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Baseball per ciechi, lo scudetto a Milano
«Ma la squadra ha bisogno di un campo»
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da Avvenire
di Federica Serva - (22 giugno 2010)
Milano ha un altro scudetto: quello del baseball per ciechi. La finale del campionato italiano, disputata domenica al centro sportivo Kennedy, è stata vinta dai Thunder’s Five contro i White Socks di Bologna, 7 a 2 . Il quinto titolo nazionale per la squadra milanese negli ultimi sei anni. «È stato un incontro equilibrato per molto tempo, con i bolognesi in vantaggio, ma dopo la metà della partita la situazione si è ribaltata» spiega Francesco Cusati, uno dei giocatori e presidente del Gruppo sportivo dilettantistico non vedenti Milano onlus.
«Adesso ci aspettano altre competizioni, tra cui la partita All stars game. Siamo, però, sempre in attesa di un nuovo campo da baseball – aggiunge Lorenzo Vinassa De Regny, uno degli allenatori del team meneghino –. Abbiamo chiesto all’assessorato allo Sport del Comune di ripristinare il campo del centro sportivo Crespi in via Valvassori Peroni, dove far giocare non solo le squadre di baseball di non vedenti (oltre ai Thunder’s Five, c’è la formazione dei Lampi, che si è classificata terza nel campionato italiano), ma anche far allenare i bambini e la squadra di rugby giovanile». Sarebbe uno spazio comodo, e non “rumoroso”. Oggi la squadra si allena al centro sportivo Saini, nei pressi di Linate, ma il passaggio degli aerei disturba il gioco, in cui alcuni suoni sono necessari ai giocatori per muoversi sul campo: la pallina speciale con sonagli all’interno, la segnalazione acustica della prima base, il ritmo delle palette degli assistenti di campo alla seconda e terza base, oltre alle chiamate di arbitri e assistenti. «Ripristinare il campo Crespi – per l’allenatore – significherebbe non solo allargare il bacino di utenza, ma continuare a praticare uno sport che aiuta i non vedenti a diventare sicuri di sé: imparare a lanciare la palla, correre, scivolare è come tornare a vedere».
Federica Serva
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