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Terzo Torneo Internazionale di Showdown Candido Cannavò: stock di legna per camino cedesi…
Tanti italiani nei primi dieci, speriamo non troppi in ortopedia!
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Manca ormai poco, pochissimo.
Vaghiamo un po’ spaesati per le aule dell’Istituto Ciechi ancora quasi deserte, cercando di capire cosa succede, ma probabilmente l’unico a saperlo è Domenico, anche quest’anno, insieme alla grandiosa Alessandra, “Magnifico-organizzatore” dell’evento. Cioè, speriamo che almeno lui sappia cosa succede, perché dagli strani rumori di seghe e di lime che arrivano dai tavoli i casi sono due: o davvero l’insostituibile Salvatore sta apportando le ultime necessarie modifiche al materiale di gioco, o qualcuno sta sabotando i nostri tavoli!
Continuando a girare però incontriamo Gerard, altra presenza insostituibile, amichevole, indaffaratissima, immancabile a questi eventi, e Crister, grande Patron di tutto il movimento dello Showdownche non fa mai mancare il suo appoggio e la sua presenza… arriva anche il pazientissimo Marco che ormai sa che sopportarci in allenamento è niente in confronto a sopportarci in un Torneo, e allora capiamo che davvero tutto sta per cominciare, in questa concitazione finale, in questo vociare di lingue straniere che si incrociano sempre più fitte, in questo ritrovarsi di amici italiani e multietnici che sono qui per una cosa sola: cercare di distruggere più palette possibile perché l’inverno sarà freddo e serve legna da ardere!Nooo!
Lo scopo è di vedere chi vince! Nooo!
Lo scopo è di vedere cosa ci danno da mangiare in mensa! Noo, neanche questo!
Lo scopo è di giocare, e ci sono davvero tantissime partite per tutti!
Lo scopo è di divertirsi, e se si vuole approfittare dell’occasione si può creare intrallazzi con nuove conoscenze, si può ridere e scherzare, si può prendere il sole ai tavolini in cortile e un sacco di pallinate ai tavoli da gioco!
Lo scopo soprattutto è quello di imparare, di scendere in campo in ogni partita con la consapevolezza che impareranno i principianti, perché questa occasione di confronto è eccezionale!; impareranno quelli ormai già avviati all’agonismo vero, perché c’è sempre qualcuno più forte a cui rubare i segreti di un buon colpo o del fair play più signorile;
impareranno i grandi campioni, perché nessuna partita è mai uguale all’altra, perché basta la paletta che si rompe nel momento sbagliato per perdere un punto e una partita.
Ecco, Domenico esordisce con il discorso d’apertura che ci piace tantissimo, testimonianza del fatto che non è agitato neanche un po’: “In bocca a tutti i lupi!”
E quindi che tutto abbia inizio!
Intanto cominciamo con la cena,e qui il buon capo Ignazio e il suo staff dimostrano di aver capito perfettamente quali sono le cose importanti della vita e per tre giorni ci presentano veri manicaretti da leccare le orecchie! Ovviamente siamo i primi a sederci a tavola… i soliti italiani!
Poi il giovedì si chiude con le prime partite del torneo a squadre: Monica-Mata Hari la infiltriamo nella compagine tedesca per studiare il loro gioco, forse non ha capito bene il concetto perché si da un gran da fare e ottiene un sacco di punti!
Milano 2 esordisce con una partita persa dalla Svezia e con una vinta a tavolino perché l’Estonia se ne è tornata in albergo…e certo, avevano paura! Bè… di sicuro non degli italiani… Claudio e Zebastian che si allenicchiano al tavolo in attesa dell’inizio dell’incontro fanno già paura a noi!
E spunta l’alba sulla prima giornata degli individuali,l’alba di una giornata calda di sole e di passione!
Le partite non ve le Raccontiamo,
i risultati riguardano altri articoli, come pure ci sarà qualcuno che farà un rapporto tecnico-valutativo-riassuntivo-tiriamolesommativo.
Giusto sotto sotto vi daremo le classifiche.
Qui vi parliamo dell’atmosfera tesa, dell’entrare e uscire concitato dalle sale, del cercare gli amici per sapere i risultati, per raccontare una partita ben giocata o rammaricarsi per un’occasione persa.
