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Fra i non vedenti, sarà l'atleta da battere sulle nevi del Sestrière
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Da Corriere Economia - (6 marzo 2006)
Fra i non vedenti, sarà l'atleta da battere sulle nevi del Sestrière. Almeno per quanto riguarda il Gigante e il SuperG.
Basta il risultato dell'ultima gara di Coppa del Mondo, che si è svolta sulla neve di Artesina, in Piemonte, la settimana precedente i Giochi Paralimpici: Silvia Parente, milanese di 36 anni, ha dominato il Gigante piazzandosi prima davanti all'austriaca Gasteiger e alla slovacca Farkasova.
Sembra una novellina e invece è una veterana dello sci, con i suoi 36 anni.
Milanese, ha iniziato a cadere sulla neve di Madonna di Campiglio (dove andava in vacanza con mamma Diana, papà Antonio e il fratellino Daniele, di due anni più giovane di lei) quando ancora non aveva sei anni e già da tre-quattro aveva smesso di vedere a causa di un retinoblastoma.
Le prime gare internazionali a poco più di vent'anni, poi due Paralimpiadi in Norvegia e in Giappone, infine Torino senza essere passata per Salt Lake City.
Qualche dissapore con i tecnici, l'età che sembrava una controindicazione, e chissà cosa altro ancora, le avevano fatto scegliere il ritiro dall'agonismo.
Ma al cuore non si comanda. E il cuore di Silvia batte per lo sport, pur se diverso rispetto al passato:
«Ora ci sono i professionisti in mezzo a noi dilettanti, il mondo è cambiato, per questo riuscire a vincere è straordinario».
È una di quelle persone che si possono definire «pioniere», perché ha vissuto da vicino la storia di questi sport, insieme alla sua guida, Lorenzo Migliari, uno che la conosce così bene da essercisi fidanzato, fra uno slalom sull'Appennino bolognese e una discesa in Valtournanche. È con lui che ha gustato un ritorno straordinario, vincendo gare di Coppa del Mondo, tornando fra le grandi del mondo, per essere protagonista a Torino.
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