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Al via il XV campionato di baseball per ciechi


Inizia domenica prossima, 13 marzo, il XV campionato Italiano di baseball per ciechi. Otto le formazioni (Cagliari Tigers (al suo esordio), Bologna White Sox, Cvinta Ravenna, Empoli Aquilone, Fiorentina BXC, Roma BXC, Lampi Milano e Thunder's Five Milano).

Due le partite in programma domenica 13 marzo

A Cagliari (ore 11.30 circa) - Via Campo Scipione i Thunder's Five incontreranno il Cagliari Tigers.

A Roma (ore 14.30 circa) - Acquacetosa la Fiorentina BXC incontrerà la Roma BXC.

Potete trovare maggiori info sui Thunder's Five cliccando qui: http://thundersfive.altervista.org/

Di seguito un articolo di ppresentazione della stagione e un ricordo di Alfredo Meli, ideatore del Baseball per ciechi scomparso prematuramente l'anno scorso.

Diamanti incantati, gli Orbetti son tornati!

Un vecchio slogan pubblicitario strainflazionato e ridotto a tormentone recitava sornione circa un decennio fa:

"Un Diamante è per Sempre..."

Riduttivo, banale, fuorviante, tagliato al commercio, per l'appunto, nemmeno troppo veritiero. convenite??

Per noi giocatori di baseball non vedenti e ipovedenti del Gruppo Sportivo Dilettantistico milanese, alla vigilia del quindicesimo campionato AIBXC, una stagione che necessariamente offrirà e si tingerà di sapori, odori, profumi e sfumature "comunque fragili ed inconsueti",, il diamante ha sempre rappresentato sostanzialmente un luogo dell'anima, sacello metafisico, solcato da tensioni, ricordi di una Voce imperiosa eppure paterna, sogni impossibili a cui aspirare e strani personaggi che comparivano dal nulla e altrettanto nel nulla si dileguavano, scortati da nuvole di polvere piuttosto che schizzi di fango, come in una terra incantata.

I diamanti di mezza Italia regaleranno quest'anno alle otto formazioni che si sfideranno sino all'ultimo out dell'ultimo incontro sull'ultima goccia di sudore a loro disposizione nell'ultimo week end di giugno una realtà straordinaria che vale la pena conoscere intrinsecamente ed abbracciare dall'esterno.

A tratti, nel silenzio carico di tensione, si potranno udire soltanto le parole abbozzate di arbitri, allenatori, giocatori, rapite dal fruscio del vento che come per una risacca di onde nel caos calmo sonoro di palline impazzite si infrangeranno contro la quiete:

secondi infiniti, l'orologio si ferma, tutto viaggia fuori dal tempo.

Il diamante ci susciterà gioia, emozioni: attraverso l'assenza di stimoli esterni si accenderanno i riflettori sul nostro mondo interiore, in un crescendo di sensibilità e permeabilità a pensieri e fluttuazioni.

Capiremo forse paradossalmente in quei momenti "cruciali", in cui dovrebbe contare unicamente l'esito di una partita appeso al filo delle nostre prestazioni, quanto il silenzio possa farci realmente paura, in quanto sinonimo di solitudine, quanto il "vuoto dentro" metta oggettivamente ansia addosso, da combattere spesso con frasi di circostanza in grado di colmarla e saturarne i "crateri".

Ma il silenzio, quando ci si abitua, cura anche l'anima e ci aiuta a crescere.

Ci accorgeremo perciò in quegli istanti, dopo nemmeno due battute tentate o due lanci abbozzati dalla difesa, che i diamanti dell'AIBXC sono "luoghi magici" che non appartengono a nessuno, se non ad Alfredo Meli.

Padre, amico, allenatore, psicologo, orso burbero, splendido eterno ragazzo riservato che ha voluto fortemente che i ciechi giocassero a baseball e vivessero le emozioni di questo sport, riuscendo a realizzare il proprio sogno e trasmetterci tutto il fascino e l'adrenalina di una disciplina in cui si è sempre distinto ad altissimi livelli.

Non ho avuto abbastanza tempo per riscaldarmi le ossa al sole cocente del buon Meli, che indiscutibilmente ha amato, bacchettato, spronato ed abbracciato tanta gente senza chiedere nulla, se non un sorriso e parecchia carica agonistica. Giusto che lui viva oggi nei nostri occhi di tigre, nei cuori, nelle imprecazioni, nel lambrusco amabile che sorseggiamo prima o dopo una faticaccia nei locali del "Suo / Nostro Diamante Leoni", come nelle pieghe di un regolamento che Alfredo e la sua banda di pionieri hanno plasmato, molto simile a quello del baseball dei normodotati.

Grazie Alfredo, maestro unico di perseveranza e semplicità....................

Pienamente consapevoli di quanto l'assenza non conforti, né si possa camuffare dietro ad un dolore di cui non riusciamo ad avvolgerci perché difatto coperta necessaria benché non voluta, Thunder's Five e Lampi Milano si sentono OGGI più carichi che mai e pronti a sputare sangue e versare fiumi di sudore, pur di accaparrarsi questo quindicesimo titolo.

