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Showdown: 3° torneo internazionale per non-vedenti
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da MilanoWeb
di Chiara Tommasini - (8 aprile 2010)
A Milano, dall'8 all'11 Aprile, presso l’Istituto Italiano dei Ciechi, sono attesi i migliori atleti
05/04/2010 - Uno degli sport da tavolo per 'non-vedenti' più diffusi in tutto il mondo, capace di unire disabili e normodotati nel divertimento e nella passione per il gioco.
Dall’8 all’11 Aprile, presso l’Istituto dei Ciechi di Milano, si terrà la 3° edizione del Torneo Internazionale di Showdown, divertente e coinvolgente sport da tavolo per non-vedenti ma capace di appassionare anche numerosi normo-vedenti.
Lo Showdown è un gioco nato in Canada negli anni '60, ad opera del non-vedente Joe Lewis, si svolge su un tavolo rettangolare dagli angoli arrotondati, con due porte sui lati più corti ed uno schermo centrale, in legno o trasparente, sotto cui viene lanciata una pallina, con racchette di legno. La pallina, per poter essere percepita con l’udito e quindi essere colpita, contiene, nel suo interno, alcune piccole sfere di metallo che, grazie al movimento, producono un suono che la rende facilmente individuabile dai giocatori.
Si tratta di un vero e proprio sport diffuso in tutto il mondo, capace di coinvolgere atleti provenienti da nazioni come Danimarca, Finlandia, Lituania, Germania, Olanda, Slovenia e Svezia, senza dimenticare poi le numerose regioni italiane che sfornano abilissimi campioni arrivati ormai a occupare posizioni prestigiose anche nel panorama internazionale.
La 3° edizione del torneo è organizzata dal Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Milano, con la collaborazione dell’Istituto dei Ciechi, dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Milano e con il patrocinio della Fondazione Candido Cannavò, della Gazzetta dello Sport e del Comune milanese.
Allo scomparso Candido Cannavò, giornalista sportivo e direttore della Gazzetta dello Sport, è stata poi dedicata l’intera manifestazione sportiva, ricordando così la sensibilità e il tangibile coinvolgimento da lui dimostrato nei confronti del Gruppo Sportivo milanese.
Lo Showdown, inoltre, dato l’alto numero di giocatori vedenti che sempre più si appassionano a questo sport inesistente nelle comuni discipline, rappresenta uno dei più alti livelli di integrazione, dimostrando ancora una volta che le "barriere" possono essere "abbattute" grazie al divertimento e alla collaborazione reciproca.
Chiara Tommasini
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