Sabato 11 e Domenica 12 giugno 2011, Area protetta dell’Isola Gallinara:
Week end di sub del G.S.D. non vedenti Milano con l'H.S.A. Italia e Diving HSA IDEA Blu di Albenga
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Siamo in partenza dall'Istituto, e non ci sono solo 8 intrepidi e l'aria condizionata a riempire la cabina del nostro mitico pulmino, ci sono un bell'entusiasmo e molta curiosità, perchè è sempre facile farsi prendere da nuove avventure e nuove proposte e sorridere ad un caldo, (speriamo!) week end al mare insieme agli amici.
Per il secondo anno consecutivo l'H.S.A. Italia organizza un week end di subacquea ad Albenga, e quest'anno ci sarà in più la posa di una targa alla base della statua del Cristo Redentore immersa nei fondali dell'isola Gallinara.
Ci piacerebbe davvero che qualcuno di noi potesse esserci proprio vicino vicino, laggiù a 18 metri sott'acqua.
Così si arriva venerdì sera, ma c'è tempo giusto di salutare per chi è già venuto l'anno scorso, di esplorare i paraggi a colpi di bastone per chi invece è la prima volta che si trova qui, e scopre questa struttura proprio carina a prova anche di orbo spaesato. impossibile perdersi! Per tutti c'è tempo per la cena, e tempo per starsene ai tavolini a chiacchierare per scambiarsi notizie con gli amici vecchi e cominciare a conoscere i nuovi: i Coccolini, Rosa, Francesco e Florinda che già si conoscono tra loro benissimo, poi c'è Antonio, già lo abbiamo stressato mentre guidava il pulmino, che da un po' viene coinvolto nelle nostre attività anche se per qualcuno di noi è un nuovo incontro, e ci pare che si stia integrando benissimo con la banda il che vuol dire che per fortuna è un po' fuori anche lui; e poi ci sono Umberto e Giovanna che sono la novità assoluta, vediamo se riusciamo a spaventarli fin dalla prima volta!
Si comincia con le attività sabato mattina, dopo che i gestori ci hanno coccolato con delle belle brioche ancora fumanti... anche per i sub, così galleggiano meglio! Ah è vero, non devono mica galleggiare. Allora domani niente brioche. Intanto sono arrivati anche Roberto e Marina che, coraggiosissima, è la prima a buttarsi nella piscina di prova dall'acqua polare.
I ragazzi, Umberto, Francesco e il Coccolino, intanto vengono doverosamente resi edotti su tutta la faccenda a bordo piscina dagli istruttori Stefano e Emanuele che, oltre a mostrargli tutto l'equipaggiamento e a fargli montare tubi, valvole o quello che è, gli spiegano anche i segnali con cui sott'acqua si scambieranno le informazioni. 1 dito per 10 atmosfere... o 10 dita per una atmosfera?.... speriamo che loro si ricordino! Il codice è funzionale e preciso e va assolutamente imparato. Ma noi ragazze captiamo solo brandelli di informazioni dagli asciugamani che abbiamo steso per prendere quei pochi raggi di sole indeciso con cui ancora cerchiamo di scaldarci: chi per un motivo chi per l'altro non possiamo far parte della pattuglia degli intrepidi immersionisti e ci dispiace anche molto. L'invidia un po' si stempera quando viene il momento di entrare in acqua... E' vero che la muta un po' scalda, ma la temperatura dell'acqua in effetti ci conforta... A starne fuori!
A parte qualche disavventura del tipo "guarda quello con la muta messa al contrario!".. Troppo facile se la cerniera andasse davanti! E magari un po' di dieta per qualcuno... Così l'anno prossimo si trova anche una muta della misura giusta... .
La lezione in piscina si conclude felicemente e si può riemergere per andarsene tutti verso la spiaggia. Ecco finalmente il mare! Bella la vociona grossa con cui ci accoglie, sembra molto allegro... Forse anche un po' troppo se in quelle onde devono entrarci dei sub alle prime armi.... Vedremo.
Intanto ci sediamo a tavola che non fa mai male.
Ecco i ragazzi di H.S.A. Italia e Sergio, ipovedente subacqueo veterano, più di 100 immersioni, più
di 100 storie fantastiche da raccontare di incontri sui fondali di tutto il pianeta. E come può non venirti voglia di imitarlo?
Poi giunge l'ora dell'uscita in barca. Lo abbiamo capito, oggi il mare sembra una lavatrice e nessuno di noi potrà infilare muta e bombole per immergersi: insomma, qua stiamo diventando esperti di prove in piscina ma in mare proprio non si riesce a entrare!. Chi è che ha litigato con Poseidone?