Tutti a caccia dei Tuoni, allora, che ci sorridono dal tetto del mondo, forti del terzo scudetto conquistato negli ultimi cinque anni.

Negli occhi dei Thunder's Five, tuttavia, si legge una certa preoccupazione mista ad angoscia dovuta ad una concorrenza spietata e sempre più organizzata che vorrà (e dovrà) rendere la vita difficile ai campioni in carica.

Nell'ambito del baseball meneghino, il "mercato" di postseason si è per altro rivelato piuttosto movimentato ed effervescente, regalando parecchi colpi di scena che hanno alimentato rivalità in seno alle due formazioni nonché discussioni e "sfottò" piuttosto coloriti tra le due tifoserie (confinati sempre e comunque ad un contesto prettamente sportivo, in clima di assoluto rispetto, fairplay e stima reciproca).

I Thunder's Five infatti hanno strappato ai cugini il talento e la grinta indiscutibile del buon Josè "Coccolone" Tralli con cui sperano di rinforzare un pacchetto di battitori già sufficientemente impressionante ed affidabile che può comunque ancora contare sulle mazze "dinamite" del buon Fabio "er matador de Trastevere" Scali, nonché del granitico e serafico Sarvard "Inshallah" Gulam, rodato a mille anche dalle lunghe sessioni di allenamenti sostenute a Brescia in preseason grazie all'apporto prezioso di Michela, Fiorenza e Tommaso a cui diamo un caloroso benvenuto all'interno dello staff in questa gabbia di matti.

Josè dovrà però fare i conti con un ginocchio piuttosto malandato che potrebbe limitarne notevolmente prestazioni ed impiego in diamante: in bocca al lupo, Coccolo!

Ci sarà poi da fare sempre i conti con il carisma e la "castagna" del grande Francesco "el Presidente" Cusatone, per cui anagrafe e fatica sembrano agire su fisico e talento in maniera inversamente proporzionale: migliora invecchiando...

Tuoni che si colorano ulteriormente di rosa con l'arrivo in roster della bella e leggiadra Barbara "mi piaci fess" Menoni,, che certamente farà valere le sue doti di giovane grintosa e affamata di successo.

I Campioni d'Italia inoltre aggiungono anche un importante tassello al compartimento velocità grazie all'innesto in squadra del poliedrico Fabio (I got The Blues) Dragotto, atleta giovane, reattivo, lunghe leve, già perfettamente a proprio agio sia tra le basi che con la mazza tra le mani accompagnata dall'immancabile armonica cromatica e malinconica tra le labbra, ereditata da John Lee Hooker.

A nostro modestissimo avviso, il Drago ha le carte perfettamente in regola per poter concorrere al titolo di "rookie of the year" a fine stagione.

La squadra allenata dal Quartetto Cetra De Regny, Novali, Tempesta Crippa (riferimento puramente anagrafico) offre un sincero arrivederci alla'incantevole Florinda "salomé" Trombetta, in arte Cusatinha che abbandona mazza e guantone dedicandosi a tempo indeterminato ai sensuali volteggi della danza del ventre in cui già eccelle per carica erotica ed energia sprigionata.

Thunders già in scena alla prima giornata di campionato domenica 13 marzo, attesi dalla trasferta insidiosa in terra di Sardegna, sul diamante tantrico dei Tigers Cagliari -- ben venuti ragazzi -- contro una formazione che probabilmente manca di quell'esperienza e malizia comuni ad altre squadre, ma che potrà senza dubbio contare su un forte appetito, entusiasmo e gioventù da vendere, oltre che, dettaglio per nulla trascurabile, su condizioni climatiche favorevoli che permettono sostanzialmente ai giovanotti allenati da Gianguido e Mario di allenarsi senza pause invernali.

Se la postseason dei Tuoni si è focalizzata intorno all'obiettivo di oleare ulteriormente una macchina agonistica comunque vincente, i cugini Lampi si sono preoccupati di approfondire e ringiovanire un roster ricco di talenti in attesa di fioritura completa.

Mutazione epidermica significativa quella operata dalla formazione allenata dal guru dello Psicobaseball Fabio "Mago Giurlì" Giurleo, coadiuvato dal coriaceo Genio "Pota-Pota" Brivio.

Lampi che salutano e abbracciano calorosamente la mitica Giovanna "factotum" Gossi, cofondatrice del movimento AIBX, invitandola naturalmente a seguirci dal dugout con quella passione ruvida, montanara che le ha spesso permesso di scalare Cordigliere, si limitano ad offrire un arrivederci a Monica "tu chiamala se vuoi emozione" De Fazio, in attesa che quell'occhio malandrino possa finalmente darle tregua, a Ruggero "Piccolo grande Buddha" Francavilla, a cui ricordo fraternamente quanto l'isolamento sia di fatto un miraggio rovesciato: ma si arricchiscono di pedine preziose.

