Questo è il motto per la prima manifestazione svoltasi a Gerenzano (Varese) il 29 e 30 giugno 2013 organizzato dalla polisportiva del Centro sportivo Salus e dall’Associazione Amici del Parco degli Aironi.
Sono state invitate Federazioni e Società sportive per dimostrare quanto lo sport possa accorciare le disabilità, integrando tra loro: atleti e partecipanti, normodotati e con difficoltà fisiche e psichiche.
Alle ore9 di domenica 30 il via, con alcuni non vedenti e vedenti bendati che hanno provato a correre in coppia con un vedente. Il percorso si è svolto su un circuito podistico che dalla polisportiva si è sviluppato attraversando il Parco degli Aironi e consentendo un approccio ai diversi aspetti naturalistici e sportivi dello stesso.
In tarda mattinata il calcetto a cinque con la Società Liguria calcio che ha entusiasmato ragazzini adolescenti dando loro la possibilità di correre e mandare in rete il pallone sonoro: Francesco e Paul del nostro Gruppo Sportivo hanno giocato con la presenza di Nico, papà di Francesco, che collabora al fine di far conoscere questa disciplina sportiva.
Il nostro Gruppo sportivo non vedenti di Milano ha voluto essere presente con il tavolo di showdown e Chiara Valena, atleta di questa disciplina.
Dalle ore 15 si sono susseguite innumerevoli partite di questo gioco che deve essere praticato coprendo gli occhi con un paio di occhiali oscurati.
A quel punto entra in gioco il senso dell’udito oltre alla capacità di parare e tirare una pallina sonora; con un guanto a protezione della mano che impugna una racchetta di legno si colpisce la pallina da una sponda all’altra del tavolo per riuscire a mettere in rete e far punto.
Anch’io per la prima volta ho impugnato la racchetta e ho sfidato Chiara, devo ammettere che ti piglia la voglia di vincere e di riprovarci ancora.
Nei vari spazi del Parco degli Aironi si susseguivano diverse pratiche sportive, dall’equitazione alle immersioni con bombole, al tennis in carrozzella e al tiro con l’arco.
Per l’intero pomeriggio bambini e ragazzini hanno arrampicato su due vie predisposte con prese blu e gialle: gli stessi Francesco e Paul hanno provato e riprovato mettendo i piedi e acchiappando con le mani le varie prese con l’indicazione verbale di un istruttore, mentre Chiara si è messa in gioco e con tenacia è riuscita a giungere a metà percorso.
Di quanto descritto potete ammirare le fotografie scattate da Giuliana e Donatella Scaglioni che vede ritratti Francesco Mondini organizzatore di sport integrati e il nostro Raffaele Grassi che si cimenta tra i molteplici sport pur preferendo la montagna.
Appuntamento ad una prossima edizione ringraziando per l’opportunità.
Marina Chiara Gelmini e Chiara Valena
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