|
Paraclimbing, dieci medaglie ai mondiali per gli azzurri
|
da Superabile
- (27 luglio 2011)
Ci sono anche tre medaglie d'oro nel bottino conquistato dagli azzurri ad Arco, in Trentino, nel corso dei mondiali di paraclimbing disputatisi in concomitanza con i mondiali per normodotati.
Il presidente della Federazione, Amici: "Mi pare un sogno"
ROMA - Grande successo per la prima edizione dei Campionati del Mondo di Paraclimbing. L'evento, che si è svolto nella località trentina di Arco in concomitanza con i Mondiali per normodotati, ha visto l'Italia presentarsi a quest'appuntamento con dieci atleti, impegnati nelle prove di speed e lead.
Ottimo il bottino per gli azzurri, che collezionano, nei due giorni di gare, ben dieci medaglie, grazie agli ori di Matteo Stefani nella lead e speed non vedenti B1, di Silvia Parente nella speed non vedenti B1 e di Simone Salvagnin nella speed Men Visual Impairment B2.
Medaglie d'argento per Matteo Alberghini nella speed di categoria Arthritis e Neurological Pd, per Matteo Masento nella lead sempre di classe Arthritis + Neurological Pd e ancora per Silvia Parente nella speed.
Terzo gradino del podio per Oliviero Bellinzani, speed, amputati alle gambe, per Alessio Cornamusini, lead, Arthritis + Neurological Pd e per Simone Salvagnin nella lead.
"Sono qui che aspetto di svegliarmi da un momento all'altro e accorgermi che è tutto un sogno - dichiara Ariano Amici, Presidente della Federclimb - in realtà questi magnifici Campionati del Mondo di Arco sono il risultato di un lavoro e di un impegno decennale. Un lavoro di molti. E Arco, ancora una volta, ha dimostrato di essere un gioiello unico al mondo, una vera capitale dell'Arrampicata".
"Dal punto di vista della F.A.S.I. questi mondiali e la prima edizione dei Mondiali Paraclimbing appena conclusasi hanno dimostrato che l'arrampicata è viva ma che è un grande sport degno delle Olimpiadi - prosegue Amici - un traguardo a cui dobbiamo credere soprattutto dopo il recentissimo inserimento nella Shortlist dei nuovi sport candidati a partecipare alle Olimpiadi 2020".
"Da alcuni anni ho smesso con lo sci e ho iniziato a seguire l'arrampicata per i ragazzini a livello promozionale - afferma Silvia Parente, un oro ed un argento, per lei, ad Arco - mi ha appassionato fin da subito e ho deciso di praticarla a livello agonistico".
"La vittoria nella prova di speed è stata una grande gioia - conclude l'atleta milanese - sono entrata da poco in questo mondo ed era la mia prima gara a livelli così alti, non conoscevo il valore delle mie rivali ma direi che non poteva andare meglio".
(a cura del Cip)
|