Lampi si segnala l’ennesima prova maiuscola dal piatto di Dieng (6 su 7, un HR e 4 punti battuti a Casa) ben assistito da Oliveri (4 su 7 e 2 punti battuti a Casa) e dal nuovo innesto Vasquez (3 su 6 e 3 punti battuti a Casa).

Importante anche l’apporto dei senatori Scarso nei panni del DH (3 su 7 e un punto battuto a Casa) e di uno strepitoso Levantini (3 su 7 e 3 punti battuti a Casa).

In fase difensiva da sottolineare ancora la prova di Vasquez autore di 5 assistenze e di Ilaria Granata con 2 assistenze.

I bolognesi si sono mostrati troppo nervosi e inconcludenti con ben 6 strike out e un fly out.

Gli unici a porsi un gradino sopra gli altri sono stati Capitan Berganti (4 su 6 e 2 punti battuti a Casa), Yemane (2 su 4 e 2 punti battuti a Casa), Bottarelli (0 su 4 e 2 punti battuti a Casa) e Sahli (2 su 6 e un punto battuto a Casa) con quest’ultimo molto limitato nella sua azione dai non ancora del tutto risolti acciacchi fisici.

Nel secondo game i bolognesi si presentavano con un piglio e una grinta migliori ottenendo un punto nel primo inning offensivo e 2 punti nel secondo inning, portandosi così sul 3 a 0 dopo le prime due riprese.

I Lampi, tuttavia, si rimettevano in carreggiata realizzando 2 punti nel loro primo inning d’attacco e 1 nella seconda ripresa.

La difesa meneghina lasciava a secco le bocche da fuoco white sox nel loro terzo e quarto inning d’attacco per permettere, poi, ai propri battitori di mettere a segno un poker di punti nella propria quarta ripresa offensiva.

Nel quinto inning per il Bologna, tuttavia, Sahli realizzava un HR a basi piene che permetteva agli emiliani di riportarsi sul 6 a 7 per poi lasciare i milanesi a secco nella loro quinta ripresa d’attacco.

L’aggancio si verificava, quindi, nel sesto inning per la compagine felsinea.

I Lampi, dunque, non si facevano destabilizzare dall’espulsione del proprio Mr Giurleo e mettevano a segno 3 punti arrivando sul 7 a 10, concedendo solo 2 punti nella ripresa successiva.

Granata andava, quindi, a realizzare l’out decisivo che faceva scattare l’impossibilità di rimonta e sanciva l’approdo dei meneghini in finale per la prima volta nella loro storia.

Nonostante i 6 strike out e i 3 fly out i battitori del Bologna White Sox hanno avuto un rendimento migliore rispetto al precedente game battendo a Casa tutti almeno un punto.

In evidenza Sahli (2 su 7, un HR e 4 punti battuti a Casa), il DH Lo Monaco (3 su 7 e un punto battuto a Casa) e Yemane (2 su 5 e un punto battuto a Casa).

Il line-up dei Lampi Milano ha offerto un’altra prestazione di assoluto livello con valide ben distribbuite tra tutti i battitori.

Da sottolineare le prove del fenomenale Dieng (3 su 6 e 2 punti battuti a Casa), del sorprendente Levantini (4 su 6 e 3 punti battuti a Casa) e dell’estroso Vasquez (2 su 6 e 3 punti battuti a Casa).

Il peruviano è stato, inoltre, protagonista assoluto in difesa con ben 8 out impreziositi da un doppio e un triplo out ma Ilaria Granata di nuovo ai suoi livelli lo ha coadiuvato egregiamente con 3 assistenze tra le quali le ultime due decisive per il passaggio del turno.

Le due partite hanno mostrato delle prestazioni globalmente superiori per quanto riguarda i Lampi in entrambe le fasi di gioco.

I meneghini si sono dimostrati quadrati in difesa con ruoli ben definiti ed efficaci in fase offensiva, mentre i bolognesi il cui potenziale d’attacco sulla carta non era inferiore agli avversari hanno pagato gli eccessivi strike out e qualche lacuna difensiva che hanno cercato di limitare con cambi o spostamenti di posizione in campo ma le soluzioni non sono riuscite a cambiare l’inerzia del game.Lo show delle Semi-Finali è poi proseguito Domenica mattina alle 10.30 con il doppio confronto tra Roma AllBlinds e Thunder’s Five Milano sempre sul diamante di Casteldebole.

I romani scioglievano il dubbio sulla posizione di Bassani schierandolo in esterno centro, lasciando, così il ruolo di interbase a Checchi, mentre i meneghini sostituivano l’assente esterno sinistro Ivan Nesossi con Fabio Dragotto.

I capitolini provavano una partenza fulminea e tramortente, come con i Lampi Milano in Intergirone ma i loro attacchi erano vanificati dall’ottima difesa dei sei volte Campioni d’Italia che concedeva solo un punto nei primi 2 inning.

I Thunder’s pareggiavano subito i conti nella loro prima ripresa d’attacco grazie al primo HR della giornata di Ghulam realizzato a basi vuote per poi segnare un altro punto portandosi così sul 1 a 2 dopo due inning.

