Triathlon sprint di Lavarone
Domenica 1 settembre
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In preparazione dei mondiali di paratriathlon sprint che si terranno venerdì 13 Settembre, il tecnico della nazionale decide di inserire in calendario, una gara di triathlon sprint per finalizzare il lavoro del ritiro premondiale dei giorni precedenti.
La stessa si terrà a Lavarone Domenica 1 Settembre. Per problemi famigliari e lavorativi, io e Claudio decidiamo di partecipare solo alla gara delle 11.30.
A malincuore, Venerdì scopriamo che la gara è stata anticipata alle ore 10.00, di conseguenza una partenza anticipata. Con difficoltà troviamo un hotel a Folgaria, a pochi chilometri dal campo gara. Partiamo Sabato pomeriggio e dopo tre ore arriviamo a destinazione, notiamo fin da subito il clima rigido che metterà a dura prova il nostro fisico.
Domenica mattina ore 7.00 Svegli e giù dal letto, facciamo colazione.
Ore 8.30 Ci uniamo al gruppo e andiamo a ritirare i pettorali, dove il tecnico tiene un briefing spiegandoci il percorso da intraprendere caratterizzato da due zone cambio segnalandoci alcuni pericoli che incontreremo strada facendo.
Ore 10.00 Si parte, il termometro segna 20°C in acqua e 13°C all’esterno. Un giro unico per il tratto a nuoto, a causa dell’acqua troppo fredda siamo costretti a fermarci perché io accuso alcuni problemi respiratori, stop che farà perdere diversi secondi.
a stento e infreddoliti terminiamo e iniziamo il tratto in bici dove i giri sono ben due, 20 km complessivi. Un percorso molto tecnico con diversi sali e scendi ove la maggior parte delle salite sono impegnative e con discese dove si sfiorano i 75 km/h, il tutto è stato affrontato molto cautamente non conoscendo il percorso e non volendo rischiare per la futura gara premondiale. Terminati i 20 km ci prestiamo al tratto a piedi dove dovremo affrontare 5 km, suddiviso in tre giri lungo un percorso impegnativo molto stretto e con alcune asperità nel terreno.
Concluderemo la gara classificandoci al primo posto della categoria Try 6/A (non vedenti assoluti), mettendo in fila i nostri avversari e amici.
Un buon test pre-mondiale.
Viene organizzata una gara per soli atleti disabili e per la prima volta in Italia è stata organizzata e di conseguenza affrontata una gara con 15 atleti disabili, di cui 14 la porteranno a termine.
Ringrazio gli organizzatori che hanno dato risalto a questo magnifico sport accogliendoci e dandoci molta visibilità.
Sensazioni negative post-gara:
percorso in bici non chiuso al traffico e segnalato male (alcuni atleti hanno sbagliato il percorso)
percorso a piedi molto tortuoso e troppo stretto (vari scontri fisici tra partecipanti)
Aggiungerei che venga tenuto conto che le gare per disabili han bisogno di qualche accorgimento in più rispetto alle normali gare per i normodotati.
Spero che questa gara venga organizzata nuovamente con la stessa magnifica accoglienza dataci.
Milano, 2 settembre 2013
Alberto Ceriani
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