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La Mole's Cup ha chiuso la stagione del Baseball Per Ciechi
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da FIBS (Federazione Italiana Baseball e Softball)
di Marco Landi - (9 ottobre 2012)
La Mole's Cup ha chiuso la stagione del Baseball Per Ciechi In memoria di Ivano Albertazzi, la manifestazione ha visto anche la partecipazione di una squadra francese e una tedesca.
Premiate le formazioni e gli atleti vincenti del 2012.
Fraccari: "Piena dignità agonistica e grande supporto per la famiglia olimpica.
" Mazzanti: "Una crescita incredibile per l'idea dell'amico Alfredo.
" Una giornata di sole e caldo estivo ha fatto da cornice all’ultimo appuntamento stagionale dell’Associazione Italiana Baseball Per Ciechi nel centro tecnico di Casteldebole, culla del progetto nato dall’intelligenza e dalla capacità di coinvolgere gli amici di Alfredo Meli, nell’ormai lontano 1994 (anche se l’idea di base risale ad almeno due anni prima e compie oggi 20 anni).
La Mole’s Cup (Coppa della Talpa) intitolata all’amico Ivano Albertazzi, campione d’Italia nel ’74 con la Montenegro Bologna e, più recentemente, 3 volte con la Fiorentina BXC, ha richiamato sul diamante bolognese otto delle nove squadre partecipanti all’attività italiana (Bologna White Sox, Fiorentina, Roma All Blinds, Aquilone Red Sox, Cvinta Ravenna, I Patrini Malnate, Lampi Milano, Milano Thunder’s Five, assenti giustificati i Tigers Cagliari), più due ospiti internazionali: i tedeschi Bavarian Bats, che ospitarono l’evento lo scorso anno, e i francesi Nogent Bandits.
Ben 29 le gare disputate sui due campi, con uno sforzo organizzativo ben evidente sui volti di dirigenti e arbitri a fine giornata, insieme, però all’enorme soddisfazione di vedere quanta strada ha fatto questo progetto.
Perché al di là dell’aspetto agonistico e della vittoria dei Thunder’s Five, i quali hanno messo in bacheca l’ultimo trofeo in una stagione 2012 dominata dalla Fiorentina di Valerio Ranieri, che si è aggiudicata Campionato e Coppa Italia (quale migliore modo per onorare la memoria di Ivano?), l’occasione è stata importante per molti motivi.
Prima di tutto per ritrovarsi un’ultima volta sul campo, tutti insieme, e consegnare i defender alle squadre e i premi individuali agli atleti che hanno raggiunto traguardi significativi, ma anche per prendere coscienza, una volta di più, dell’evoluzione, della crescita di un progetto che, nato dalla volontà di ferro di alcuni amici e campioni del passato, oggi ha assunto tutti i canoni di una realtà agonistica vera e propria.
Come Alberto Chessman Mazzanti, che si assunto la gravosa eredità morale di Meli, ha ricordato durante le premiazioni, “La AIBXC Onlus è cresciuta così tanto negli ultimi anni da coinvolgere oggi nove squadre e otto città in Italia, da ente aderente abbiamo tutti i diritti e i doveri di qualsiasi altra attività FIBS e, attraverso la collaborazione con la IBAF e l’impegno di Riccardo Fraccari, che è qui oggi a rappresentare entrambe le istituzioni, stiamo allargando i nostri confini: Cuba, Francia, Germania hanno recepito il nostro modo di fare baseball e gli obiettivi, enormi, sono oggi il Giappone e gli Stati Uniti, che vogliamo conquistare.
Siamo parte del Comitato Italiano Paralimpico e, insieme, daremo il nostro contributo per il rientro del nostro sport alle Olimpiadi.
” “Lo spiegai ad Alfredo” ha raccontato Fraccari “che inizialmente aveva qualche perplessità: fare la scelta agonistica, nel senso del rigore e del rispetto di protocolli determinati, è stato un passo decisivo per fare del Baseball Per Ciechi una disciplina a tutti gli effetti paritetica nell’ambito federale.
Non ci mise molto a convincersi della correttezza della scelta e quanto ho visto oggi in campo a livello di tecnica, agonismo e organizzazione non fa che ribadirlo.
È stato un vero peccato non potere giocare la partita dimostrativa che avevamo programmato a Regensburg durante il Classic Qualifier per mostrare al Comitato Olimpico Internazionale il vostro livello, ma le risorse sono ancora lì, a disposizione, e non mancherà occasione di lavorare insieme per il ritorno nella famiglia olimpica.
” Fraccari e Andrea D’Amico, fresco campione d’Europa con l’Unipol Bologna, hanno poi partecipato alle premiazioni, a chiusura di quello che è stato un vero e proprio Gala della AIBXC: Fiorentina per i 2 tornei tricolori, Giuseppe Comuniello (Fiorentina), miglior difensore e giocatore più utile del campionato (premio Ballarini & Figli), Sarwar Ghulam, miglior fuoricampista, mentre il miglior battitore, Andrea Pisu del Cagliari, sarà premiato alla prima occasione; per la Mole’s Cup-torneo Ivano Albertazzi, i premi individuali sono andati a Fabrizio Merli (Cvinta Ravenna), miglior difensore, Federico Bassani (Roma All Blinds) miglior battitore, l’immancabile bomber Sarwar Ghulam (Thinder’s Five) miglior fuoricampista e Alfonso Somma della Roma, giocatore più utile.
La chiusura, doverosa, da parte di Mazzanti è per citare tutte le persone che hanno dedicato il loro tempo all’attività AIBXC durante la stagione, a cominciare dai dirigenti e dagli arbitri per arrivare a tutti coloro che, dando una mano per sistemare il campo o cucinare una tagliatella, hanno contribuito a portare avanti il progetto.
“Per nuove forze, grandi o piccoli aiuti, la nostra porta è sempre aperta.
” È l’invito finale rivolto al movimento.
Marco Landi
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