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pedalando nel buio, e nella natura
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da "Airone" (giugno 2003)
Amo pedalare nella natura o in strade vuote, dove puoi arrischiarti a raggiungere una certa velocità e avvertire il vento rinfrescarti e rompere il silenzio.
A parlare è Cristina, 33 anni, nata con una malformazione all'iride, e che dall'età di 15 (in seguito a una complicazione insorta con un glaucoma) ha dovuto imparare a convivere con il buio totale. Ma la stessa voglia di movimento è condivisa dai suoi amici del Gruppo sportivo non vedenti di Milano.
Ed è proprio per questa passione comune che, in una calda serata di maggio, alcuni di loro hanno deciso di incontrare i ciclisti legati a Ciclobby (l'associazione lombarda che fa capo alla Fiab, Federazione italiana amici della bicicletta). In questa sede, infatti, incontreranno le loro nuove guide: i volontari soci o simpatizzanti di Ciclobby che si sono offerti per guidare i loro tandem in future uscite fuori porta.
Un'iniziativa, quella dei tandem per i non vedenti, socialmente utilissima e già attiva da anni in alcuni Paesi del Nordeuropa. Ma anche un'esperienza straordinaria da un punto di vista umano e fisico-sportivo, poiché su un corpo unico quello del tandem entrano in contatto due sensibilità, due modi diversissimi di percepire la realtà.
"Il successo di una buona escursione, spiega infatti Domenico Leo, segretario del Gruppo sportivo non vedenti, "dipende dall'empatia che si crea tra i due ciclisti, dalla condivisione del divertimento e della piacevolezza dello stare insieme, ma anche dalla loro compatibilità fisica: il sincronismo della pedalata, il movimento dei corpi in curva... Il presupposto indispensabile è ovviamente un sentimento di non paura, di fiducia reciproca. Già, perché in fondo da entrambe le parti ci sono le paure: quella, legittima, di chi non vede e che si deve affidare interamente, con le proprie sensazioni e il proprio intuito, a chi conduce l'uscita e quella delle guide volontarie (una dozzina, in questa prima riunione, tra giovani e meno giovani), che si chiedono come sarà guidare una bicicletta lunga oltre due metri, e come sarà attraversare le strade trafficate della città, prima di guadagnare una pista ciclabile nel verde, fuori porta.
Per ovviare a questi problemi c'è chi propone di organizzarsi con furgoni per il trasporto dei tandem fuori città, o di prevedere per le gite l'opzione bici+treno. Ma c'è anche chi si chiede chi coprirà le spese in caso di incidente: saranno in parte Sportas, l'assicurazione cui fa capo il Gruppo non vedenti e in parte, forse, l'assicurazione di Ciclobby...
Insomma, ci sono ancora dubbi e cose da chiarire, ma c'è una certezza: nessuno, tra volontari e non vedenti, è disposto a rinunciare all'iniziativa. I tandem sono già a disposizione. E questo mese ci saranno le prime uscite!
info e contatti
Il Gruppo sportivo non vedenti di Milano promuove varie attività: atletica leggera, sci di fondo, baseball e torball (un gioco con palla sonora).
Per saperne di più si può contattare il presidente Francesco Cusati (e-mail: cusati@istciechimilano.it). Per info sull'iniziativa Tandem: Cristina Bettolini (e-mail: lokelani@libero.it) o Stefano Melloni, presidente di Ciclobby (Z 335 299396; e-mail: fstefanomelloni@libero.it).
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