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Showdown, Internazionali di Milano 2012

27 - 30 aprile


Grande Italia e grande Milano, la corsa ai finlandesi continua e si fa incalzante!

Ma se uno riesce a non mangiarsi le unghie fino all'osso durante un torneo, vuol dire che finalmente ha imparato a giocare?

La "Torneite" è una malattia subdola, strisciante, insidiosa e difficile da combattere, e che per sovrappiù si manifesta attraverso le forme più strane: irritabilità pre e durante l'evento, refrattaria a una cura di valium; panico con sudori e tremori davanti a un semplice tavolo di legno, nonostante questo non abbia intenzione di mordere e non minacci di crollare sui piedi; formazione di bolle temporal/sensoriali attorno al giocatore durante un incontro, che cancellano ogni ricordo recente e impediscono di capire che lo stesso è finito, fino a che la mano del giocatore non viene messa dal coach nella mano dell'avversario; sguardo vaquo e perso nell'infinità del multiverso, risposte brusche e incoerenti nella realtà contingente...; occhi al laser fiammeggianti di una cattiveria incredibile dal momento in cui ci si avvicina al tavolo al momento in cui il fischio finale decreta il termine delle ostilità, e così scopriamo che la mascherina serve a non incenerire l'avversario... .

Insomma, brutta malattia la Torneite. Eppure sempre più italiani vengono contagiati, sempre più aggressive le smorfie al tavolo; ma, quello che più conta, sempre più grandi i sorrisi nei corridoi, e sempre più alte le posizioni nella classifica finale!

Allora, chi vuol guarire dalla Torneite?

La Torneite poi non la prendono solo i giocatori:

Ileana sta prendendosi la forma isterica che abbisogna di 25 caffè al giorno e numerose fette di torta per sopravvivere al continuo girare e correre tra i tavoli, mentre Maurizio e Eugenio si sono presi la versione che li obbliga a occuparsi anche della posizionatura e smobilitazione di tavoli e apparati vari...; Il nostro mitico arbitro Massimo ormai arbitra in inglese anche tra italiani in una stanza piena di italiani... Ok, lo abbiamo perso, ma il bello è che gli rispondiamo in inglese anche noi!

E' ormai irrimediabilmente contagiato anche Francesco, ultimo acquisto dei nostri collaboratori, che porta al torneo la sua carinissima ragazza Sara e uno stinco con sei punti di sutura. Subito gli abbiamo chiesto di farsi dare un paio di punti in più che magari potevano servire per il torneo... La prossima volta che ti metti a correre per andare ad aiutare una vecchietta... Siediti e aspetta che la vecchietta arrivi da te!

Speriamo che il contagio non si trasmetta anche via audio , magari chiederemo al grande Giovanni Cellucci che ci ha supportato per la parte web di mettere un biofiltro ai microfoni.

Ma, nonostante la torneite, o forse proprio per questa, siamo alla quinta edizione e uno potrebbe dire che tutto sommato ogni anno è simile all'altro: stesso vociare nei corridoi dell'Istituto, l'immancabile Gerard che gira aiutando, incoraggiando, prendendo in giro e stritolando in abbracci; i soliti problemi per chi organizza, con le defezioni più incredibili dell'ultimo minuto, ma proprio il giorno prima uno si deve rompere la spalla o prendersi la varicella? Auguri a tutti, non preoccupatevi che l'anno prossimo vi aspettiamo ancora qui!, E siccome c'è sempre tempo per un guaio nuovo, Sven si gioca un braccio a fine torneo.

E poi le solite piccole crisi.... I soliti vetri rotti... non sarebbe il caso di aumentare la tassa d'iscrizione per coprire le spese?

Ma, questa volta, una novità c'è: siamo reduci dal recente torneo Internazionale in Finlandia, e in quell'occasione un podio tutto finlandese femminile e maschile era stato un po' monotono... Sorriso.

Ma, in effetti, il risultato ci pareva imprescindibile, inamovibile, indefettibile... Insomma, che ci si poteva fare?

Sarà l'aria di casa, sarà che in mezzo ci abbiamo messo ancora due tornei italiani e tanto allenamento, sarà che sarebbe anche ora che succedesse... Adesso, i finnlandesi hanno paura! Sì, ora ne siamo certi, vedendo il nervosismo degli imperturbabili che improvvisamente sbattono le palette sui tavoli, quando un set non preventivato scappa e finisce nelle mani di uno dei nostri; ne abbiamo la certezza vedendo che perfino i meravigliosi olii di Maurizio ora danno fastidio e non possiamo più inebriarci delle fragranze in partita... Bè, come arma segreta non era mica molto segreta.

l'Italia è diventata grande!

Parliamo prima dei milanesi: anche se il torneo femminile lo vince Sirpa, guarda un po', una finlandese.... Monica, combattendo anche contro abbassamenti di pressione e mal di stomaco, è grandissima e arriva quarta disputando un torneo strepitoso; la Coccolina scopre che è bello anche vincere e, nell'anno della fine del mondo in cui tutto può succedere, riesce ad arrivare sesta.

Jessica, nuovissima a questi eventi, comincia ad abituarsi all'atmosfera, e altre tre italiane si piazzano nelle prime dieci.

Per i maschietti, un applauso scrosciante da tutti noi a Marco di Bologna che cede solo in finale al grandissimo Ari, casualmente un finlandese... E, ci vien da dire porcaccia miseria, per un solo gol al terzo set, tutti quanti, neanche si fossero messi daccordo, i nostri non riescono nell'assalto ai primi quattro posti e si piazzano a ridosso delle prime posizioni, con l'infiltrazione di Gigi, altro bolognese, a dimostrazione che ormai gli italiani combattono ad armi pari.

Marco Ferrigno e Josè si rilassano dopo il torneo in cortile dell'istituto fumandosi un bel sigaro!

Le rondini alle otto di sera dell'ultimo giorno ridono ancora con i giocatori che si rilassano finalmente ai tavolini del giardino... Resta da andare ad applaudire i vincitori e i partecipanti, poi ognuno tornerà a casa propria a lavare le divise e affilare le palette, perchè, come alla fine di ogni torneo, ., c'è sempre un torneo da ricominciare.

E poi, per qualcuno di noi, questo sarà ancora il palcoscenico del grandissimo evento dei Campionati Europei di luglio!

Arrivederci a presto!

Guarda il video trasmesso sul TG3 Lombardia il 2 maggio 2012 - TG3 Lombardia - servizio V torneo internazionale di showdown di Milano

Guarda il video: Sportabilia - torneo di showdown

Angela Bellarte

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
Non ci servono occhiali per vedere questo mondo meraviglioso, lo vediamo attraverso lo sport!

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