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EDIZIONE RECORD Due medaglie azzurre chiudono le Paralimpiadi più belle della storia
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Da Corriere della Sera
di Claudio Arrigoni - (20 marzo 2006)
TORINO - I più bei Giochi Paralimpici invernali della storia.
Le parole di Luca Pancalli, presidente del Comitato paralimpico italiano e vicepresidente del Coni, hanno il sapore del miele per Tiziana Nasi, che da sette anni ormai ha donato buona parte della vita a organizzare Torino 2006, IX edizione della Paralimpiade invernale, chiusa ieri con una suggestiva cerimonia incentrata sul ritorno della Primavera, la vita che va avanti come lo sport.
E chiusa con altre due medaglie azzurre nello slalom: Daila Dameno argento fra i sitting, coloro cioè che gareggiano in monosci perchè in carrozzina, e poi la splendida Silvia Parente insieme alla sua guida (e fidanzato) Lorenzo Migliari, bronzo fra i non vedenti, andata a medaglia (con un oro) in tutte le discipline dell'alpino, fra le protagoniste assolute dei Giochi.
A dar ragione a Pancalli ci sono i numeri, raccontati dalla Nasi con giusto orgoglio: 163 mila biglietti venduti con un incasso di 1 milione 59 mila euro; nessuna gara rimandata, nessun incidente, PalaGhiaccio di Torino Esposizioni, sede delle gare di hockey, sempre esaurito.
Un risultato che porterà Torino a chiedere la Coppa del Mondo di hockey su ghiaccio su slittino nel 2008, oltre ad avere già a settembre la Coppa del Mondo di scherma con atleti disabili e normodotati, la prima volta insieme.
I 4020 spettatori in piedi ad applaudire l'ultima partita della Nazionale di ice sledge hockey, sempre sconfitta, ma che ha saputo non cedere alle sconfitte iniziali (24 gol subìti nelle prime due partite) e ha chiuso con un gol di Orazio Fagone, che ha gioito forse più che all'oro olimpico di Lillehammer.
Una edizione con atleti straordinari, come la giovane ucraina Olena Iurkovska, 22 anni, biamputata sotto il ginocchio, 6 medaglie, di cui quattro d'oro nello sci nordico.
O il tedesco Gerd Schonfelder, il quale scia senza bacchette, che ha raggiunto in carriera 16 medaglie paralimpiche in carriera, quattro a Torino.
Solo il rammarico di alcuni, come Enzo Masiello, a un passo da una medaglia per chiudere una carriera straordinaria o della portabandiera Melania Corradini, 19 anni, come Carolina Kostner, come lei senza vittorie. Avrà tempo.
Appuntamento e non solo per lei a Vancouver fra 4 anni.
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