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ANCORA SOTTO ESAME


Verso fine maggio ricevo dal Domenico una telefonata che mi “invita” a partecipare come guida ai campionati italiani di show down a Latina del 12-13-14 giugno.

Segue la seconda domanda : visto che già sei a Latina,non faresti anche il corso arbitri?

Dopo avere strappato il tacito consenso di Chiara ,accetto (e ti pareva).

Sono le 8,00 del 12 giugno e alla stazione centrale di Milano aspetto i 5 “ciechi” (Elisabetta ,Michela  ,Claudio ,Angela C. e Maurizio ) che mi accompagneranno a Latina.

Si, mi accompagneranno loro perché  si sono fatti l’idea che non sbaglieremo strada se saranno loro a fare da guida. “Vedremo”!

Nel tardo pomeriggio arriveranno gli altri 5 (I Coccolini,Domenico e Alessandra, accompagnati da Simone e il coach della nazionale Marco con prole)

La freccia rossa è stracomoda ma forse per via della nostra presenza,riesce ad accumulare un ritardo di 16 minuti già a Bologna.

Il ritardo viene tutto recuperato all’arrivo a Latina. Qui prendiamo un treno locale e rivedo nella mente i film  dei viaggi che i militari facevano durante la guerra. Dov’è finita la comodità della freccia rossa?

A Latina ci aspetta un pulmino dell’organizzazione che in 20 minuti raggiunge in nostro ’hotel.

Solo il tempo di portare il poco bagaglio in camera ed eccomi già in aula per le lezioni.

Dovremmo essere in 6 ma la 6° è una allieva napoletana e della sua presenza si sono perse le tracce.

Rimaniamo in 5 e iniziamo il corso.

Quando frequentavo la scuola (la metà del secolo scorso) mi sembravano diverse le lezioni,e quello che dicevano gli insegnanti mi pareva più comprensibile.

Vuoi vedere che anche qui l’età conta . Ma poi all’esame useranno i voti che se ricordo bene vanno dallo zero al dieci o useranno quelle strane votazioni che mi sembra si chiamino giudizi.

Non è che per caso chiederanno anche ai giocatori di Milano cosa pensano di me, in tal caso sono rovinato.

È ormai tardo pomeriggio quando finiscono le lezioni e frettolosamente andiamo a  cena.

Per fortuna in treno la Miki a portato per tutti brioche e panini imbottiti e così sono riuscito a resistere alla fame fino all’ora di cena.

Dopo cena è continuata l’altalena di appuntamenti falliti con l’insegnante,sempre preso tra  difficoltà organizzative , incroci dei giocatori nei vari gironi e spiegazioni sulle nuove regole (sic).

All’alba di sabato alle ore 8 ,tutti sul campo di battaglia a mostrare le proprie virtù. Chi a giocare,chi ad arbitrare,chi a dirigere.

Noi allievi arbitri,alternati sui 3 campi a seguire le istruzioni dei maestri e pian piano a sostituirli sotto la loro attenta presenza.

Alle ore 22 è stato fissato l’appuntamento per gli esami. Ore 21,55 il sottoscritto puntuale” e solo “attende l’arrivo  degli scolari e della commissione esaminante.

Raccontarla tutta sarebbe doloroso e mi limito a dire che è iniziata alle ore 23,00

Domenica ci sono le finali e ad ognuno degli allievi viene assegnata una finale; ne rimaniamo tutti soddisfatti certi di essere all’altezza della situazione.

Tutti mi chiedono se sono stato promosso ma non sono ancora in grado di dirlo,perché il commissario non ha avuto il tempo di esaminare le nostre schede.

Dopo un frettoloso pranzo ci ritroviamo sul pullman dell’aeronautica (ma dove l’hanno trovato) che rapidamente ci porta alla stazione di Latina. Questa volta il treno per Roma è un intercity e quindi svaniscono gli incubi della tradotta militare.

A Roma ci aspetta la”freccia rossa” che velocissimamente ci riporta a Milano.

Scendiamo stanchissimi e frettolosamente ci salutiamo per scappare di corsa ai nostri cari nidi.

Posso assicurare tutti che anche senza l’esito dell’esame mi sento promosso perché all’arrivo a casa la Chiara mi ha accolto con amore e questa è la promozione che preferisco.

Grazie di cuore a tutto il team di Milano per le splendide giornate passate insieme,culminate con i primi 4 posti nel femminile e i primi 3 posti nel maschile.

Considerazione: Domenico se mi bocciano posso ugualmente arbitrare agli allenamenti e ai tornei organizzati dal nostro gruppo; o sono ancora sotto esame?

Gli aspiranti arbitri di showdown. Da sinistra Daniela, Rosaria, Alessandro, Massimo, Eugenio

Eugenio Brivio

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
Non ci servono occhiali per vedere questo mondo meraviglioso, lo vediamo attraverso lo sport!

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