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Homerus e Ventolibero hanno partecipato per la prima volta ad una regata ufficiale del campionato primaverile zonale altura della 12° zona FIV, e a bordo anche Loredana Ruisi, Silvia Parente e Armando Bonechi!


Non dovevamo dimostrare nulla, e lo abbiamo fatto. Al briefing abbiamo solo richiamato l’attenzione dei giudici e degli altri equipaggi sul fatto che i nostri tempi di manovra potrebbero essere stati meno reattivi del solito, in quanto per gli equipaggi era la prima volta che usavano il First 21.7

Abbiamo ribadito che volevamo rispettare rigorosamente le regole di regata ISAF, chiedendo il rispetto ed esigendo altrettanto rispetto, senza avere agevolazioni o sconti.

Abbiamo issato a poppa delle bandiere arancioni non per distinguerci dagli altri, ma solo per una questione di appartenenza, in quanto il guidone di Ventolibero porta il colore della città di Mestre, l’arancione.

Come esordio non avevamo grandi aspettative, niente allenamenti, equipaggi assemblati durante l’imbarco, 30 minuti di prove in acqua. Solo dei marinai di Homerus potevano affrontare una situazione simile, e i risultati sono arrivati.

Tre imbarcazioni monotipi First 21,7, stesso armo, stesse vele, ribattezzate per l’occasione Devil 1, Devil 2, Devil 3.

Su Devil 1 le vecchie conoscenze di sempre, la mitica coppia formata da Parente e Ruisi, coadiuvate da Armando e come navigatore e tattico il sottoscritto Stefano Zinato.

Su Devil 2 Carantini e Bianchetti coadiuvate nientemeno che dal presidente di Ventolibero Sabrina e come navigatore tattico lo skipper Trentin.

Su Devil 3 quel marinaio a cui non manca la parola, il mitico Malerba con al timone Giannesini da Padova, coadiuvati dal compare di barca del Giannesini, Roberto Brandolese e dal navigatore tattico nonché skipper Alessandro di Nonsolovela.

Al salone Nautico gli equipaggi al briefing

La partenza a sorpresa, per una questione di spettacolarità si parte dall’interno del bacino del Salone Nautico, un’accozzaglia di circa 40 barche’altura dai 45 piedi in giù che evolvono in uno specchio d’acqua pari ad un campo di calcio .. da matti! .. ed i risultati si sono visti, un 40 piedi si è infilato nella fiancata di un altro con il botto del secolo, ritiro per tutti e due.

Noi siamo piccolini e decidiamo per sicurezza di partire in boa mura a sinistra controvirando allo start per evitare i rifiuti delle vele degli avversari. Bene Devil 3 che brucia tutti noi allo start, meglio Devil 2 che ci copre sopravvento, male Devil 1 che con una delle pale del timone s’incaglia in un corpo morto senza affondatore di una delle tante boe all’interno del bacino, la barca non governa e dopo un inesorabile strambata la banchina si avvicina, spiaggiamo sul cemento del molo e solo la prontezza di Armando a prua salva la situazione ed evita il disastro. Liberiamo la pala dal corpo morto, manovriamo in un buco di vento ed a fatica si riparte. La linea di partenza è a 6 lunghezze e gli altri sono a più di 500 metri da noi, già alla boa di disimpegno.

La flotta allunga, Devil 3 vola e Devil 2 allunga verso la boa di bolina, inizia la nostra regata.

Su devil 1 Silvia al timone ascolta il vento

A suon di stressare la Parente con continui orza e poggia recuperiamo, dopo 10 minuti grazie ad un buono spaventoso incrociamo Devil 2 e lo passiamo con mura a sinistra .. brivido .. continuiamo la caccia, virate su virate, in un canale con 250 metri di larghezza, onde, motoscafi, ferryboat, motonavi, altro che regole ISAF, con loro si devono applicare le Nipam ed è tutta altra storia.

Superiamo un altro concorrente, poi un altro ancora, Devil 3 allunga a prua a 600 metri, sembra irraggiungibile, tiriamo bordi al limite delle rive del canale, con grossa preoccupazione di Armando che ad ogni approssimarsi della riva in marmo mi manda sguardi sempre più insistenti.

Ci facciamo sotto a Devil 3, ma Devil 2 ci raggiunge, complici i salti di vento generati dai palazzi e dai buoni dei canali in cui il vento con effetto venturi accelera con raffiche sostanziose.

