Fateci danzare, abbiamo chiesto lo scorso ottobre al genio della lampada ed il nostro primo desiderio è stato esaudito!
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Ed ecco apparire da Torino, Tanja, con grande esperienza come insegnante di danza orientale, anche con donne con handicap visivo.
Tutte noi l'abbiam presa come un gioco, poi è diventata una passione, poi un'esibizione...
Ma il genio voleva qualcosa anche per se, perchè è un genio di larghe vedute e così ci ha detto:
Oltre all'esibizione, vi do anche una motivazione:
Ed ecco apparire Nucci, con i suoi bimbi del Kenya, pieni di gioia di vivere, ma anche di incertezze per il loro futuro... Poi però, ci siamo permesse di chiedergli, anche qualcosina per noi, perchè abbiamo lavorato sodo, abbiamo sudato, a volte ci siamo anche stancate, a volte credevamo di non farcela:
... Ed ecco che sabato 25, la sala Barozzi dell'istituto dei ciechi in via Vivaio, come per incanto, nonostante l'estate scoppiata all'improvviso, nonostante le numerose iniziative e manifestazioni nella caotica Milano, si è riempita di gente, attenta, emozionata, entusiasta, con applausi sinceri che uscivano dal cuore per arrivare direttamente alle mani, talvolta anche agli occhi un po' inumiditi!
Noi eravamo là, nel back stage ad aspettare il nostro turno, bellissime, come, "parole di Tanja", le regine del deserto, con costumi colorati, trasformate grazie alle pazienti mani di Grazia, che ci ha rese splendide ai nostri occhi e a quelli degli altri, che stavano lì ad aspettarci, ad ammirarci e ad applaudirci...
E sembra quasi un paradosso parlare di immagine, di colori, di occhi in un ambiente come l'Istituto dei Ciechi!
No, almeno così credo, e penso di farmi interprete del pensiero e del sentimento delle mie compagne, perchè il genio, non usa solo lampade magiche a volte, ma anche persone che si guardano a 360 gradi.
Noi attraverso la danza, forse ci siamo riuscite!
Perchè abbiamo rotto gli schemi, perchè, a quel pezzo di società che è venuto ad assistere al nostro spettacolo, abbiamo lasciato messaggi molto importanti, io me ne sono accorta solo a posteriori, ripensando a tutto quanto nel mio intimo.
Invece di chiedere aiuto, abbiamo aiutato, invece di chiedere cultura accessibile per noi, abbiamo creato cultura accessibile a noi, perchè siamo riuscite a ballare e gli altri non hanno visto in noi delle non vedenti, ma delle Danzatrici!
Abbiamo creato integrazione, perchè ci siamo esibite alla pari, insieme ad altre danzatrici vedenti, con loro abbiamo condiviso il back stage, le emozioni, la tensione, il desiderio di essere artiste, perchè lì, dietro a quelle quinte e davanti al pubblico la differenza l'ha fatta solo lei... la danza!
Per questo, caro genio, non esaurire le tue energie, regalaci ancora queste splendide emozioni, ed ai tramiti terrestri, Istituto dei Ciechi, Gruppo Sportivo, Tanja, Flo, donne di Milano, donne di Torino e di Ivrea... anche il prossimo anno...
Please, let's dance again!
Monica Nolli
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