un'intervista a un giocatore di baseball per ciechi?
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“A.A.A. cercasi NON vedenti per squadra di baseball”. No, non è una barzelletta sarcastica. E' più una bella favola, in cerca di un finale concreto. Reale. Fattibile. A raccontarmela è Qadeer, 25enne pakistano che emana un’energia da illuminare un’intera città. Fattore che a lui non gioverebbe, in quanto cieco, ma che son sicuro favorirebbe con la naturalezza contagiosa che lo contraddistingue, se solo potesse. Quando mi racconta – da dietro gli occhiali scuri, bastone bianco non da Lord – che si sta recando all’allenamento di baseball, io ci rimango secco. “Basebaaaall!!! Ma se non ci vedi come la becchi la palla?!?!” Qadeer è travolgente. Ha sempre l’umore al galoppo. E mi spiega che la pallina è speciale: suona. A me pare che lui sia più speciale della pallina. Voglio dire: io non la prendo nemmeno coi miei 10/10, la palla! Figurati se dovessi basarmi sul fatto che suona!!! Mi pare che, più che diversamente abili, sia una roba per persone particolarmente abili. Da mezzi supereroi, quasi. Lui mi spiega che questo è il problema: far capire che è fattibile. Normale. Si fa. Ma, per comprenderlo, bisogna vederlo, noi. E provarlo, i ciechi. Infatti l’altro problemino è che a Brescia sono solo in 3. Ne servono almeno altrettanti. Ce ne sono circa 170 da convincere, di non vedenti, qui a Bs. Cribbio, 3… non dovrebbe esser così difficile… Anche tra le donne, sì. Le squadre sono miste. Che provino!, mi dice Qadeer. Soprattutto, come spesso capita, il problema sono i genitori, che credono possa essere pericoloso per i loro figli. Qadeer s’infervora nel dire che “non siamo mica vecchi, da non farci fare nulla! Siamo giovani! Ed è bello! Fa bene! Non lo capiscono!!!” Mi fa capire, in sostanza, che la cecità è a volte nei genitori, o ha l’essenza dei paraocchi mentali anche per chi potrebbe esplorare diversi tipi di luce, oltre il buio del proprio handicap. Sul sito www.aibxc.it ci sono tutte le info del caso, ma, ancor meglio: “Facciamo una dimostrazione - mi spiega Qadeer - : Venerdì 4 ottobre (quindi oggi) alle 15.30 al campo di Via Branze, vicino a Ingegneria! Verranno gli allenatori da Milano! Obbiettivo: creare una squadra di Brescia! Io voglio giocare per Brescia, mica per Milano! Non importa se non vinciamo, ma io sono bresciano e voglio giocare per la mia città. Brescia deve avere la sua squadra!” Quando lo incrocio – circa una volta l’anno - mi sento quasi a disagio: lui si ricorda sempre tutto, dove abito, cosa gli ho detto l’ultima volta eccetera, io casco sempre sulle banane, e poi lui sorride sempre e io no. Vorrei dirgli di scusarmi, chiedergli di avere pietà di me. Ma so che non ce n’è bisogno: è una persona intelligente. Ah, tu... Tu che hai gli occhi su queste righe, dico. Che fai oggi pomeriggio?! Io alle 15.30 sarò al campo di Via Branze. Vieni anche tu!? Dai! Sarà bello! Vedrai! Vedrai…
Fabio Bix
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