Su Devil 1 una vista di Venezia tra le scotte del fiocco e la battagliola

Iniziano i primi incroci con le barche che scendono in poppa, maestosi 40 piedi sotto spi che ci incrociano, nessuno molla e quindi grande lavoro di orza e poggia, sventa e cazza per incrociarli in tutta sicurezza a un metro dalla loro poppa rigorosamente sottovento e mura a dritta.

Devil 3 arriva alla boa di bolina e arranca tra il sostanzioso calo di vento, Devil 2 ci raggiunge e complice un incrocio ci passa alla grande.

Alla boa di bolina siamo là, dopo un’ora di regata siamo appaiati, passiamo un'altra imbarcazione della nostra categoria .. gongolo .. ma la coca cola gelata che ho bevuto prima inizia a fare effetto, brividi e sudore freddo, stò male.

Siamo in poppa Devil 3 e 2 sono alla nostra prua, perdo la concentrazione, appena vedo che la situazione lo consente corro a prua e do’ di stomaco. Parente mi domanda “che stai male?” …… risposta “bleahhhhh” …… Ruisi sbotta “Stefano stà a vomità” .….. tra i conati ed il malessere generale che provavo, pensavo al ritiro … accendere il motore e tornare al più presto a terra, no! saremmo stati squalificati, quindi anche se avevo preso l’impegno col nostro gruppo di fare la regata con vele bianche, disperato isso tra un conato e l’altro il gennaker, lo armo alla buona con al posto delle scotte le cime d’ormeggio.

Stavo male, ad ogni abbattuta andavo a prua, aiutavo a passare la vela e giu’ a dar di stomaco.

Grazie alla sostanziosa vela di prua passiamo Devil 3 e 2 che giustamente protestano sonoramente, nel frattempo Devil 2 raggiunge Devil 3 con una strategia formidabile in poppa e lo passa inesorabilmente.

Su Devil1 Loredana alle vele e lo skipper Stefano

Stò ancora male, ma rimango affascinato da come la Ruisi gestisce l’improvvisata scotta del gennaker, seduta a poppa gamba distesa, scotta in mano, continua regolazione della vela e comandi alla Parente con un continuo “orza … poggia … Ste’ stà ancora a vomità … poggia … orza”, siamo all’arrivo, la sirena, la musica, ammainiamo. Sono distrutto, a malapena porto la barca all’ormeggio, spossato abbandono, vado sottocoperta, mi stendo in cuccetta, passa Armando mi conforta, dice che son verde e prende il comando per far sbarcare l’equipaggio.

Arrivano gli altri, salta la premiazione, saltano i saluti e soprattutto i ringraziamenti … spiace ma capita quando si bevono cose gelate ( e pensare che lo ripeto sempre a mia figlia).

Sintesi:

Classifica ufficiale della regata:

Devil 1 si è piazzata 4° di classe, Devil 2 si è piazzata 5° di classe, Devil 3 si è piazzata 6° di classe erispettivamente 27° 28° e 29° in assoluto su 40 partecipanti.

Classifica Trofeo Ventolibero Cup.

Devil 1 penalizzata in quanto ha usato il gennaker è retrocessa all’ultimo posto, quindi:
1° Devil 2 di Carantini Egidio e Bianchetti Luigi con Sabrina e Claudio.
2° Devil 3 di Malerba Danilo e Giannesini Paolo con Alessandro e Roberto.
3° Devil 1 di Parente Silvia e Ruisi Loredana con Armando ed il sottoscritto.

Vince il trofeo Ventolibero Cup 2009 l’equipaggio Devil 2, questo trofeo verrà rimesso in palio alla prossima manifestazione.

La premiazione sarà ufficializzata dal presidente della FIV della 12° Zona, Enrico Zaffalon, e si terrà domenica 22 marzo 2009alle ore 11.00 nel salotto della FIV al Salone Nautico, dove spero di poter ringraziare di persona questi equipaggi di Homerus, i quali ancora una volta non finiscono mai di stupire per la loro capacità, determinazione e tenacia, ma soprattutto mi hanno fatto vivere un’altra emozionante esperienza indimenticabile .. BRAVI! BRAVI! BRAVI!

Stefano Zinato

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
Non ci servono occhiali per vedere questo mondo meraviglioso, lo vediamo attraverso lo sport!

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