Però la gita in gommone si fa... Sempre ammesso che sul gommone riusciamo a salirci. Salta il gommone sulle onde e saltano le onde intorno al gommone, da che parte dobbiamo saltare noi? A qualcuno viene la grande idea di farci imbarcare dal molo di Alassio... E l'orgoglio?... L'avventura? Il brivido?... Meglio una pecora asciutta che un leone bagnato...
Ha, così sì che va bene!Non ci bagnamo nemmeno un piedino... D'altra parte si è già bagnato Umberto nel tentativo dalla spiaggia, non ne basta uno? Anche se ci rendiamo conto dell'esatta potenza della lavatrice quando cominciamo la navigazione e ancora di più quando ci fermiamo per far immergere i sub. Come fanno i pesci a non dar di stomaco quando le onde si incrociano e si accavallano? Bè, il trucco è muoversi, oppure stare sott'acqua, oviamente. Beati i pesci... e i sub!
Noi invece gettiamo l'ancora e sobbalzando e ballonzolando aspettiamo che i ragazzi esperti si infilino l'equipaggiamento e si immergano con un Lorenzo, e incuriositi approfittiamo per farci spiegare come funziona la sttoria per i paraplegici. Se si vuole pensarci un attimo, si trova la soluzione per fare davvero un sacco di cose. Ce ne rendiamo conto sempre di più, e pensiamo anche che, probabilmente, se a guidare la pattuglia non ci fossero questi grandi ragazzi dell'H.S.A. con questo mare un po' vivace a noi sarebbe anche toccato restare a terra... Come se uno che ci vede potesse fare qualcosa di diverso che sobbalzare e sussultare come stiamo facendo noi, che ora, come chiunque, ci perdiamo nelle voci dei gabbiani che ci salutano dagli scogli dell'isola, o ci tuffiamo nelle acque gelate per un bagnetto da pinguini, oppure decidiamo di smetterla di litigare con lo stomaco che dopo si sta anche meglio... ecco, esattamente come chiunque. E ci piace un sacco!
Riemergono i sub e facciamo ritorno al porto, a parte qualcuno un po' verde direi che è stata proprio una bella scampagnata. Grazie, ci rivediamo domani!
Perchè domani è la domenica mattina in cui, autorità a seguito, si va fuori per avvitare alla base della statua sommersa la targa che ci hanno fatto vedere ieri, con la sua bella scritta in braille.
Sul gommone stamattina ci sono solo i subacquei, eppure una volta o l'altra qualcuno di noi riuscirà a essere lì con Sergio, pronti a immergersi e farsi abbracciare dalle acque!
Poi c'è la barca della Capitaneria di Porto con le autorità, e cè la barca d'appoggio su cui siamo noi con altri sub. Qualcuno di noi, per meglio dire, perchè chi ieri non ha apprezzato la lavatrice ha optato per un giro ad Alassio con i piedi ben saldi in terra.
Tanto oggi con la centrifuga si diverte qualcun altro, chi più chi meno confermiamo che siamo proprio animali da città. Però ci deve essere un modo più comodo di far assaggiare ai pesci brioche e cappuccino... Bleah.
Per fortuna che il nostro capitano ha capito la situazione e una volta scaricati i sub si allontana dalla zona ufficiale per permetterci di diventare verdi a nostro piacere senza rovinare le inquadrature della RAI!
Cerca anche di distrarci raccontandoci la storia della Rosa dei Venti, mentre i gabbiani dall'isola continuano a ridere di noi con la loro voce stridula e accattivante. Intanto loro volano e sulla lavatrice mica ci stanno!
Seguendo le bollicine a pelo d'acqua che indicano il punto e il tempo di risalita torniamo verso la zona dell'immersione per riprendere a bordo i ragazzi che nel frattempo hanno concluso la loro impresa. Di nuovo si torna alla terraferma, salutiamo le grida dei gabbiani e la lavatrice, salutiamo i ragazzi che ci hanno scarrozzato e quelli che si sono immersi.
Manca solo il pranzo ormai: il sole ancora ci accompagna, isola felice in una Italia sotto la pioggia; noi aspettiamo la conclusione della cerimonia con i discorsi delle autorità, Sindaco, personalità della Capitaneria, il nostro Presidente non può mica mancare. E' stata proprio una mobilitazione in grande stile in questa terra di Albenga che con noi è stata davvero ospitale e, soprattutto, ci ha trattato davvero senza alcuna differenza.
In fondo, la lavatrice è uguale per tutti!
Angela Bellarte
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