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Benvenuti a Tuusula, laghi, foreste, e campionati europei di showdown.


No maglietta, no finale!
Come può essere che un 19esimo posto sia meglio di un 15esimo?
Impara l'inglese e girerai il mondo... O almeno puoi abbordare le ragazze senza l'interprete!
Ma da dove è sbucato il cane di nome Marco?

Formazione:
atleti: Domenico Leo, Maurizio Scarso, la Coccolina. Allenatore: Marco detto dagli olandesi nostalgici Van Basten. Escort (non sappiamo cosa voglia dire ma è scritto sul pass), nonchè interprete, il Coccolino.

Helsinki, 14 agosto 2008, ore 15.

Udite udite, in aereoporto arriva la Squadra Italiana di Showdown! Embè? in effetti anche se abbiamo le nostre belle borse che ci ha dato il CIP tutte uguali nessuno sembra far molto caso a noi... almeno ci sono venuti a prendere! 30 minuti di viaggio sul pulman insieme alla squadra ceca, il tempo di scaricare le valige e già ci reclamano per il controllo medico. Vediamo se almeno all'antidoping vinciamo qualcosa? Ci hanno dato uno zainetto! Ah no, quello non era per l'antidoping, era per le palette.

Ma non c'è pace, già tutto è frenetico, agitato, convulso, conversazioni in lingue strane si intrecciano intorno a noi. Ma se poi scopriamo che qualcuno capisce lo stesso tutte le stupidate che diciamo? Ci scaraventiamo in sala da pranzo sperando in una buona cena finla... Salmone? Zuppa di formaggio? Tramezzini di aringhe? No! Le lasagne no! Marco è così contento che se ne mette anche un po' sui pantaloni, non si sa mai. E poi c'è bisogno del coccolino interprete per i sorteggi e il controllo delle attrezzature... attimo di panico, la paletta del Mao non è regolamentare, è troppo grossa! Niente paura, basta una limatina... Di chi è l'idea della carta vetrata a grana piccola, Si sa che i paesi nordici hanno un senso dell'umorismo molto strano, magari possiamo trovare una limetta per unghie!

Finalmente abbiamo le palette tutte autorizzate, abbiamo il Coccolino con il mal di braccio per il lavoro di lima, abbiamo i sorteggi per le partite. Però questa giornata ufficiale non vuol proprio finire: ci sentiamo un po' buffi quando sfiliamo con tutte le altre squadre al passo di una marcetta, bandiera in testa, ragazzi, giù le mani dalle portabandiere, sono troppo giovani!.

Gli atleti italiani sono tutti allineati, e, davanti a loro, una portabandiere col cartello ITALIA.

Lo speaker che annuncia Italy! fa venire i brividi, siamo noi, e siamo davvero qui! Ascoltiamo i discorsi delle autorità, si fa per dire perchè sono in inglese!, e alcuni ragazzini che si esibiscono con strumenti elettronici, almeno qui non c'è bisogno dell'interprete. Ma quando abbiamo di nuovo sfilato dietro alle altre squadre per uscire dal salone abbiamo un solo pensiero, a noi un tavolo e fuori le palette!

D'altra parte cè chi reduce dalle vacanze non si allena da due settimane e deve anche entrare in clima gara dimenticando renne e alci, c'è chi ha già addosso la frenesia della competizione, ma soprattutto c'è da provare questo tavolo velocissimo che sembra fatto di sapone, con la novità geniale dello schermo centrale in plexiglass trasparente che piace tanto al nostro coach Marco che così vede la pallina arrivare e mannaggia non riusciamo più a batterlo.

Ma questa è solo la prima giornata, ancora non si gioca, ancora non tremano le gambe. Abbiamo giusto fatto un giro di ricognizione in questo bellissimo complesso polisportivo di Onela, c'è anche la sauna e anche la piscina,già qualcuno pensa alle possibilità... tutto è abbastanza a misura di orbo, stradine in pietra congiungono le palazzine e un segnale acustico si attiva al passaggio per indicare un incrocio; geniale! Se non fosse per l'idea malsana di 50 orbi che giocano con il buffet! Ma tanto è Marco che si deve alzare 10000 volte per servire tutti, d'altra parte a correre per allenarsi alla maratona non riesce ad andare, così lo facciamo correre noi! E poi deve guadagnarsela, la diaria!

