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Smile

Settimana Blu 2013

Dal 7 al 14 settembre


Mannaggia al Maestrale, la prossima volta invece di fare i gufetti impariamo a fare gli aquiloni!

Eravamo partiti con tante idee carine, tante idee anche un po' perfide, con Roberta che si sarebbe occupata di tutta la parte ludico/sportiva/ricreativa della nostra settimana. Ci siamo riunite per pianificare e organizzare, inventare e sotterfugiare... Invece il maledetto vento di nord ovest ci ha scombinato i piani: come fai a fare i gavettoni se invece dei 35 gradi che speravi di trovare devi andartene in giro con il golfino? Niente corso di nuoto, qua giravano i pinguini! Niente olimpiadi nel villaggio... E forse di questo potete essere grati!

Eppure, anche se alcuni degli strumenti più inspiegabili sono rimasti nello zaino... (non saprete mai a cosa potevano servire le palline da ping pong!), i 24 della Settimana Blu sono tornati abbronzati, ingrassati, ginnasticati, alcuni anche inzuppati ma speriamo tutti soddisfatti della vacanza!

Ecco, in ordine un po' sparso, quanto è accaduto:

Lo sbarco al Corte Rosada, in quel di Alghero, è avvenuto senza grandi incidenti, e già constatare che le carte di imbarco e i documenti erano tutti giusti è stata una gradevole sorpresa!

Ecco i 24 arrivati e incamerati, e quest'anno il gruppo è davvero eterogeneo, si va dal mini Gabriele, 8 anni, per passare da altre giovani (ma un po' meno) new entry, come Roberto, saliamo con Maria, Giuseppe, che da buoni neofiti hanno dovuto affrontare tutta la fase di assimilazione della situazione e del branco, fino ad arrivare agli over.... Be, over.

Splende il sole sulla baia di Porto Conte,e noi abbiamo la seconda sorpresa della settimana... "Il direttore è cambiato, mi dispiace", dice la receptionist. "Come è cambiato? E adesso con chi dobbiamo parlare?" Una voce si presenta, tutta seria e compassata....: "Sono Piero, il nuovo Direttore." Stiamo per allungare la mano in un saluto, un po' perplessi... La voce... Ma c'è anche la Simo! I nostri amici, Piero e Simona, la nostra mitica insegnante di pilates e marito, ci hanno fatto la sorpresa di aspettarci qui e accoglierci! Siamo davvero contentissimi, la loro compagnia è sempre graditissima, peccato solo che si porteranno via, domenica, con la fine del loro week end lungo, anche il bel tempo!

Ma intanto prendono in mano la situazione, e cominciano a mostrare a Roberta tutti i modi e i posti che le serviranno per camminate, giochi, esercizi e sport vari. Mica che qualcuno pensi di essere venuto... in vacanza!

Ok ragazzi, e dopo la mangiata che onestamente ci voleva proprio, tutti a provare la spiaggia!

Il tempo di acchiappare una sdraio, accomodarsi, il profumo delle creme riempie l'aria, cominciare a farsi accarezzare dai raggi del sole... La vocina della Robi annuncia...: "ci sarebbe un problema... Gabriele è andato a pesca di ricci!". "Come è andato a pesca di ricci?" Ecco, mamma Loredana si porta le scarpine da scoglio nel bagaglio e poi nessuno le usa... Vero Gabri? In effetti avremmo dovuto dargli un premio, il primo a mettere un piedino in acqua va a finire che atterra proprio sulle spine di un riccio! Meno male che non è zona di squali se no magari il gabri....

Non sappiamo come ci è rimasto il riccio, a Gabriele non è piaciuto gran che. Ma leroica Robi, senza scomporsi, visto intervento inefficace delle pinzette da sopracciglia... Trasporta il ferito dal bagnino che comincia l'estrazione... 17 spine! complimenti, numero fortunato. Il Gabri non ha fatto una piega o quasi, ma adesso lo facciamo spaventare noi: lo sai che la pesca ai ricci è vietata, caro Gabri? E se adesso vengono a darti la multa?

Dai che anche questa è passata, anche se le scarpine continuano a restare nella valigia...

Così si ricomincia con i bagni: Marina con le pinne e un gruppetto di intrepidi se ne vanno al pontile appena discosto dove la sabbia è sabbiosa e non ci sono ricci... (forse squali?) e cominciano a trascorrere in acqua parecchio del loro tempo... Gli facciamo pagare un supplemento per usura acqua?

