PREDAZZO, 5-9 LUGLIO 2013
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Finalmente, arriva Venerdì pomeriggio! Si parte!
Come ogni anno, partiamo alla volta di Predazzo, per un weekend lungo di passeggiate, aria buona e… mangiate!
Siamo in 24, suddivisi fra pulmino e automobili: ci sono gli affezionati, e alcune newentry come Sergio e la sua famiglia, Luca di Lecco e Consuelo di Bologna, un’amica di Carla, una delle nostre guide sulle piste di discesa durante la settimana bianca.
Il viaggio procede senza intoppi e, verso le 19.45, arriviamo al Rosa, nostro hotel ormai familiare e consolidato. Questa volta, dato che siamo tanti, non alloggiamo tutti in hotel, ma, alcuni di noi, vengono sistemati presso un bed and breakfast chiamato “Lerois”. Si tratta di un piccolo albergo, dove si può dormire e fare colazione. La proprietaria, Gabriella, ci consegna le chiavi della stanza e della porta d’ingresso, in modo che possiamo rientrare quando vogliamo, senza che nessuno ci debba aspettare.
Dopo cena, Alberto, il capo guide, ci illustra il percorso che faremo il giorno successivo e ci si dà l’appuntamento per l’indomani, dato che siamo un po’ stanchi per il viaggio.
Sabato mattina, ci risvegliamo freschi e riposati, pronti per camminare e godere del paesaggio, ma prima, Gabriella, ci fa gustare per colazione le sue specialità appena preparate: una crostata appena sfornata, affettati di ogni tipo, e una magnifica frittata, che ci dà il giusto sostentamento per la nostra passeggiata.
Oggi andiamo verso il lago di Cece e ci fermiamo a mangiare in uno dei rifugi della zona. Alla sera, torniamo stanchi ma confortati da una bella passeggiata in mezzo ai boschi.
Domenica, dopo un’abbondante colazione preparata sempre da Gabriella, partiamo per una camminata che ci porta al confine con la provincia di Belluno e al rifugio “resei”. Chiara ed io, che percorriamo sentieri poco difficoltosi, ci fermiamo presso la funivia che porta a Falcade, mentre altri proseguono per sentieri più impervi e scoscesi. Ci fermiamo a mangiare al rifugio, gustando piatti tipici come polenta, cervo, canederli ed altri ancora. Nel pomeriggio rientriamo e, per chi ha voglia di faticare ancora un po’, è prevista una puntata ad una palestra di Cavalese, per un’arrampicata, ossia si sale imbragati con delle corde speciali; alla sera, ci si trova poi tutti nuovamente al”Rosa” per la cena.
Lunedì è prevista una lunga passeggiata di 3 ore circa, al “Cermis”, partendo da 1200 metri di quota, per arrivare ad un’altezza di 2000 metri circa. Per chi è allenato, il percorso arriva fino a 2300 metri di altitudine oppure, per i più pigri, c’è una seggiovia che porta alla meta prevista per il pranzo. Al ritorno, prendiamo invece l’ovovia che ci riporta alle macchine che avevamo posteggiato presso il punto di partenza del percorso.
Siamo ormai a Martedì ed è già ora di tornare a Milano. Prima di partire però, ci concediamo un’ultima passeggiata per i boschi, per respirare ancora un po’ di aria buona. Fulvio, la mia guida, mi presenta 2 sue amiche, Emanuela e Roberta, che questa mattina verranno con noi a fare l’ultima camminata. Vengo a sapere che Emanuela è un’istruttrice di nordikwalking, la camminata per i sentieri con i bastoncini, mentre Roberta è una semplice appassionata che prova per la prima volta a fare da guida a persone ipo e non-vedenti.
Prima di ripartire per Milano, ci concediamo un ottimo pranzo presso il campeggio di Romano, una delle nostre guide invernali, e di sua moglie, sindaco di Predazzo.possiamo così gustare canederli al formaggio, gnocchetti con speck, formaggi e salumi locali e persino dolci e gelati, tutto ottimo!
Sono le 3 e mezza ormai, ed è ora di partire. Siamo tutti dispiaciuti perché purtroppo la vacanza è terminata; lascio sempre un po’ di me, fra queste stupende montagne; torneremo presto comunque, per poter vivere ancora molte altre emozioni.
Giovanna Tamagnini
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