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Martina Rabbolini, campionessa in erba. Anzi in acqua
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da Superabile
- (3 dicembre 2010)
E' lombarda, appena dodicenne, la futura stella del nuoto paralimpico. Non vede bene, ma in acqua conta altro. La sua carriera appena cominciata è già molto promettente
MILANO - Il nuoto paralimpico, e la Federazione nazionale che lo rappresenta e organizza (FINP), non aspetta tempo, in fatto di scouting. Perché imperativo categorico, per lo sport dei disabili, tutto indistintamente, è svecchiare i ranghi e allevare giovanissime promesse.
Il nuoto già è annoverato tra le discipline paralimpiche con l'età media più bassa, ma adesso, accanto al dato anagrafico, può vantare quello del merito, del talento precoce. Di Federico Morlacchi, il varesino diciassettenne, già sappiamo che fa faville sulle scene internazionali (bronzo europeo a Eindhoven pochi giorni fa, ndr), ma la sua è disabilità fisica.
Tra i non vedenti e ipovedenti, invece, la notizia è che il trono della famosissima Cecilia Camellini, stella appena maggiorenne di calibro mondiale e paralimpico (doppio argento ai Giochi di Pechino 2008, doppio oro con record del mondo e doppio argento agli ultimi Mondiali IPC di Olanda, ndr), potrebbe presto vacillare.
L'erede designata, anche se la strada è ancora lunga, sembra essere Martina Rabbolini, nata a Rho (MI) nel 1998, uno scricciolo, ma anche un fenomeno, di dodici anni appena, ipovedente, al suo esordio sulla scena agonistica nel giugno scorso, ai Campionati Italiani di Novara. Non un debutto qualsiasi, in sordina come sono tanti. Tutt'altro, Martina si è riservata due primi posti nella sua categoria, B2, dando una pista a tutte le altre nei 50 stile e nei 100 rana.
Nei primi, ha migliorato il suo personale di oltre 3 secondi (45"73), mentre nei 100 rana la progressione è stata di addirittura 6 secondi (2'07"28).
La carriera di Martina, appena agli inizi, si è già impreziosita di una partecipazione al Meeting Regionale di Cantù, tre giorni fa, dove si è confermata regina dei 100 rana, con il crono di 1'54"00, e prima nei 100 dorso, percorsi in poco meno di due minuti (1'56"38).
Martina non si ferma, la sua agenda agonistica si riempie ogni giorno di nuovi appuntamenti, e traguardi. Il prossimo, di caratura internazionale. Oserà sfidare le colleghe ipovedenti d'oltre confine al Meeting Internazionale di Brescia, che ospiterà il 12 dicembre prossimo il Palasystema della città.
Stavolta saranno i 100 stile, ma non manca la specialità portafortuna, ancora una volta i 100 rana. Per stupirsi di una nuova progressione. Per stupire tutti gli alti, soprattutto.
(a cura del Cip)
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