Tramonto sulla piscina dell'hotel Corte Rosada

Un matrimonio nel villaggio ci ruba i camerieri, ma la serata sarda del sabato ce la gustiamo lo stesso, grazie ai nostri intrepidi accompagnatori, Lina, Daniela, Loredana, la Robi, e Simona e Piero, oltre a Nucci, Martina e altri che danno una mano, che ci portano di tutto di più. Ma al Coccolino maialino dovevate darglielo per forza il maialino porceddu? Qua ci sono ancora 4 chili di ferragosto da smaltire!

E' sera e il fumo delle pipe comincia ad alzarsi nel cielo della sardegna, rito propiziatorio per scacciare le nuvole d'acqua con le nuvole di tabacco; il mirto scorre nei bicchieri, mentre un'inquietante -unc unc- arriva da qualche parte a riempire di note strazianti... le ombre, e i sogni degli sfortunati che hanno le camere affacciate dalla parte sbagliata. Coraggio che il matrimonio dura solo tutta la notte!

La domenica la Simo converte una mattinata di risveglio muscolare soft in una passeggiata a Punta Giglio un po' meno soft, così la Robi vede la strada, si sa mai che voglia portarci qualcuno che le sta antipatico a correre....: noi già sappiamo per aver fatto a maggio questa passeggiata nel bosco, ci piace un sacco, e i profumi sono ancora più intensi che in primavera! Tra le piante scorci di mare brillano sotto il sole, e un mare di cicale si accende piano piano e riempie l'aria; per coronamento il Briglia si mette a leggere e declamare le spiegazioni dei cartelli per i turisti. va bene, i cartelli sono in braille e possiamo leggerli, ma ci vien da pensare, come li troviamo da soli i cartelli? Chiediamo a un cinghiale di passaggio?

Matteo legge le spiegazioni in braille trovate lungo il percorso.

Vabbè, visto che il Gabri si rifiuta di leggere per tutti, ascoltiamo la voce da speaker professionista ma non molto professionale del Bedeo che non ci fa restare in mente le spiegazioni ma almeno ci divertiamo.

Arriviamo ai rimasugli della guerra, casette di guardia e postazioni per la contraerea, queste non ce le avevano dette a maggio ma facevamo anche senza, tristi vestigia di un triste passato.

Sentierino che porta verso punta Giglio. Il mare appare in fondo.

Eccoci sulla terrazza del belvedere sul mare!

La baia che si vede da punta Giglio.

E, finita un po' di chiacchiera, di foto, di esplorazione, eccoci sulla lunga strada del ritorno. Bè, non si lamenta neanche il Gabri che fa le corse con linstancabile Robi, cosa potete avere da ridire!

E poi, è sicuramente servito per aguzzare l'appetito! Sì, come se ce ne fosse bisogno.

Ragazzi non mangiate troppo, il gommonista suggerisce di fare oggi la gita programmata, perchè poi è dato brutto tempo. Che fa, gufa lui visto che noi non abbiamo ancora imparato a fare i gufi di carta? Diamogli retta va:

Un gruppetto saluta i gommonisti dal pontile.

alle tre gli intrepidi 10 che hanno deciso per l'escursione sfidando il cielo già pieno di pecorelle minacciose si trovano sul pontile e si imbarcano pieni di aspettative. Il gommonista Sandro descrive la costa che percorriamo, saltellando su onde leggere e godendoci qualche spruzzo simpatico, il sole è ancora abbastanza caldo da far apprezzare qualche goccia;

Hotel capocaccia visto dal gommone.

passiamo davanti a Capocaccia, con i suoi ricordi di passate vacanze e le sue attuali rovine, con qualche aneddoto cinematografico; "Ma si fa il bagno?" -Si Coccolino, adesso Sandro ci porta a fare il bagno.-

I gommonisti in acqua fanno il bagno in una meravigliosa caletta.

Siamo sempre all'interno della baia tra i due promontori, e l'acqua chiama davvero. sciaf spluf, splash, tutti si buttano coraggiosamente, ma l'arietta comincia a essere freschina, e risalire tutti bagnati... La Coccolina decide che magari preferisce non disperdere tutto il suo calore tra le onde e resta col gommonista Sandro, prova anche a fare qualche foto, se ci sarà qualcuno decapitato sapete perchè!

