NORDIC WALKING a Predazzo, 3 – 5 luglio 2009
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Dopo tanti anni ho avuto di nuovo il piacere di camminare senza tenere il contatto fisico con un’altra persona. Questo è successo grazie al fine settimana organizzato dal Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano ONLUS, al quale desidero esprimere i miei complimenti per la perfetta organizzazione dell’evento.
Con mia moglie Claudia e il mio splendido cane guida “Zorba”, diventato poi la mascotte supercoccolata della compagnia, siamo partiti nel tardo pomeriggio di giovedì 2 luglio dall’Istituto dei Ciechi con il pulmino del Gruppo. Alla guida il bravissimo e simpatico Davide. Nostri compagni di viaggio lo sportivissimo Diego e il giovane Alessandro.
Arrivati a Predazzo in serata, sistemati nell’accogliente albergo Rosa, ci siamo dati appuntamento per l’indomani alle 8.30.
Venerdì mattina abbiamo conosciuto le guide del Centro Addestramento Alpino della Polizia di Stato Alberto, Fulvio, Lara e Tarcisio.
Alberto e Fulvio ci hanno spiegato l’uso corretto delle racchette, la postura di spalle e braccia, sottolineando in particolare il beneficio fisico e psicologico che si può ricavare da questa attività.
E così è iniziata la prima escursione verso Bellamonte, una frazione di Predazzo che si raggiunge salendo sotto i boschi freschissimi di questa vallata ricca di corsi d’acqua e di fontane.
Abbiamo cercato subito di mettere in pratica le istruzioni ricevute, controllati attentamente dalla nostra guida Fulvio, che avendo legato ai suoi bastoncini dei campanellini, mi ha – come dicevo prima – permesso di muovermi in completa autonomia guidato dal loro scampanellio. Abbiamo anche avuto l’occasione di sperimentare un percorso “sensoriale”, senza gli scarponcini, con le sole calze. Abbiamo attraversato quattro vasche riempite con materiale diverso – sassi, ghiaia, corteccia e argilla - cercando di riconoscerli.
Alla sera ci hanno raggiunto gli altri componenti il gruppo: Francesco e Florinda, Giovanna e Attilio e Davide Bizzozero. Con loro abbiamo fatto le altre due escursioni. Sabato abbiamo raggiunto il rifugio Segantini a 2200 m., attraversando boschi e prati popolati da numerose mandrie e incontrando strada facendo anche un centinaio di escursionisti a cavallo che rientravano a valle.
Al ritorno abbiamo pranzato alla malga Venegiota di Tonadico a 1824 m. a base di polenta, funghi, salsiccia e un gustosissimo formaggio locale alla piastra.
Domenica, infine, un’altra bella passeggiata sopra Cavalese, su un percorso ombreggiato da larici ed abeti. Al Maso dello speck non abbiamo perso l’occasione di gustare un altro piacevole pranzo a base delle specialità sudtirolesi, strudel compreso!
La professionalità e la paziente disponibilità delle nostre guide – alle quali va un ringraziamento particolare -, la simpatia e la cordiale allegria dei nostri compagni di vacanza hanno reso questa esperienza veramente entusiasmante. Mi auguro di poterla ripetere presto e sono sicuro che anche Zorba, soprannominato “pupazzo peloso” da Diego, sarebbe felice di ritrovarsi lassù a rinfrescarsi nell’acqua fredda dei ruscelli per poi rotolarsi felice nell’erba fresca.
Elenardo Mascia
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