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Quel surreale silenzio quando giocano a baseball i non vedenti
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da Gazzetta Di Parma
di Margherita Portelli - (4 settembre 2013)
A Sala Baganza quattro squadre hanno disputato un girone di Coppa Italia, assessore Antonini: «Così cresce la cultura dello sport.
Sulle tribune di via di Vittorio regnava un surreale silenzio. Quello necessario perchè i non vedenti possano giocare a baseball.
Il diamante di Sala Baganza ha infatti ospitato un girone di semifinale della Coppa Italia di baseball per non vedenti, uno sport che oltre ad impegno e voglia di vincere richiede ai giocatori vigile ascolto e concentrazione costante. Il baseball per ciechi è così sbarcato nella provincia di Parma, dove - fino a ieri - non era mai stata disputata una partita. Hanno vinto i ragazzi dei Thunders Five Milano e dei Lampi Milano, che hanno battuto i Patrini Varese e i Tigers Cagliari, classificandosi per la finale (in programma il 15 settembre a Bologna).
Ma la giornata di sport è stata soprattutto un'occasione di festa, che ha permesso di avvicinarsi ad una disciplina ancora poco conosciuta. Nato nel 1998 a Bologna dal so¬gno di alcuni ex giocatori di baseball, questo sport ora punta ad arrivare alle Olimpiadi per i paralimpici.
Come spiega Alberto Mazzanti, il presidente dell'Aibxc (Associazione italiana baseball per ciechi), «siamo riusciti ad esportare questa disciplina all'estero e abbiamo anche già organizzato un torneo internazionale, la Mole's Cup (Coppa della talpa) con Francia e Germania».
Matteo Comi e Davide Moreschi, 25 e 27 anni, giocatori dei Lampi Milano, possono raccontare meglio di tutti il valore di questo gioco. Il primo si è avvicinato al baseball per caso; il secondo segue i campionati americani in streaming, via internet, grazie al commento in inglese.
«È una disciplina stimolante, uno sport di squadra che mi ha permesso di migliorare la mia autonomia in termini di movimento e udito - sottolinea Mat¬teo - Dopo che mi sono avvi¬cinato a questo sport, lo scorso anno, ho anche cominciato a scrivere di baseball su www.baseballmania.it».
Davide ha invece «arricchito la mia rete di relazioni. Sui campi di baseball ho anche conosciuto la mia fidanzata, Arianna, che come me gioca, ma in un'altra squadra: siamo una coppia di avversari».
Ragazze e ragazzi, giovani e adulti, italiani e stranieri: sul diamante «buio» del batti e corri per non vedenti si è tutti uguali.
Giuseppe Oppici, presidente del Sala Baganza baseball, ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa: «pensiamo possa essere di stimolo per tutto il ter¬ritorio».
Un'iniziativa importante che può servire perchè «la cultura dello sport per disabili nella no¬stra provincia deve crescere» come hanno auspicato l'assessore allo Sport della Provincia di Parma, Walter Antonini, e Gianni Barbieri, delegato provinciale del Coni. «Basti sapere che negli ultimi 3 anni abbiamo creato 4 nuove discipline sportive sul territorio e avuto solo 5 nuovi iscritti» ha specificato Antonini. Il sindaco di Sala Cristina Menisi, non è voluta mancare all'appuntamento e si è detta entusiasta: «Questo è un paese è da sempre molto attento all'universo del baseball. La proposta di ospitare questa giornata dedicata ai non vedenti ha subito trovato il nostro consenso».
Infine l'assessore allo sport Gabriele Carpena, che si è adope¬rato per la riuscita dell'iniziativa, ha ribadito che «la volontà di far conoscere la disciplina, coinvolgendo anche le associazioni locali dei non vedenti, è stata una bella occasione di condivisione e integrazione». ?
Come si gioca
Awisi sonori per colpire e prendere la pallina
I giocatori indossano speciali mascherine a protezione degli occhi: in questo modo ipovedenti e non vedenti sono parificati. Il pubblico, invece, sta con gli occhi ben aperti e la bocca chiusa, perché il baseball per ciechi è uno sport bello da guardare, ma in silenzio.
Una mazza e una palla bucata artigianalmente per inserire al suo interno un sonaglio sono tutto ciò che serve, insieme alla voglia di mettersi alla prova e al coraggio di provare a divertirsi.
Le squadre in campo schierano cinque giocatori non vedenti e un assistente di seconda base vedente. Il battitore impugna la mazza e la pallina, che colpisce dopo averla lasciata cadere, per poi iniziare a correre in direzione delle basi. La difesa cerca di afferrare la pallina che rotola rumorosa, mentre gli assistenti (vedenti) sbattono l'una contro l'altra delle palette di legno, per indicare al battitore in corsa l'esatta posizione della base. L'obiettivo della difesa è bloccare la pallina battuta e lanciarla in seconda base dove è presente un giocatore cieco e l'assistente che raccoglie la pallina; se questa arriva prima del corridore-battitore, allora il battitore è eliminato, altrimenti ha conquistato la base.
Margherita Portelli
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