|
La Pezzutto è ancora d'argento Tris Camellini, stavolta è bronzo
|
da Gazzetta Di Parma
di Giuliano Molossi - (3 settembre 2012)
Paralimpiadi: L'azzurra del tennis tavolo battuta come a Pechino dalla cinese Jing Liu
Il campione di handbike su Raiuno
Zanardi: «Lobiettivo? Tre medaglie»
??«La mia è una storia bellissima « ho la fortuna di viverla. Ho avuto la forza di ricominciare una nuova carriera sportiva e mi sto prendendo grandi soddisfazioni. Credo di essermi preparato molto bene; qui a Londra farò tre gare e voglio competere per vincere altrettante medaglie». Così, in collegamento dall'Inghilterra, durante la trasmissione «5* di recupero» su Raiuno, Alex Zanardi, ex pilota automobilistico di Formula 1, che, a causa di un tremendo incidente nel settembre del 2001, ha perso entrambe le gambe, prima di tornare a correre e a vincere sulle auto nel 2005 (trionfando nel campionato italiano superturbmo). A seguire, Zanardi, che gareggia per il Barilla Blu Team, è passato all'handbike (bicicletta spinta con la forza delle braccia), dove ha vinto la medaglia d'argento nei campionati del mondo 2011), la maratona di New York (ancora nel 2011) e quella di Roma (2012).
LONDRA
Pistorius abdica nei 200 metri: è solo secondo, oro
al brasiliano Fonteles
Pamela Pezzutto, Cecilia Camellini: l'Italia continua a fare collezione di medaglie alle Paralimpiadi di Londra. Il primo podio di giornata è arrivato dal tennis tavolo dove la Pezzutto, per la seconda volta in carriera, ha conquistato l'argento paralimpico nel singolo femminile classe 1-2. Anche stavolta la 31enne di Sacile si è arresa alla cinese Jing Liu: le speranze di farcela c'erano conoscendo la voglia di vincere dell'azzurra arrivata a questa seconda finale dopo un quadriennio di grande lavoro ma la sfida ha confermato la superiorità dell'avversaria, che a Pechino aveva vinto 3-1 e a Londra invece 3-0.
Cecilia Camellini, invece, continua a stupire. Stavolta non è arrivato il metallo più prezioso ma poco male: terza gara e terza medaglia. Dopo i due titoli olimpici con tanto di record mondiale nei 50 e nei 100 s11 la ventenne dell'Asd Tricolore Reggio Emilia conquista infatti il bronzo nei 100 dorso S11, chiudendo in l'19"91 alle spalle della giapponese Rina
Akiyama e della neozelandese Mary Fisher. Oscar Pistorius, invece, non ce l'ha fatta a confermarsi campione paralimpico dei 200 metri-T44. A batterlo è stato il brasiliano Alan Fonteles, che ha corso in 21"45, contro il 21"52 di Blade Runner", argento. Curiosamente Fonteles è l'atleta verso il quale, primadellafinale, Pistorius aveva polemizzato dicendo che le protesi speciali del brasiliano, che ne hanno alzato la statura di 5 cm, lo avvantaggiano.
Gli altri risultati. In mattinata, Fabrizio Sottile era stato eliminato nelle batterie dei 100 farfalla S12 (11°, l'03"97), niente finale dei 50sl S8 per Immacolata Cerasuolo (14° tempo), Nicolò Bensì è stato invece il primo degli esclusi nei 150 misti SM4. Nel lungo femminile che ha incoronato l'australiana Kelly Car- twright (4,38), Martina Caironi chiude tredicesima con la misura di 3,50 mentre ElisabettaStefanini (guida Massimo Di Marcello) centra l'accesso alle semifinali dei 400 T12 col settimo tempo (l'02"57). Team sprint azzurro fuori dalla finale: per Roberto Bargna, Andrea Tarlao e Paolo Vigano solo nono tempo nelle qualificazioni. Canottaggio avaro di soddisfazioni: nel due di coppia misto Tamix2x, Daniele Stefanoni e Silvia De Maria chiudono la finale al sesto e ultimo posto (oro alla Cina davanti a
Francia e Usa), quinto invece il quattro con (Mahila Di Battista, Andrea Marcaccini, Pierre Calderoni, Florinda Trombetta, tim. Alessandro Franzetti) col titolo olimpico andato alla Gran Bretagna Nella vela, Marco Gualandris e Marta Zanetti scivolano al sesto posto del Keelboat Skudl8. Nell'arco si ferma ai quarti di finale il cammino di Alberto Simonelli nel Compound, dove viene battuto 6-4 dallo spagnolo Guillermo Rodríguez González. Nel tennis, giornata no per Marco Innocenti e Giuseppe Polidori, prima eliminati nel singolo, superati rispettivamente da Bryan Barten e Boaz Kramer, e poi nel doppio dai giapponesi Kawano e Moroishi. Dopo il sesto posto nel team test, SaraMorganti chiude in ottavapo- sizione nell'individuale del grado I con 68,650, lontana dal podio che premia la britannica Christiansen. Dopo tre sconfitte, infine, l'Italia del basket trova il suo primo successo: 61-32 sul Sudafrica.*
Giuliano Molossi
|