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Baseball, gara fra atleti ciechi Ma la vera vittoria è integrarsi
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da Il Giorno
- (4 aprile 2011)
- MILANO - TUONI CONTRO Lampi: dopo il derby stellare di San Siro, ieri, si è consumato quello di baseball dei giocatori ciechi, nel campo Kennedy di via Olivieri, periferia sud della città.
Già, avete letto bene, a sfidarsi sul campo senza esclusioni di colpi in un doppio match sono stati atleti ciechi, con la vittoria netta dei Thunder's Five su Lampi Milano.
Il baseball per ciechi rispetta integralmente le regole di quello ordinario, con qualche piccolo adattamento, spiega Francesco Cusati, presidente del Gruppo non vedenti Milano,
«dalle basi sonore per permettere le le corse intorno al campo sino alle palline con i sonagli che danno l'opportunità ai difensore di individuarne l'arrivo».
C'è da dire che ha preso piede negli ultimi anno offrendo così la doppia possibilità ai non vedenti: praticare uno sport, diventando così anche più abili per muoversi in città, e socializzare.
«Cresce l'autostima soprattutto fra i giovani che si avvicinano a questo sport - dice il presidente, non vedente e lui stesso grande sportivo - Si impara a conoscere meglio il proprio corpo.
Ci alleniamo due volte alla settimana, al Saini, mentre le partite le disputiamo al Kennedy».
Servono allenamenti intensi ma alla fine il gioco risulta spettacolare e gradevole, anche se occorre assistervi con il massimo silenzio.
Milano è l'unica città che può vantare due squadre, imitata da Cagliari e Roma.
Il gioco si sta rapidamente diffondendo anche all'estero grazie all'intraprendenza del Gruppo sportivo non vedenti Milano e Aibxc (Associazione italiana baseball per ciechi)che sta facendo scuola anche in Europa.
Alcuni allenatori e giocatori sono volati in Germania dove potrebbe decollare presto una nuova squadra.
E il 17 aprile si replica: giocherà il Cagliari (ieri ha disputato a Roma) contro i Lampi.
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