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I “Ciechi sportivi varesini” pronti ad affrontare il campionato di baseball
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da La Prealpina
- (20 settembre 2009)
MALNATE Gran debutto ieri contro i “Thunder’s Five” di Milano per la squadra che si sta formando e che per ora ha cinque componenti
Monica colpisce la palla con la mazza, spedendola oltre la terza base.
Gaetano si tuffa, la cerca, la afferra e la lancia in seconda base prima che Monica, correndo, vi giunga sopra.
Un ‘eliminazione da manuale del baseball.
Solo che Monica e Gaetano sono non vedenti.
Come i loro compagni che, ieri mattina, hanno partecipato a Malnate alla prima partita della squadra di baseball dell ‘Unione ciechi sportivi varesini.
Una formazione ancora tutta da costruire, visto che per ora i componenti sono cinque.
Intanto pero’ hanno gia’ dimostrato di saperci fare, disputando un ‘amichevole con i Thunder’s Five di Milano, quattro volte campioni d’Italia negli ultimi cinque anni.
Il baseball per non vedenti e’ adattato alle capacita’ fisiche dei giocatori, aiutati con segnali sonori.
La differenza principale e’ che il battitore tiene egli stesso la pallina in mano e la colpisce con la mazza, cercando di spedirla oltre la linea che congiunge la seconda e terza base.
A quel punto la palla e’ buona.
Chi batte deve correre e cercare di toccare la prima base e raggiungere la seconda prima dell’arrivo della pallina.
A indicare la strada c’e’ un suono elettronico (in prima) e una persona che batte delle palette di plastica (in seconda e poi in terza).
I difensori invece si tuffano “a diga” per fermare la palla, dotata di sonagli interni, e, una volta recuperata, la lanciano a un giocatore vedente che l’attende in seconda gridando “due”, “due”, “due”, e quindi segnalando la direzione di tiro con la voce.
L’ultima corsa, quella per tornare a “casa base” e realizzare il punto, i ciechi dovranno percorrerla da soli, aiutati solo dall’erba che delimita la striscia di terra da seguire.
Il gioco scorre in modo veloce ed emozionante.
Gaetano Marchetto e’ un difensore formidabile, Armando Vigili un fulmine tra le basi.
Lucia Zoroberto e’ un esterno destro affidabile nelle prese, Ottavio Stigliano batte gia’ con sicurezza mentre Gianfranco Dall’Oco e’ il regista della difesa.
Insomma la squadra varesina che partecipera’ al prossimo campionato nazionale e’ gia’ formata da solide…… basi.
“Battere una pallina lontano – racconta Gaetano, che ieri sera a Novara ha effettuato il lancio d’inizio della partita dei Mondiali fra Cina e Antille Olandesi – da’ un‘emozione grandissima, mentre stare in difesa e riuscire a lanciare la palla dritta per 30 metri mi trasmette adrenalina.
La cosa piu’ difficile e’ correre veloci e dritti”.
I tecnici e gli amici dell’Unione ciechi sportivi varesini da anni accompagnano i loro amici nello sci alpino, nel canottaggio, nel ciclismo.
Si tratta di Guglielmo Donai, Guido Cordaro e Alberto Zin che hanno trovato una “mazza amica” in Adele Patrini, Presidente del Baseball Malnate Viking Robotech, presente assieme agli allenatori Gaetano Cristiano e Simona Panno.
Adele Patrini: “Felice che sia nata questa passione”
“Il baseball assomiglia alla vita e alla vita ti prepara perche’ e’ l’unico sport in cui si gioca uno contro tutti”. Cosi’ scriveva Babe Ruth, celebre giocatore del passato, in una lettera inviata a Lietta Patrini, fondatrice e storica presidente del Baseball Malnate, mancata l’anno scorso. Oggi la “mazza” e’ passata alla figlia Adele che ne ha raccolto l’ eredita’.
Ieri, con la prima partita della squadra non vedenti, ha continuato la strada della madre.
E se il baseball e’ lo sport dell’uno contro tutti, i ciechi ne sono forse il simbolo piu appropriato.
Ieri, pero’, soli non erano di certo, visto che in prima fila c’erano gli amici dell’Unione ciechi sportivi varesini, i compagni milanesi e quelli del Malnate Viking Robotech; “Dopo la squadra maschile – quella di softball femminile e la giovanile – ha detto Adele – questa formazione permette di chiudere un cerchio.
Sono contenta che dopo il derby milanese che abbiamo ospitato in Maggio, i non vedenti varesini si siano appasionati al baseball e ora stiano creando una loro squadra”.
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