Alberto Ceriani conquista il titolo europeo di Triathlon categoria disabili visivi
Volevamo comunicarvi che il nostro atleta Alberto Ceriani, e la sua guida Claudio
Pellegri,hanno vinto i campionati europei di Triathlon categoria disabili visivi
che si sono svolti lo scorso week-end a Lisbona.
Presto pubblicheremo un breve resoconto con foto. Tanti e tanti complimenti per
questa splendida impresa sportiva.
Di seguito, dopo la firma, il comunicato apparso sul sito della Federazione Italiana
di Triathlon.
üCielo coperto con qualche scroscio di pioggia, vento e temperatura autunnale hanno
fatto da cornice, domenica 11 maggio, alla mattinata di gara degli Age Group ai
Campionati Europei di Lisbona 2008. Meno di un migliaio gli atleta al via provenienti
da tutto il Continente, il via alle prime batterie è stato dato prima delle 8, con
il nuoto disegnato nello stesso bacino che ha visto impegnati gli Elite il giorno
prima.
Portoghesi e spagnoli presenti in massa, seguiti dai soliti inglesi, numerosi e
competitivi sia come atleti che come spettatori, pronti a riscaldare con il loro
tifo non solo i propri connazionali in gara. In generale gli stranieri hanno impressionato
nella frazione ciclistica, mostrandosi più avvezzi a pedalare in gare no draft come
sono da sempre i triathlon che assegnano titoli ITU per gli Age Group.
La carrellata sulle prove della nostra pattuglia comincia con Alberto Ceriani (Road
Runner Club Milano), triatleta non vedente accompagnato dall'amico Claudio Pellegri,
che ci porta il primo oro di giornata. Lo incontriamo subito dopo l'arco d'arrivo:
"La gara è stata tutt'altro che facile, c'era molto vento e soprattutto in bici
il percorso era impegnativo. Sono davvero contento del mio risultato".
In campo femminile, tre le azzurre che hanno portato a termine la prova, tutte quante
del Torino3: Monica Supertino si è piazzata al 10° posto tra le Women 35-39, Margherita
Bertoletti quinta tra le 50-54, mentre Jacqueline White, dopo il bronzo dell'anno
scorso a Copenaghen, è salita di un gradino mettendosi al collo un bell'argento.
Festeggiata dai suoi tre figli e da suo marito, Renato Bertrandi, anche lui in gara,
Jackie, inglese di nascita, ma orgogliosamente italiana di adozione, sul podio ha
"avvisato" la sua amica inglese che ha vinto l'oro: l'anno prossimo...
Tra i Men 30-34, l'ironman piemontese Alberto Pautassi (uno degli 8 portacolori
del Torino3) è 29° con un crono di 2:19:09, autore di un nuoto da top ten; nella
stessa categoria, la più numerosa insieme alla "35-39", 59° posto per il sardo della
Mens Sana Triathlon Daniele Demartis, che si è invece messo in evidenza on una buona
prova nella frazione ciclistica.
Nel successivo Age Group, Fabrizio Lancellotti (Surfing Shop Sport) è 21°, autore
di una gara in rimonta, conclusa con un 37'36" negli ultimi 10 km che gli hanno
permesso di fermare il cronometro su 2:17:56. Marco Zoccheddu, anche lui Mens Sana
Triathlon, è invece 53°, 1'39" sotto il muro delle 2 ore e trenta. Il terzo di questo
Age Group è risultato Fabrizio Saletti (Torino3) che termina la sua prova in 2:48:59,
80°
Anche nella categoria Men 40-44 sono tre gli azzurri che si sono laureati finisher.
Il primo a passare sotto l'arco è stato Massimo Argiolas della Sardegna Karalis
Sport, capace di pedalare i 40 km in 1:14:46. 2:36:19 il tempo del friulano dell'Olimpicaorle
Luigi Fantuz che vince la sfida col suo "compagno d'Africa" Francesco Bertoli (entrambi
hanno gareggiato a inizio marzo al triathlon di Hammamet) e mette dietro di 1' anche
il "girasolato" veneto del Torrino Triathlon Team Giulio "slowone" Marchetto, a
suo agio all'esordio in un Europeo. Il più veloce di tutta la pattuglia azzurra
è risultato Danilo Palmucci (SS Lazio), categoria M45-49; il suo motore non gira
al meglio col freddo, ma il nostro campione è stato comunque artefice di una performance
che l'ha portato all'ottavo posto con un tempo di 2:15:52. Al 49° posto ha chiuso
Bertoli (Triathlon Cremona Stradivari), in gara sempre grintoso e determinato.
Men 55-59 con altri 3 piazzati azzurri: nella top ten Renato Bertrandi, Presidente
del Torino3, ma soprattutto, in questo caso più che mai, marito della bravissima
Jacqueline White. Manrico Colla del Surfing Shop Sport è arrivato 4'45" dopo, chiudendo
al 12° posto; infine, menzione speciale per Giorgio Chiampo, 15°, che è stato più
forte della sfortuna e ha gareggiato e concluso il suo triathlon nonostante all'arrivo
a Lisbona un incidente gli abbia precluso la possibilità di utilizzare la sua bicicletta.
Tra i Men 60-64, un altro ottavo posto per uno dei sempre presenti (e medagliati)
in maglia azzurra, Giorgio Alemanni, a Lisbona con sua moglie e un nutrito gruppo
di fan: "Il podio? E' sempre un terno a lotto prevedere chi parteciperà, quest'anno
si sono presentati degli atleti molto forti, soprattutto in bici, io stavo bene
ma non c'è stato nulla da fare". Un altro lombardo, Alberto Bertola del Molinari
Triathlon Team, si è piazzato 15°.
Concludiamo la nostra carrellata così come abbiamo cominciato, ovvero con un altro
oro: a conquistarlo è stato, nella categoria Men 70-74, Francesco Fiori, già avvezzo
a questo tipo di risultati dato che sia in campo continentale che mondiale è salito
più volte sul podio; l'alfiere del Verona Triathlon, triatleta e maratoneta con
personale di 2:40', ha chiuso il triathlon olimpico Europeo nel tempo di 2:44:29,
sorridente e soddisfatto della sua prova, facendo segnare i migliori parziali in
tutte e tre le frazioni.
Non sono purtroppo riusciti a partire, anche se presenti a Lisbona, Alvise Cattaruzzi,
caduto in bici nella prova di triathlon sprint di Andora la settimana precedente,
e i due compagni di squadra del Triathlon Cremona Stradivari Marco Zoppi e Renato
Verona, entrambi fermati da una fastidiosa influenza.
Davvero positiva l'esperienza di "Casa Italia" per gli Age Group, grazie agli sforzi
profusi da Marco Mazzi e dal suo staff della Tre Emme Viaggi ; in particolare, è
stato apprezzato dagli atleti il servizio di massaggi offerto grazie alla disponibilità
del fisioterapista Marco Costantini
|