Ciaspole!
Della serie... come fanno i pinguini a correre?
Ma come fanno i pinguini a correre? Meno male che non ci sono orsi bianchi sopra
Moggio, altrimenti ...
Sì perchè noi, con le ciaspole ai piedi, facciamo la figura dei pinguini, ma non
abbiamo certo la loro agilità!
Ci hanno portato qui Giovanna e suo fratello Mauro, che evidentemente volevano disfarsi
di un po' di orbi perdendoli nella nebbia.... ma gli è anche andata male perchè
le nuvole basse sono diventate nuvole alte e poi è diventato un sole stupefacente
da abbronzatura in bikini!
Fermi tutti, ricominciamo! Questi i fatti: Giovanna dice: "Andiamo a ciaspolare?"
noi diciamo: "Va bene, perchè mai dovremmo dire di no?"
Così si aspetta fino al giorno prima per sapere dove, il meteo la fa da padrone
in montagna, poi si carica tutti sul pulmino e il grande Attilio ci porta alla funivia.
Avete tutti le ciaspole? Adesso sì, dopo che Mauro ha finito la distribuzione e
lui e gli altri angeli custodi, Giorgio e MT, hanno aiutato l'orda di imbranati
a regolarle... Magari per salire in funivia le togliamo, eh?
Eccoci all'inizio della passeggiata! Anche chi ha gli strumenti tecnici per vedere
non se la cava molto, bianco, bianco... nuvole basse e neve dappertutto... Bravo
Mauro che si è portato il GPS, male che vada alla funivia ci torniamo! "Hai portato
anche la fiaschetta del rum? " Ah no, quello era Bernardo.
In fila e avanti!Ecco che cominciamo a pinguinare, ecco che cominciamo a capire
che l'attrezzatura giusta è vitale, ricordatevi le scarpe adatte la prossima volta!
Ecco che ci chiediamo come fanno i pinguini a correre... gambe larghe e piedi un
po' ingombranti... guarda, Diego lo ha scoperto, almeno ha sorpassato sulla sinistra!
La fila più o meno sparsa si snoda lungo i pratoni, arranca arranca! dai che bello!
una volta preso il ritmo e una volta che le ciaspole non si slacciano più diventa
proprio divertente!
Se fosse un po' meno pendente... Ma ecco che le nuvole si sfrangiano, ecco che timidi
raggi di sole si affacciano tra le garze ovattate... Maial che calor! Brava Elisa
che ha portato la crema, qui è da ustione! C'è anche chi ha il fiato di fare lo
spiritoso, c'è qualcuno che ha giusto fiato per proseguire...
Strana sensazione questi piedoni che si appoggiano sulla neve più o meno fresca,
che più o meno affondano, che si attaccano al terreno scosceso e si adattano alle
asperità... Loro!
Non c'è sterrato che tenga, non c'è pendio che tenga, si può andare dappertutto!
O meglio, si deve andare dappertutto!
Così il gruppetto si sgrana, si sdoppia, qualcuno sceglie le salitone qualcuno le
scorciatoie, poi ci si ritrova, si salutano altri passeggiatori arrancanti, ci si
ricompatta... E si arriva al rifugio!
Ma quanta gente c'è già? Non pensavamo che ci fossero così tanti ciaspolatori al
mondo, ma qui, dopo che hanno chiuso i campi da sci, sono rimasti questi bellissimi
pratoni che quando si riempiono di neve sono uno spettacolo di dune e di fosse,
e per fortuna non tutti vogliono salire con quelle cavolo di motoslitte che ci sfrecciano
vicino appuzzolendo l'aria e rompendo... il silenzio!
Che bel sole! che panche accoglienti!... Proseguire? Dove? Cosa? "C'è un'altra bella
cresta da raggiungere... Un po' di salita..." "Un po' quanto"?"
Un paio decidono che un'altra oretta di salita magari non è proprio attraente...
Guarda un po', si può stare seduti sulle panche, c'è il sole, il caffè del termos,
un panino giusto per aspettare il pranzo quando tornano gli altri... Infatti il
grosso del gruppo va a conquistare la vetta più alta!
Eccoli di ritorno, dopo più di un'ora... che faccine stanche! Ma hanno sofferto
di più loro su e giù per le creste o i coccolini che hanno aspettato fuori dal rifugio,
annusando profumi accattivanti senza cedere alla tentazione di cominciare?
Manca solo il pranzo: riusciamo a far assaggiare i pizzoccheri all'amico Roland
importato per l'occasione dalla Germania da Martina, poi è ora di correre verso
la funivia prima che chiuda!
Ultimi bagni di sole e di neve, ultimi passi da pinguino, cerchiamo di fare presto
a levare l'equipaggiamento se no la cabina se ne va senza di noi! Rieccoci quasi
al piano, abbiamo ripreso a camminare come esseri umani, ci dispiace pure un po'.
Bè, intanto questa era la prima avventura del genere per alcuni di noi, e siamo
sopravvissuti... Quindi possiamo cominciare a organizzare la prossima!
Angela Bellarte
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