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Baseball per non vedenti, con la primavera il nuovo campionato
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Da Superabile (8 marzo 2004)
L'ottava edizione partirà il 21 marzo. Campione d'Italia la squadra di Bologna. Il torneo è organizzato dall'associazione, formata da ex giocatori, che si sono dedicati a questa disciplina dai primi anni Novanta.
di Gabriele Bonincontro
8-3-2004 Superabile Baseball per non vedenti, con la primavera il nuovo campionato L'ottava edizione partirà il 21 marzo. Campione d'Italia la squadra di Bologna. Il torneo è organizzato dall'associazione, formata da ex giocatori, che si sono dedicati a questa disciplina dai primi anni Novanta.
di Gabriele Bonincontro E' ormai giunto all'ottava edizione, e comincerà il prossimo 21 marzo, il campionato italiano di baseball giocato da ciechi. Cinque le squadre ai nastri di partenza, campione d'Italia uscente è il Bologna White Sox. Le altre quattro formazioni che contenderanno il titolo agli emiliani sono la Fiorentina Bxc, la Cvinta Ravenna, l'Aquilone e il Milano Thunders Five.
Il campionato è organizzato dall'Associazione italiana baseball giocato da ciechi, formata da ex giocatori della Fortitudo Bologna, che, dopo due anni di sperimentazione su spazi, tempi, modalità e attrezzature, sono riusciti nel 1994 a organizzare la prima partita tra non vedenti. Il primo campionato si è svolto nel 1997.
Il baseball per non vedenti è in continua crescita in Italia. Ne abbiamo parlato con Alfredo Meli, presidente dell'Associazione, che ci ha spiegato il suo sviluppo e la sua espansione nel nostro Paese.
Attualmente lo giocano regolarmente e con continuità circa una cinquantina di ragazzi ma, considerando anche quelli che hanno smesso o che lo hanno praticato solo per un certo periodo, il numero raggiunge quasi le cento unità. Del resto è il più delle volte intorno agli istituti frequentati dai ragazzi che si formano le squadre; alcuni sono quindi costretti ad abbandonare la pratica sportiva quando fanno ritorno nelle loro città. E' questo - come ci ha detto ancora Meli - l'esempio di un ragazzo che, lasciato l'istituto di Bologna - sta cercando di organizzare una squadra a Roma. Ed è proprio con il passaparola che i ragazzi si avvicinano il baseball. Le squadre si -autoreclutano. I ragazzi tendono a vivere in comunità, a stretto contatto tra loro, sia quando si trovano negli istituti, sia quando praticano sport o giocano, per cui riescono a formare squadre con una certa facilità.
Il baseball è uno sport che si adatta molto bene ai giocatori non vedenti. E' un gioco che ha grande sicurezza, non essendoci contatto fisico, con azioni ben distinte di attacco e difesa. Poche infatti le modifiche che sono state apportate al regolamento. Le squadre sono formate da sei giocatori, cinque non vedenti e uno vedente, al quale, nella fase di difesa, si unisce un altro giocatore vedente con funzioni di assistenza. Nella fase di attacco, i due fungono da suggeritori, uno in seconda base e uno in terza. La prima base è sonora, e anche la palla, di peso e misure regolamentari, è forata con cinque buchi e contiene due sonagli.
I ragazzi sono seguiti e allenatori da un gruppo di istruttori, tutti ex giocatori di baseball. -Il nostro approccio - ha spiegato ancora Meli - è stato proprio quello di insegnare il baseball. Siamo del resto ex giocatori, non potevamo fare altro. Ci siamo presentati come insegnanti di baseball, non come istruttori per ragazzi non vedenti, è questo stato molto apprezzato dai ragazzi. Nel momento dell'allenamento tutti gli allenatori insegnano a tutti i ragazzi, senza distinzioni tra diverse squadre. Durante le partite invece, ognuno riassume il proprio ruolo. E il campionato è assolutamente regolare e molto valido dal punto di vista agonistico. -Proprio questo è stato il più grande successo del nostro sport - ha sottolineato ancora il presidente dell'associazione -. I ragazzi sono animati da una spinta agonistica che non ci saremmo aspettati. Le partite sono molto combattute. Non ce lo aspettavamo perché il baseball è uno sporto molto complicato, per cui in un primo momento avevamo pensato di renderlo più semplice. Sono invece stati gli stessi ragazzi a trovare soluzioni di gioco che ci hanno sorpreso. E Allora non resta che aspettare il prossimo 21 marzo per tornare tutti sul diamante.
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