Un week-end ad Albenga organizzato dal nostro gsd in collaborazione con l’HSA Italia
23 - 25 Luglio 2010
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Venerdì pomeriggio Siamo partiti alla volta di Albenga per una nuova interessantissima esperienza subacquea. Il gruppo era formato dal sottoscritto, Fabio Dragotto, gli amici Riccardo Crola, Francesco Cusati, Florinda Trombetta, Barbara Alfarano, Diego Chiapello e Paolo Mello, quest’ultimi due già esperti sub.
Il sabato mattina, dopo una leggera colazione a bordo piscina, abbiamo avviato i preparativi per la prova di sub che si sarebbe svolta nella piscina dell’albergo in cui alloggiavamo.
Abbiamo conosciuto gli istruttori dell’HSA Italia (Stefano, Lorenzo e tanti altri amici), che ci hanno dato le prime nozioni teoriche e pratiche, tra queste la gestualità indispensabile per comunicare sott’acqua. L’istruttore appoggia il sua avambraccio al nostro, in questo modo può dirci in che direzione si vuole andare, se ci si vuole fermare o si vuole tornare in superficie, se invece l’istruttore ci stringe il polso, c’informa che per lui va tutto ok, e anche noi risponderemo con il gesto di ok se è tutto a posto.
In seguito alle varie spiegazioni e dopo aver toccato gli attrezzi indispensabili per questa attività, è arrivato finalmente il tanto atteso momento di immergersi. Sono stato dotato di un gav (jacket) che si può gonfiare o svuotare d’aria a proprio piacimento attraverso un apparecchio dotato di due pulsanti, indispensabile per mantenere la quota d’immersione, poi la bombola d’aria compressa, la muta, la maschera e la pesante cintura con i pesi in piombo.
Pensavo che avrei avuto difficoltà a respirare dal boccaglio , ma per fortuna sono riuscito a prendere subito dimestichezza. Durante l’immersione mi hanno fatto fare vari esercizi, prima seduto per prendere confidenza con la nuova situazione, poi sdraiato sul fondo. La sensazione di calma e di pace è bellissima, come è del resto è bellissimo poter rimanere sotto l’acqua senza doversi preoccupare di riemergere per respirare. Immagino quanto possa essere emozionante poter immergersi in mare, poter ascoltare tutti i suoni della natura sottomarina, che inevitabilmente ci perdiamo se non ci immergiamo.
Nel pomeriggio, come anche nella giornata di domenica, siamo andati con il gommone, magistralmente guidato dall’amico Gianfranco, nei pressi dell’isola Gallinara. Tuffi e nuotate in mare aperto e corse a gran velocità in gommone hanno reso la giornata ancora più allegra.
È stato un week-end indimenticabile, all’insegna dello sport, della spensieratezza, dell’amicizia, del mare, del sole e direi anche del buon cibo!
Insomma consiglio a tutti di provare questa esperienza.
Fabio Dragotto
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