Uno alla volta i nuotatori entusiasti risalgono, sgocciolano, cercano di riscaldarsi, ma quando il motore del gommone si riaccende e ripartiamo la Coccolina è contenta di essere asciutta! Ci pensano già le onde più alte a riempire il gommone di goccioline gelate, "no, niente secondo bagno, se no qui rischiamo la doccia!" proclama Sandro. Filiamo a tutta birra verso l'albergo, siamo anche controvento e quindi il freddo è doppio! Ma ci godiamo i salti sull'acqua, ancora più belli sono stati l'assaggio di mare aperto oltre il promontorio, dove Sandro ha voluto portarci a cavalcare le onde alte, quelle serie. Ora ci sono il profumo del sale e dieci turisti imbozzolati negli asciugamani, infreddoliti ma contenti dell'escursione; peccato che la settimana non consentirà altre uscite!

Alcuni gommonisti imbozzolati negli asciugamani.

Intanto la Robi, rimasta a terra, ha trovato il modo di utilizzare la fune portata da casa con chi è rimasto a terra.... Anche noi volevamo fare il torneo di tiro alla fune, non vale! E anche noi volevamo legare Gabriele all'ombrellone, non vale!

Domenica pomeriggio dobbiamo salutare la Simo e il Piero che tornano alla triste città, per noi ci sono ancora 5 giorni pieni di cose da fare e pappe da mangiare.

Il risveglio muscolare con il suono delle onde nelle orecchie apre le mattine: "Avanti, portate tutti giù la testa..." ""E tiriamo su le uova?" Forse la colazione è stata un po' pesantina. Il Coccolino propone domande esistenziali: "ma se l'esercizio prevede un autoallungamento, perchè non si fa da solo e dobbiamo fare fatica noi?".

Intanto dando ragione al gommonista Sandro il tempo si è guastato e nuvole poco incoraggianti viaggiano nel cielo. Andiamo a cercarlo e lo leghiamo anche lui a un ombrellone?

Per far fronte al freddo e all'aria decidiamo di convertire la ginnastica sulla spiaggia in una camminata fino alla spiaggetta del Lazzaretto. Ora lo sappiamo che vale la pena, ci portiamo direttamente attrezzatura da bagno! Infatti la spiaggetta è bellissima, e fa anche calduccio! Poi accaldati dalla camminata non ci vuole molto per finire tutti in acqua, non picchiatemi se ho suggerito di fare acquagym, qui è proprio bello! Così la Robi infila tutto il gruppo in una serie di esercizi acquatici: -ehi, come mai il Coccolino è rimasto a riva? Disspiaggiate quella balena!-

La spiaggia di lazzaretto, il mare lambisce la costa.

Un altro sistema per evitare il vento è visitare le grotte del Nettuno! Dopo un paio di rimandi per pioggia prevista e poi avverata... (grazie al pulminista che ci ha dissuaso!) una parte del branco si fa portare in auto all'inizio della famosa scalinata costruita dai carcerati di un tempo più saggio.... E cominciamo la discesa in questo canyon spettacolare, il mare che ruggisce in fondo dove le onde si incanalano e si infrangono in un pozzo sconosciuto.

Il mare azzurrissimo si infrange sulla scogliera esplodendo con il suo rumore rimbombante in mille bianche goccioline.

Niente gabbiani stavolta, erano tantissimi a stridere e sfrecciare nella nostra precedente visita, forse troppo vento anche per loro tra queste pareti di roccia scoscesa.

Scendendo lungo gli scalini foto di cielo e di mare, e rombi rimbalzanti fino a che gli ultimi gradini bagnati di goccioline ci portano appena su dal livello dell'acqua, a portata dell'esuberanza delle onde che penetrano la scogliera.

Marina e Roberto appoggiati alla ringhiera che da sul mare spumeggiante.

Adesso a qualcuno piacerebbe anche visitare le grotte, peccato che anche qui, come purtroppo ci capita spesso, ci facciano difficoltà ad entrare senza accompagnatori. Ci siamo già stati e conosciamo il tracciato non certo impegnativo, ma non c'è niente da fare contro l'ignoranza: costretti a entrare solo se accompagnati, qualcuno resta fuori ad aspettare.

Qualcuno seduto sulla roccia attende i compagni che sono andati a visitare le grotte.

Almeno Gabriele diventa anche speleologo, la Robi e Loredana possono spiegare a Marti e Mariarosa lo svolgersi delle formazioni di calcare, nell'eco magico delle grotte del Nettuno.

Lo spuntone di roccia che emerge dal mare viene continuamente lambito e riempito di schizzi di acqua marina.