Il "colpo" di mercato più significativo si è materializzato con il passaggio di Hamid "Le vent nous portera" Oubarrahou dalla Fiorentina alla corte di Mago Giurlì.

Splendido ragazzo, in ogni senso, Hamid sfreccia letteralmente tra le basi, in virtù di una velocità spaventosa sullo scatto ed una preparazione nel mezzofondo forgiata da 10 chilometri al giorno di corsa, affinata in estate tra le dune del Sahara nella banlieue di Douar Ititahoune.

Hamid inoltre è benedetto dall'umiltà e da quella serietà devota ad una particolare etica del lavoro tipica di chi "è avanti" oltre che di una velocità di braccio ragguardevole che gli permette di piazzare Pepitoni in campo esterno di cui i Lampi avevano assolutamente bisogno: un'oasi trasparente nel deserto.

Il roster dei Lampi inoltre si allunga grazie allo sbarco di Davidaccio "crazy hourse" Moreschi, mina vagante per eccellenza, fantasia, creatività vulcanica ed improvvisazione allo stato puro che il buon Dave dovrà comunque cercare di canalizzare e mettere al servizio dei compagni in questa sua rookie season.

Non manca certo una spruzzata di rosa anche tra le "saette": saluto con entusiasmo l'approdo in punta di piedi in Clubbhouse di Mariarosa "rebirthing" Scotton, autentica Costellazione familiare di indiscussa luminosità, dal Canalasso con amore, verso cui tutti potremo alzare gli occhi nei momenti più disparati della nostra fragile esistenza.

Sul fronte delle conferme -- si accennava giustamente ad una fioritura imminente, comunque auspicata -- i Lampi si aspettano in questo campionato la consacrazione definitiva di elementi fondamentali su cui il management non ha nascosto di puntare decisamente:

mi riferisco chiaramente allo scriba, Bedeo "blind travellor" Briglia per cui la lavagnetta implacabile di Manager Fabio recita categoricamente in dugout "meno calici, meno bunga, più bastun", alla'abbacinante Ila "Colazione da Tiffany" Granata, chiamata ad esprimersi in attacco "come cervo maestoso che esce da foresta" dopo l'ezploit favoloso offerto in difesa lo scorso anno, nonché al buon Diego "Fonico / Robin Hood" Chiapello, già pronto per lui un lungo guinzaglio a cui tenere emotività e patemi d'animo.

L'affidabilità Lampi passerà tuttavia ancora una volta attraverso i guantoni e dalle mazze di capitan Scarso, dalla pacatezza di Claudio "diade" Leva e dalla grinta focosa e campesina del grandissimo Rolly "Anticucho" Zapata, alias Ministro de la Defensa.

Lampi da Titolo quindi? Alzi la mano chi si sta toccando in questo momento...

Certamente competitivi, absolute contenders...

Adesso basta!

Credo di aver chiosato troppo.

Let your bats and glove speak up for you, thunders & lightnings: lasciate parlare mazze e guantoni, lampi Lampi e Tuoni.

Il quindicesimo campionato AIBXC è ormai dietro l'angolo.

Consigli per gli acquisti?

Un bel respirone, una tacca in più alla cintura, ansiolitici a portata di mano, cellulare del cardiologo in tasca, voglia di vincere, vivere, divertirsi e faticare in saccoccia.

Si parte, raga: chi si ferma è perduto...

... E mi raccomando, autopubblicizziamoci come pazzi all'esterno.

Parafrasando quei pazzi di Elio e Faso, Buon Meravigliuoso Giuocodel Baseball a tutti.

Matteo Briglia

Ciao Lorenzo, Ciao Fiorenza e tutti, ecco il breve scritto per ricordare Alfredo Meli. Spero vi piaccia

Alfredo Meli, commentando la notizia che la Fortitudo Baseball, la sua squadra, ha ritirato la casacca numero 11, il numero che Alfredo ha portato al successo molte e molte volte, ha detto:

"..alcuni altri giocatori, a mio avviso, forse meritavano più di mme, ma credo che l'esperienza dei ciechi abbia reso un pochino più popolare il mio nome.

Credo che il ritiro della casacca sia dipeso un po' anche da quello...".

Noi speriamo che almeno un poco le parole di Alfredo siano vere, perchè tantissimi sono i sognatori, molto più rari gli ottimi giocatori di baseball, ma ancora più rari sono i grandi giocatori di baseball che riescono a far diventare realtà un sogno davvero incredibile.

Il giocatore con la casaqcca numero 11 della Fortitudo Baseball ci è riuscito!

Ci sono persone, nella vita di ognuno di noi, che lasciano un segno. Per questo motivo riteniamo un gran privilegio averle incontrate, conosciute, avere condiviso con loro un pezzo di strada. Alfredo Meli, per tutti noi era una di queste persone.

Claudio Levantini

I Thunder's Five In Gruppo!

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
Non ci servono occhiali per vedere questo mondo meraviglioso, lo vediamo attraverso lo sport!

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