-Lo stufato è squisito.- disse il vecchio.
-Parlami del baseball.- gli disse il ragazzo.
-Nella Lega americana, gli "Yankees", come ho detto.- disse soddisfatto il vecchio.
-Oggi hanno perduto- disse il ragazzo.
-Questo non vuol dir nulla. Il grande Di Maggio ha ritrovato se stesso.-
-Ci sono altri uomini nella squadra.-
-Si capisce. Ma tutto dipende da lui. Nell'altra Lega, tra Brooklyn e Philadelphia sceglierei Brooklyn. Ma poi ripenso a Dick Sisler.-
-Non c'è mai più stato niente del genere. Colpisce le palle più lunghe che mi sia mai capitato di vedere.-
-Ricordi quando veniva alla Terrazza? Avrei voluto portarlo a pescare, ma ero troppo timido per chiederglielo. Allora ti ho chiesto di chiederglielo tu, ma anche tu sei stato troppo timido.-
-Lo so. E' stato un grande errore. Forse sarebbe venuto con noi. Così ci sarebbe rimasto questo per tutta la vita.
-Mi piacerebbe portare a pesca il grande Di Maggio.- disse il vecchio.
da "Il vecchio e il mare"
di Ernest Hemingway
Campioni d'Italia
Domenica 12 giugno 2005, sul diamante Leoni di Castel d'Ebole i Thunder's Five conquistano il loro primo scudetto!
Non è la solita squadra quella raccolta nei pressi del dug-out per gli ospiti sul campo Leoni, la tensione si può tagliare con il coltello e tanto per non dimenticare mai che se qualcosa può andare storto, lo farà, abbiamo perso le tracce del Rollie che, quando ci accingiamo ad iniziare, probabilmente dorme in qualche sperduto ostello della svizzera.
Capitan Cusati attrezza il suo ginocchio per coprire l'interbase (e non solo), a Fabio viene il coccolone quando scopre di esser stato schierato lui in interbase, ma andiamo a battere per primi ed è l'unica, abile, mossa tattica che l'agitazione degli allenatori consente. Fabio partirà in attacco per i primi due hinning,poi subentrerà il capitano.
Primo hinning a zero, tensione a mille ma ora qualcosa, lentamente e faticosamente comincia a girare. Costruiamo due punti pregando su ogni pallina tutte le divinità dell'universo conosciuto, si cambia Fabio con Francesco ed andiamo a difendere.
Se noi siamo nervosi l'Acquilone non è da meno, un po' troppi errori in battuta ci consentono di andare a giocare altri due hinning in attacco con il vantaggio immutato. Le palline della lori sembrano stregate e riusciamo ad aggiungere altri due punti al nostro bottino, ancora una volta grazie, anche , al sacrificio eroico del capitano che "correndo" sulle sue ottime battute, spinge avanti i compagni riuscendo persino a conquistare una seconda base.
Quando l'Empoli torna alla battuta la musica cambia, Abate e Diana (il secondo soprattutto) sono il mio incubo, di sentir le palline non se ne parla nemmeno, ricordo a mala pena cosa sono lì a fare. I nostri avversari costruiscono due punti e poi tocca a noi andare in attacco per l'ultima volta, ma non cambia nulla, tocca difendere per lo scudetto con due miseri punti di vantaggio che, con due fuoricampisti come Abate e Diana, ci sembrano davvero poca cosa.
Tre out dallo scudetto, mi ricorda qualcosa di recente e, non chiedetemi come, ad un certo punto ci ritroviamo con un uomo in base,Diana in battuta. Forse l'uomo in base è Abate che ha appena tirato fuori dal cappello un missile aria terra che buca me, Francesco, che sento distintamente urlare "giù" alla seconda linea di difesa, che giù ci va e il fuoricampo è scongiurato. Batte Diana, Daniele continua ad urlare a Francesco di spostarsi a sinistra,io prego che rimanga a destra e vagamente lo sento. Fucilata di Diana che mi buca, urlo il nome della Lory ma Capitan Robocop c'è ed elimina il corridore facendo volare la pallina verso Simone che la recupera e scivola in base.
Manca un eliminato e quando il battitore dell'Empoli va per due volte strike out, spolvero il guanto con finta tranquillità, vorrei essere da tutt'altra parte. Al terzo strike out arriva lo scudetto, e finalmente tutto finisce in un grande abbraccio e grida di gioia.
Il dovere di cronaca ci impone di raccontare anche della seconda partita, che perdiamo 6 a 3, che vede l'entrata in campo di Diego, un fuori campo scongiurato dal Cristiano, un fuori campo da due punti di Capitan Robocop, degno suggello di una tanto bella quanto sfortunata stagione.
E poi tutto finisce come nel brano di Hemingway, in una cornice senz'altro meno povera, di quella narrata ne "Il vecchio e il mare", ma non meno carica d'umanità: tigelle,crescentine, salumi, formaggi, buon vino e buoni amici che parlano di baseball.
Claudio Levantini
Scarica l'intervista integrale di Radio Popolare al nostro terza base Claudio Levantini
Un sentitissimo grazie a...
..fidanzati e fidanzate, mogli e mariti che, spesso, hanno dovuto sopportare le tante giornate dei rispettivi consorti sui campi da baseball!
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