Risaliamo la scalinata e Roberto conta davvero tutti i 656 gradini! Bè, tanto giù non si poteva mica rimanere, e da qui ci aspetta un altro giretto in auto fino alla nostra spiaggetta di riserva, quella del Lazzaretto. Non preoccupatevi, siamo veri sportivi e il ritorno lo faremo a piedi tra ulivi e ortaglie, viti e abbaiare di cani.

E poi i pomeriggi occupati da gag e da allenamenti di baseball, ma si sono portati addirittura la mazza! Gabriele magari comincia con la corsa sulle basi, per riuscire a maneggiare una mazza così grossa deve crescere ancora un po', anche se da quanto mangia mi sa che ci arriverà presto!

I meno sportivi, o i più pazienti, nell'unico pomeriggio proprio di pioggia, si gettano nell'avventura degli origami, il cielo si riempie di aereoplanini di carta, mentre la Robi riesce a interpretare grafici complicatissimi e spiegare come si fa un gufo! Per fortuna dell'albergo finiamo i fogli, eravamo già decisi a farne uno stormo! Però davvero, la prossima volta carta velina che pesa anche meno, e tutti a costruire aquiloni, così il Maestrale lo freghiamo noi!

Il gufo di carta di Roberta.

Le cicale riprendono il loro canto insistente e carezzevole verso l'imbrunire, vorrà mica dire che la pioggia è finita e per oggi siamo a posto? Fiduciosi, un gruppetto se ne va con la Robi a fare una passeggiata/corsa serale, le corse del mattino con lei le hanno provate in parecchi e si vede che hanno ancora energia: chi resta in camera non si accorge neanche degli scrosci che hanno ricominciato a precipitarsi dal cielo, ma si accorge del marito che rientra modello - sono caduto in piscina-...

Sfido che alla fine la passeggiata è diventata una corsa! Vabbè, dicono che si sono divertiti...

Un pomeriggio qualcuno se ne va a fare una gita ad Alghero, riportando dolcetti di cui siamo mooolto grati e rendendo invidiose le ragazze che guardano i gingilli comperati in città, e contenti i mariti che hanno schivato il rischio...

Oggi a restare in spiaggia con questo vento bisogna essere davvero coraggiosi, o un po' folli... eppure qualcuno preferisce l'ultimo giorno sulla sdraio,

Tramonto dalla spiaggia.

qualcuno invece va in cerca di lidi riparati dal vento alla spiaggetta delle Bombarde, dicono che lì ci sia meno vento... Oppure era il bar che si chiama Bombardino a richiamare?

Cchi cerca di evitare il vento, così di corsa di corsa si organizza una gita a un vicino sito di nuraghi: Il vento non lo abbiamo evitato, ma la gita è molto interessante, il nostro autobussista reclutato veloce veloce resta con noi e ci fa anche da cicerone spiegando la storia della civiltà nuragica, quel poco che se ne sa in effetti, e ci accompagna attraverso le pietre e i muretti che restano di antiche costruzioni, e all'interno dei due edifici meglio conservati, mura spesse due metri qui ma in altri siti si arriva a sei, bello riparato qui dentro! E' anche quasi più grande di casa nostra! E davvero impressionante il metodo di costruzione per creare la cupola, un bel po' di tempo prima che i Romani inventassero l'arrco. Ehm, non è che crollerà proprio adesso, vero?

Torre nuragica.

Gabriele si diverte a passare e ripassare dall'entrata, grazie tante, sembra costruita proprio per lui, noi altri poveri adulti dobbiamo chinarci come per entrare in un igloo!

Ingresso della costruzione nuragica

Bravo Augusto che ci ha fatto assaggiare questi attimi di antichità, e ci riporta in albergo in tempo per un ennesimo sontuoso pranzo. In effetti qualche bel problema per il servizio lo abbiamo avuto, ma sulla qualità niente da dire: qualcuno, nonostante le lezioni di gag, le camminate, le nuotate, ha confessato di aver riportato a casa 4 chili! Alzi la mano il colpevole...

Latterraggio a Malpensa suggella la fine dell'avventura, chi ha paura dell'aereo può tranquillizzarsi, le valigie ci sono tutte e possiamo rilassarci, la Robi che non si è fermata un attimo tutta la settimana può finalmente tornare a casa e riposarsi, speriamo di non averla traumatizzata troppo, è stata fantastica!

Grazie a tutti i 24 partecipanti sportivi e avventurosi, a rivederci sui campi da baseball, nelle palestre, nelle pizzate, tenete duro fino alla prossima vacanza sportiva del G.S.D.!

Angela Bellarte

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
Non ci servono occhiali per vedere questo mondo meraviglioso, lo vediamo attraverso lo sport!

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