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Dimostrazione a Bovisio Masciago
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Bovisio Masciago ci accoglie per una dimostrazione di BxC!
La nostra trasferta a Bovisio Masciago inizia sotto i migliori auspici. Arriviamo nella ridente cittadina con le Stazioni Nord, il treno è di ultima generazione, di quelli che annunciano tutte le fermate e questo ci mette subito di buon umore. Fuori dalla stazione, tastando un po' in giro scopriamo un enorme cartello con il nome della città bello scritto in rilievo con dei letteroni enormi, tanto che è impossibile leggere tutto il nome con le mani. Questo ci mette ancor più di buon umore.
Con perfetto sincronismo arrivano due macchine a prelevarci per il breve tratto di strada che dalla stazione porta al campo da gioco. Noi siamo in cinque e gli altri 4 sono già arrivati. Come al solito un vedente dovrà sacrificarsi e giocare bendato per raggiungere i 10 giocatori che si scontreranno in questa singolar tenzone. Il meccanismo di scelta è molto semplice, chi vuole provare a giocar bendato faccia un passo avanti, il più stravolto della squadra del Brivio non è abbastanza lesto nel fare un passo indietro e così Mauro, proprio il figlio di Eugenio giocherà esterno centro nella nostra squadra. Ci prepariamo in spogliatoi bellissimi, come da tempo non ci capitava di vedere e poi subito in campo davanti ad un pubblico numeroso e curioso di vederci giocare.
La squadra dei bianchi, quella in cui gioco io, non va benissimo. Il reparto che lascia più a desiderare è quello difensivo e se ne accorgono tutti quanti perchè un parziale di 10 a zero vale più di qualsiasi analisi tecnica. Mi sia consentito dire in difesa della difesa che la sfortuna ci ha messo un po' più di uno zampino, io e il Cusati (L'interbase) lasciamo scoperti con regolarità svizzera quei venti centimetri che la pallina riesce sempre ad infilare. Questo però mette in luce le doti difensive di Mauro (il vedente catapultato suo malgrado nella mischia). Ma per lui lanciare bendato non è facilissimo e con queste premesse, come in una buona 'automobile sportiva, si arriva da 0 a 10 in pochi hinning.
Gli avversari non credono neppure loro alla performance nostra o loro, e qualchuno mi chiede se lo stiamo facendo apposta. Non lo azzoppo solo perchè poi domenica si deve giocare per la prima fase della Coppa Italia.
Riusciamo a mettere insieme tre punti, nessuno sa come, ed alla fine finisce 10 a 3, con un calorosissimo applauso del pubblico ed una targa che ci viene consegnata a ricordo della nostra partecipazione. La giornata si era aperta con degli ottimi auspici sull'accessibilità (il treno che annunciava le fermate) e finisce splendidamente perchè la targa è scritta addirittura in braille!
Non posso non citare la parte personalmente più soddisfaccente di tutta la giornata, poco sportiva invero, ma si sa che non si vive di solo baseball! Il pranzo che ci è stato offerto, culminato con delle torte buonissime tra le quali un curioso dolcetto d'origine americana, i brownies, così almeno credo perchè la ricetta ci è stata data da una dolce signora con chiaro accento d'oltre oceano.
Claudio Levantini
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