|
Non vedenti, a Firenze un torneo nazionale di tennis tavolo
|
da Redattore Sociale
- (12 novembre 2009)
Nel prossimo fine settimana gli esordienti si affronteranno al circolo Baragli della Uic. Valenti: "Un'importantissima occasione per promuovere lo showdown' anche nelle zone in cui è poco conosciuto".
Nel prossimo fine settimana gli esordienti si affronteranno al circolo Baragli della Uic. Valenti: "Un'importantissima occasione per promuovere lo showdown' anche nelle zone in cui è poco conosciuto"
FIRENZE - Arriva anche a Firenze il tennis tavolo per non vedenti. Nel prossimo fine settimana andrà in scena il torneo nazionale Francesco Bracci, organizzato dalla Polisportiva Fiorentina non vedenti Silvano Dani e dedicato agli atleti esordienti. Al circolo Bargali dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti (via Antonio Cocchi 17) si affronteranno le rappresentative maschili e femminili di Firenze (Palettieri Firenze), Bologna (Pat Bologna), Milano (GSD non vedenti Milano Onlus) e Verona. I non vedenti possono giocare al tennis tavolo grazie ad una pallina sonora. Basta impugnare una paletta a forma di spatola allungata per praticare questo affascinante sport. Nel gergo ufficiale la disciplina si chiama "showdown".
"Il torneo rappresenta un'importantissima occasione per promuovere lo showdown' anche nelle zone in cui è poco conosciuto", dice Nicola Vincenti della Polisportiva Dani.
A premiare i vincitori saranno Alessandro e Beatrice Bacci. L'evento è infatti dedicato al loro figlio Francesco, il cui nome è legato ad un'esperienza di condivisione e solidarietà purtroppo finita in tragedia. Francesco ero uno dei componenti di un gruppo di centauri che lo scorso maggio aveva organizzato un raduno nel Chianti per permettere anche ai non vedenti di assaporare l'ebrezza della corsa all'aria aperta a bordo di una moto. Purtroppo, al ritorno da una cena legata all'iniziativa il giovane s'è scontrato con un'auto che proveniva in direzione opposta. "Ci teniamo a legare il torneo al nome di questo giovane tanto altruista quanto sfortunato" spiega Vincenti.
|