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ROMA - Teramo non ha rivali nel torball, lo sport della «palla che rotola»
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da "Il Giorno" (28 febbraio 2005)
di Liala Moioli
ROMA - Teramo non ha rivali nel torball, lo sport della «palla che rotola»
(questa la traduzione dal tedesco torball), in pratica una sorta di pallamano praticata da persone non vedenti. Da tre anni in serie A, il terzetto abruzzese ha conquistato il suo secondo scudetto consecutivo. Secondo il Bolzano, terzo l'Augusta Siracusa. L'unico scoglio Teramo l'ha incontrato contro Bergamo (arrivato sesto), che, nonostante una squadra decimata da malattie e infortuni, gli ha concesso un solo gol (su punizione).
Proprio Bergamo ha organizzato, per sabato (dalle 9 alle 18) il 15o Torneo internazionale Valcalepio-memorial Gaetano Cortinovis. Due le sedi di gioco: a Villongo si sfideranno la squadra ospite (arrivata seconda nella passata edizione), Monza (serie B), Parigi, Pisa (seria A), Salisburgo, Trento (serie C). La
seconda sede del torneo è la palestra di Grumello, dove giocheranno Augusta (reduce dal terzo posto in campionato), il Milano detentore del titolo, pur se lo scorso anno era poi scivolato in B, e il Piacenza, anche lui nella serie minore. A questi si aggiungono la seconda formazione bergamasca, che milita in B, e blasonati club stranieri, tra cui Innsbruck, Berna, e per finire i tedeschi dell'Halle.
Il torball, infatti, è molto diffuso in tutta Europa. Sembra sia stato inventato durante la prima guerra mondiale, dai soldati che avevano perso la vista, che giocavano a far gol con una palla coperta di sognali per far passare il tempo. Le regole oggi sono state perfezionate, il campo è diviso in due metà e al centro sono poste tre corde all'altezza di 40 cm. L'abilità sta nel farci passare sotto la palla. Uno spettacolo che val la pena vedere.
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