Ora, visto che la parte seria ve l'ha già raccontata Marco, basta che andate a leggerla qui sul sito!, continuiamo con la parte non seria. Alle 7 del venerdì tutti fuori dalle camere, pronti per scendere a colazione, tutti belli nelle nostre divise elegantissime... Ma noi lo sappiamo. Noi cercheremo di superare il destino. Noi combatteremo per sfidare quello che nelle stelle è già scolpito da un ordine superiore... Lui, l'onnipotente, l'onnipresente CIP, che ci ha inviato in questa terra di elfi e di fate a combattere la sua battaglia.... ci ha dato una maglietta per oggi, una per domani... diventeranno due stracci.... e domenica? Come fanno a sapere che non arriveremo alle ultime fasi di domenica? Cè forse del marcio in Danimarca... ah, siamo in Finlandia... La lunga ombra del destino si addensa su di noi.

Eccoci tutti raccolti nella sala grande o ai tavolini all'esterno, bar a disposizione, la giornata trascorre dicendo stupidate, cercando intrallazzi con le ragazze, e a volte ascoltando l'altoparlante che chiama la partita di turno, giusto per sapere se tocca a noi: oggi si giocano 122 partite, bè, qualcuna la giocano anche gli altri! e quando su uno dei 6 tavoli a disposizione finisce un incontro gli arbitri vengono a strappare dalla birra e dalle chiacchiere i prossimi in lista. L'unico problema è calcolare se si fa in tempo a seguire il Mao che suda per tre set su un tavolo prima che tocchi alla Coccolina andare a perdere su un altro o al Dome di sfogare tutto il suo agonismo represso.

Almeno il problema della pappa lo abbiamo risolto, riusciamo a infilare il pranzo dove c'è un buco temporale abbastanza lungo nei nostri incontri, e ci avviciniamo al buffet... guardinghi e tremanti... non è che dopo le pseudolasagne di ieri oggi troviamo una similcotoletta alla milanese? Con le sconfitte di stamattina la giornata è stata già abbastanza difficile! Invece il pasto non è male, e poi c'è un pane buonissimo, Marco, sei sicuro che potevi rubare tutta la pagnotta da chilo? Insomma, noi dobbiamo tirarci su!: i ragazzi hanno sudato e imprecato e spalettato a più non posso battendosi con indubbio onore, la Coccolina ha tremato e imprecato e praticamente dormito mentre perdeva tutti gli incontri senza neanche capire perchè... Sarà mica colpa della superpedana che alcune delle "piccoline" del nord hanno utilizzato per guadagnare qualche centimetro? Sarà mica un'arma segreta? Prendi nota che la usiamo per l'alessandra!

Poi nel pomeriggio si vede qualcosa di meglio, sarà merito del pane!: il Dome riesce a qualificarsi per il girone immediatamente a ridosso dei primi, il Mao resta nell'ultimo girone ma con ottime prospettive, la Coccolina continua a perdere ma fa un paio di partitone con alcune delle più brave. No, non serve per la classifica, ma fa tanto bene al morale.

E così siamo proprio fuori dalle finali di domenica. Tutta colpa del CIP, no maglietta, no finale!

Tanto per non dimenticarci che può andare anche peggio va peggio, stasera si gioca il torneo a squadre e ci tocca giocare subito contro l'Olanda... non preoccupatevi, tanto facciamo presto! L'Olanda ci liquida in 10 minuti anche se qualche bel punto lo mettiamo anche noi, ma soprattutto ci piace il clima più goliardico di questo torneo, e poi questa squadra ha dei ragazzi davvero simpatici! O forse le ragazze? Marco senza pudore ci informa che l'anno prossimo va a fare l'allenatore dell'Olanda, ha già trovato alloggio a casa della strepitosa Ike!

Quando abbiamo finito di prenderle dagli olandesi possiamo davvero rilassarci, gli altri continuano a spalettare sui tavoli principali, ma ci deve essere qualche tavolo libero... perchè non andiamo a tirare due colpi? Così martelliamo anche un po' il Coccolino Escort che ha passato tutto il tempo a tradurre cose ufficiali e a guardarci giocare con una luce feroce di desiderio negli occhi... Dai Marco Van Basten, vieni con noi, per quest'anno continua ad allenare l'Italia! é sufficiente un'ora e mezzo di partite? Almeno la maglietta strasudata direbbe di sì. Ma domani si gioca ancora, si sta facendo tardi e gli atleti magari vanno a nanna... magari qualcuno no... ci sono sempre i tavoli... ci sono sempre un sacco di ragazze con cui socializzare.... qualcuno decide che magari per il prossimo anno impara l'inglese così socializza senza l'interprete!

