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Nuoto

VILLA CORTESE - Cosa è il nuoto?


da La Prealpina
di Cristiano Comelli - (4 settembre 2013)

VILLA CORTESE - Cosa è il nuoto?

Martina Rabbolini, quindici anni e talento della vasca villacortesina, è sicura: voglia di divertirsi, libertà, possibilità di sperimentarsi continuamente e di valicare i propri limiti per scoprirsi sempre più grandi e forti.

E soprattutto, è la spada lucente con cui è stata in grado di fendere quella maledizione che il destino ha inflitto alla sua vista.

Uno squarcio di luce che svergogna il buio.

Martina ha incontrato i suoi concittadini l'altra sera in una serata organizzata appositamente per lei.

Sono stati ripercorsi i momenti salienti di una carriera già densa di soddisfazioni e medaglie.

Una vita abbracciata all'acqua e alle piscine, la sua.

Un amore sbocciato quando aveva soltanto tre mesi.

Poi, a soli otto anni, la frequentazione dei corsi per imparare a salvare bagnanti in pericolo.

Fino all'incontro con le due persone che hanno dato alla sua passione identità definita e luccicante: una è Francesco Fusati, presidente del Gsd Non vedenti Milano Onlus, l'altra è il suo attuale allenatore Andrea Caruggi.

«Incontrare Martina - ha affermato - è stato bellissimo, è una ragazza straordinaria, molto determinata, sempre sorridente; non avevo mai allenato ragazze come lei, eppure è stata subito in grado di mettere a loro agio sia me che i compagni di squadra».

Una ragazza speciale, "insomma, pronta a lasciarsi prendere sempre per mano dal nuoto per camminare con lui verso nuovi traguardi:

«In acqua mi sento libera - ha detto - con lei sono una cosa sola, anche quando non nuoto ho bisogno di sentire l'odore del cloro, la sensazione della piscina».

Nuoto, Martina racconta le sue medaglie Stile libero, dorso, rana, per lei la vasca non ha segreti.

Allenamento duro ma ricompensato da mille soddisfazioni: ricordi che hanno il sapore del primo posto nei cento stile libero, dorso e rana agli assoluti estivi di Bari del 2008 "dove volevo dimostrare quanto valevo perché era la mia prima esperienza importante" oppure quello delle due medaglie d'argento conquistate ai Paralympic Games di Brno.

Altri due ricordi che Martina ha affidato al diario alla voce "indimenticabili" sono il meeting internazionale di Berlino dello scorso maggio e il trofeo internazionale Settecolli a Roma dove si è classificata quarta.

Orgoglio suo, di un'intera comunità, del suo allenatore, e di Fusati che ha affermato:

«Fare sport, per chi è affetto da disabilità, aiuta a sperimentare la propria autonomia e ad accrescere l'auto stima; anch'io l'ho sperimentato su me stesso e anche Martina ne è un esempio»,

Per il futuro, Martina ha già idee precise: italiani, europei, e soprattutto le Paraolimpiadi di Rio.

Storia di una ragazza speciale che ogni giorno colora le pagine della vita di tinte smaglianti con i pennelli del nuoto.

Martina Rabbolini con le ultime medaglie (PuMoto)

Cristiano Comelli

Indice articoli del 2013 Indice articoli di NUOTO

E noi, proprio noi, non solo vediamo il mondo, ma lo guardiamo dai campi di sci sulle montagne più alte, dalle barche a vela su laghi e mari profondi, dai rettangoli di equitazione, dai diamanti di baseball e dai poligoni di tiro con l'arco, dalle piste di pattinaggio e dai circuiti di atletica, e ancora non abbiamo finito!
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