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Vela: Bertanza domina il Mondiale non vedenti AUCKLAND.
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da Il Giornale Di Brescia
di Sandro Pellegrini - (22 marzo 2009)
Sventola il tricolore per merito del velista non vedente Gigi Bertanza. Lo skipper di Gussago, alfiere del team gardesano di Homerus, ha vinto nuovamente il Mondiale per non vedenti, il «Ifds World Blind Chamiopnships».
Le regate si sono svolte con un «format» diverso da quelle del progetto Homerus dove a guidare i velisti sono solo segnali sonori: qui gli equipaggi sono accompagnati da due istruttori. Le flotte poi sono divise in tre gruppi a seconda dell'handicap visivo. Bertanza primo nella flotta B1 (il massimo grado di cecità), vanta un passato di ottimo ciclista e sciatore, tanto da aver partecipato alle Paralympiadi invernali. Due figli, nella vita di tutti i giorni è centralinista in una banca cittadina. Da anni è lo skipper più agguerrito della scuola voluta da Alessandro Gaoso. Con Bertanza c'era come prodiere non vedente la padovana Elisabetta Bardella, mentre il ruolo di accompagnatori era affidato a due titolati «marinai» di Gargnano: Giulio Comboni, plurivincitore della Centomiglia, e Pierluigi Omboni, l'attuale campione italiano del prestigioso Asso 99.
Bertanza e Comboni ( e in quell'occasione c'erano Roberto Burceni e Marco Schirato) vinsero il Mondiale con questa formula nel 2002, quando la manifestazione venne promossa sul Garda dal Circolo Vela Gargnano. Con la Formula del progetto «Homerus» Bertanza e la Bardella sono finiti secondi, l'anno scorso, sulle acque del lago d'Iseo, quando la macchina organizzativa era curata dall'Associazione Nautica Sebina di Sulzano. Sempre secondi furono nel 2007 alle regate ospitate a Palermo grazie al lavoro della bresciana Velaevento. In entrambe le occasione a vincere fu la neozelandese Paulien Eijtes (a Sulzano con il piemontese Andy Prudenzano) che ieri, a casa sua, ha vinto il titolo Mondiale nella flotta B2, l'handicap medio. Il che conferma il grande valore dei due secondi posti consecutivi.
Questo titolo mondiale è arrivato dopo 15 regate molto combattute su un lago, il bacino vulcanico di Rotorua, che ha offerto anche venti molto forti ed impegnativi. L'affermazione del team dei velisti bresciani che si consolida dall'undicesima gara con ben 4 primi posti parziali che, alla fine saranno 6, e dopo un inizio con qualche difficoltà, forse per adattarsi all'insolita barca messa a disposizione, un 28 piedi (circa 8 metri di lunghezza), più cabinato da crociera che carena filante.
I battuti sono la Nuova Zelanda con Dick Lancaster, la Norvegia con Thomas Johannessen, di seguito le equipe di Finlandia, Francia, Australia, Giappone,
Usa e Gran Bretagna, tutta le vela mondiale che conta. E questa volta sono nuovamente tutte dietro.
Sandro Pellegrini
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