Vi raccontiamo del pranzo di panini sgranocchiati sotto il sole meraviglioso di un mezzogiorno di pausa, seduti ai tavolini nel giardino dell’Istituto coi veri atleti che contano i lividi sulle dita, chi cerca un massaggio, chi un film, chi la pipa, i più una branda!: Un mal di gomito, un mal di spalla, una sciatica, un mal di stomaco… Ah, lo sport, salute e benessere!
E se organizzassimo anche un torneo di carte parallelo per gli acciaccati?
Ci mettiamo anche Claudio Quitral, che abbandona il torneo con un braccio inutilizzabile… Hei, mica per colpa nostra! E il povero Aavo, che ha avuto un malore prima di giocare con il Mao… Non vi ricorda niente? Guardatevi cosa successe a Praga lo scorso anno… La pericolosa tendenza degli avversari del Mao a sentirsi male comincia un pochino a inquietarci…
Ci mettiamo a vendere amuleti contro il malocchio che ci rifacciamo dei soldi delle palette rotte?
Con gli abbinamenti usciti dalle partite di venerdì si compongono i gironi del sabato, in effetti diversi di noi si sono anche qualificati per l’alta classifica, il problema è che adesso le partite sono proprio tutte rognose!
Stringete i denti ragazze e ragazzi, arbitri e accompagnatori, coach e ospiti, la giornata sarà lunga e intensa!
La maglietta sudata del Mao sventola dalla finestra del nostro Gruppo Sportivo… in effetti come emblema fa un po’ schifo… Non si può protestare con il Presidente? Pur di evitare questo scempio potremmo procurare un essiccatoio per asciugare anche il Mao oltre alle sue magliette!
Gli amici di Bologna e Firenze dimostrano di essere cresciuti proprio bene, il che ci allarma un attimino per i Nazionali di giugno.
Ma ci conforta assai che i nostri “principianti” ormai principianti non son più, già,così dovremo guardarci anche da loro!
E giunge il momento delle partite finali, un’ultima notte di riposo per essere in forma per giocare o per avere il cuore abbastanza saldo da guardare 5 meravigliosi set della finale femminile replica del Mondiale di Svezia anche nel risultato, (Ha fatto bene la troupe di Rai 3 a restare a guardarla!),
o 4 tiratissimi set di una finale maschile all’ultimo sangue, che decreta il vincitore quasi dichiarato fin dall’inizio del Torneo, davvero in formissima!
Così oro tutto sloveno, Grandiosi Jana e Peter, e argento tutto finlandese, Teemu e Hanna.
Qualcuno è già scappato a prendere l’aereo, altri girano con le valige in mano, presto tornerà il silenzio nelle aule impallinate.
Si tirano le somme e si raccolgono i rottami delle palette per venderle al miglior offerente in possesso di camino. Si salutano gli amici che partono, speriamo che il Mao si sia ripreso la sua maglietta fetida.
Giornate dure per un Torneo di nuovo riuscitissimo, che qualche disguido, qualche ritardo, non ha fermato ne offuscato.
Giornate durissime per la nostra coppia di “magnifici-organizzatori), quest’anno più dure del solito; ma hanno avuto vicino tanti, tantissimi amici, che speriamo siano riusciti ad avvolgerli nel loro abbraccio di stima e di affetto.
Non si può proprio evitare il discorso di chiusura con le autorità, (o forse è per questo che i lituani sono già partiti?) ma il gradimento del C.I.P. per un evento per noi così importante, e la definitiva conferma dell’immortalità del nostro Torneo presso le sale dell’Istituto ci consola alquanto dal dover aspettare così tanto per andare a pranzo.
Grazie perciò da parte di tutti noi amanti dello Showdown, nato gioco e diventato presto grande sport, a tutti coloro che si impegnano per queste manifestazioni, agli atleti eccezionali, agli arbitri pazienti, agli organizzatori instancabili, ai cuochi divini, alla infaticabile “Guardiana del Faro” Gabriella, agli anfitrioni che rischiano tutti gli anni i vetri delle finestre, agli allenatori più o meno bravi… ehm… non sarà mica tutta colpa degli atleti se non siamo ancora sul podio; ora abbiamo la certezza che L’anno prossimo saremo ancora qui, saremo ovviamente migliorati tantissimo, agguerritissimi, motivatissimi, saremo stati in giro per l’Europa a fare esperienza, e, anche se non avremo cambiato allenatore… ehm… vedremo di fare sempre meglio!
Guarda il video trasmesso al TG3 il 12/04/2010
Guarda il video: Sportabilia - III Torneo Internazionale Candido Cannavò del 24 aprile 2010
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Angela Bellarte
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