Ci mettiamo la nostra seconda e ultima maglietta e cominciamo ad affrontare la nostra parte delle 119 partite di sabato. La Coccolina continua a giocare malissimo e i ragazzi continuano a sudare in partite all'ultimo sangue, il Leo che le ha già provate tutte contro questi mostri sacri prova anche a rompere un vetro, così, tanto per farsi ricordare, peccato che non c'eravamo a vederlo! Magari poi un'altra volta ci fai il bis? Il mao grandioso vince il suo girone quindi è 21esimo, e la Coccolina riesce a vincere una partita giusto per non essere ultima; poi guarda il tabellone, lei è 15esima e il dome è 19esimo.... tanto basta non dire che le classifiche erano differenziate!

Ci tocca anche la serata di gala, così prestiamo una delle nostre polo di rappresentanza al Coccolino che è elegantissimo: già era un clandestino, così è proprio travestito da agente del CIP senza autorizzazione.... ok, lui non dice quanto balla male il nostro arbitro Rossi, il Rossi però non denuncia l'appropriazione di divisa del Coccolino!

Almeno tutti eleganti siamo finalmente riusciti a fare la foto di squadra, la ragazza fotografa era due giorni che ci rincorreva... o non era per la foto?

Finalmente, dopo tanto correre, siamo riusciti a fare la foto di squadra. Da sinistra, Domenico, Marco, La coccolina, ed infine Maurizio.

La domenica non resta che assistere alle finali, noi siamo quella macchia di divise blu e bianche sempre in prima fila. Si gioca sui 5 set, non più sui tre, e gli incontri diventano lunghi, ma raramente noiosi. In silenzio assistiamo all'unica partita deludente, il Jack, che aveva giocato da noi al torneo di Milano guadagnando fans, perde male e perde anche i fans quando se ne va senza neanche salutare il vincitore. Brutta figura su tutti i fronti, exgrande Jack.

Dimentichiamo per adesso, e ascoltiamo le bordate tremende del Claudio che poi vincerà anche il titolo, godiamoci i tocchi precisi di Anna che poi sarà la Campionessa europea!

La finlandese Anna, e la danese Stine, si affrontano per il titolo!

E così viene ancora più voglia di giocare, viene ancora più voglia di raggiungere quei livelli di gioco che sembrano ancora così lontani.... ma dateci ancora qualche mese di tempo! Noi siamo una squadra ancora giovane, ancora sentiamo l'emozione della gara e dobbiamo fare l'abitudine alle competizioni, a tenere l'adrenalina in circolo fino all'ultima palettata, dobbiamo imparare a rompere i vetri delle finestre... noo! Quello no!

Intanto abbiamo imparato qualche frase nuova in inglese dal nostro amico Gerard, abbiamo imparato che qui se vuoi ti danno delle bottiglie di birra da bere in sauna, e potevano anche dirlo prima!; abbiamo visto questi tavoli spettacolari e torniamo a casa con una paletta nuova supersonica da provare per diventare sempre più cattivi!

Finalino...

Torniamo a casa, sì... Marco ci ha obbligato a indossare la divisa, anche il Coccolino è autorizzato stavolta! E stavolta la ragazza del check-in nota qualcosa di strano... siete tutti uguali... la faccia tosta del Coccolino non ha limiti, risponde che siamo la Nazionale Italiana di Showdown! Ci guardiamo, ah sì, è vero... Così la simpatica ragazza tutta ammirata passa sopra al peso in eccesso del Coccolino.... cioè, al peso in eccesso della valigia del Coccolino, figurati poi se sapesse che è colpa delle bottiglie di birra! Almeno le divise sono servite a qualcosa... che bello fare i grandi atleti! Partono dalla finlandia quattro atleti ciechi e un allenatore, ma in italia, un cieco in aereo diventa blind, lo sapevate? Quello che forse non tutti sanno è che quattro ciechi e un allenatore diventano quattro blind e un cane guida... va bene che avevamo un po' le orecchie basse per le sconfitte... Marco, smettila di fare bau e dai la zampa alla signorina!

Oddio, e dopo questo, abbiamo quasi paura di sapere che cosa scriverà sulla relazione finale al CIP... Bau!

Angela Bellarte

Indice articoli del 2008

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
Non ci servono occhiali per vedere questo mondo meraviglioso, lo vediamo attraverso lo sport!

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