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I battitori della Roma provavano la controrimonta nella loro terza e quarta ripresa d’attacco ma erano lasciati a secco dalla premiata ditta Cusati e Tedoldi.

I difensori capitolini riuscivano ad arginare parzialmente gli attacchi dei milanesi concedendo solo un punto per inning nella terza e quarta ripresa d’attacco Thunder’s, sfiorando poi nel loro quinto inning l’aggancio, portandosi sul 3 a 4 ma Ghulam con il suo secondo HR questa volta a basi piene portava il risultato sul 3 a 7 dando un deciso strappo al game.

Somma e compagni non si davano per vinti ma la difesa meneghina con Dedaj subentrata a Dragotto nella posizione di esterno sinistro li lasciava a 0 punti nel loro sesto inning d’attacco, mentre i Thunders mettevano a verbale i due punti decisivi che facevano terminare la partita per impossibilità di rimonta.

Tra i romani in evidenza Capitan Somma (3 su 5 e un punto battuto a Casa), Bassani (2 su 5 e un punto battuto a Casa) e Bernardini (2 su 5).

In fase difensiva da segnalare, oltre alle prestazioni dei tre giocatori già citati, anche quella di Ada Nardin all’esterno destro.

Tra le fila meneghine determinante l’apporto in fase offensiva di Ghulam (3 su 6, 2 HR e 5 punti battuti a Casa), Dedaj (2 su 6 e 3 punti battuti a Casa), Cusati (2 su 6 e un punto battuto a Casa) e Tedoldi (4 su 5).

In fase difensiva sugli scudi Cusati con 9 assistenze, Ghulam con 3 assistenze, Tedoldi con 3 assistenze e da evidenziare anche l’acrobatica prova del vedente Maurizio rossi autore di 2 assistenze.

Dopo 15 minuti di intervallo e sotto un sole sempre più infuocato aveva inizio la seconda partita nella quale i Thunder’s confermavano Dedaj all’esterno sinistro al posto di Dragotto, già sostituito dalla giocatrice albanese nel corso del primo game, giocando dunque senza battitore designato.

La Roma apportava qualche variazione tattica spostando Bassani in posizione di interbase.

I meneghini scattavano fulminei dai blocchi di partenza mettendo a segno un Grande slam con Ghulam che realizzava il suo terzo HR giornaliero e secondo a basi piene.

La pioggia di valide dei Thunders (10 in 5 inning in totale) proseguiva anche nella loro seconda ripresa d’attacco fruttando altri 2 punti che fissava sul 5 a 0 il risultato.

I capitolini provavano a rialzarsi dopo la serie di schiaffi ma mettevano a verbale solo un punto nei loro due inning d’attacco.

I milanesi riprendevano, dunque, a martellare ed erano parzialmente frenati nel loro terzo inning ma la difesa romana nulla poteva contro il quarto HR del giorno di Ghulam segnato con una base piena dopo il quale i Thunder’s mettevano a segno altri due punti che permetteva di fare poker nella quarta ripresa.

I milanesi serravano, poi, le loro maglie difensive con il solito Ghulam e un reattivo Fabio Scali, così che la Roma non era in grado di muovere il punteggio.

Nei due inning successivi le difese avevano la meglio sui battitori.

Il game terminava, dunque, 9 a 1 per i Thunder’s per manifesta superiorità alla quinta ripresa.

Tra i meneghini ancora protagonista assoluto Ghulam ( 3 su 5, 2 HR e 6 punti battuti a Casa) supportato dal regolare Fabio Scali (4 su 6 e un punto battuto a Casa) e Dedaj (2 su 6 e un punto battuto a Casa).

Ghulam protagonista anche in difesa con 5 assistenze coadiuvato da Scali e Tedoldi con 3 assistenze a testa.

Per i capitolini in evidenza in battuta Capitan Somma (3 su 4), il DH Pierri (2 su 3) e Bassani ( 1 su 4 e un punto battuto a Casa).

Questa doppia semi-finale ha confermato i progressi della Roma alla quale è mancata solo un po’ di organizzazione e reattività in difesa, mentre i Thunder’s Five han confermato la loro forza mostrandosi bravi a controllare le sfuriate capitoline nel primo game per dare poi l’accelerata decisiva nella seconda partita nella quale i capitolini hanno risentito anche del caldo.Un’attenta analisi dei 4 games permette di affermare che sono approdate in Finale due squadre che abbinano ad un efficente attacco anche delle difese ben organizzate e con ruoli definiti.

I Bologna White Sox e la Roma AllBlinds, infatti, dispongono di un discreto line-up ma i numerosi cambi hanno evidenziato una certa confusione sul versante difensivo.Sabato 22 Giugno per la prima volta la Finale del Campionato di Baseball per ciechi sarà un Derby tra le due compagini meneghine.

Per ora il bilancio stagionale è in perfetta parità con una vittoria a testa per Thunder’s e Lampi dunque si prospetta una vera e propria “bella”.

Sul diamante di Bologna non si scontreranno solo due squadre ma la tradizione, la muscolarità e l’esperienza dei Thunder’s Five contro la novità, il raziocinio e voglia di stupire dei Lampi e come sempre che vinca il migliore!

Matteo Comi

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