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La Roma ALL BLINDS trionfa nella Coppa Italia 2013
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da Baseball.it
di Matteo Briglia (Bedeo) - (18 settembre 2013)
Impresa dei gladiatori capitolini: successo rocambolesco in semifinale per 8-7 sui favoriti Lampi tricolori prima del capolavoro nella finale contro i Thunder's Five battuti 11-8 al termine di un match interrotto 35 minuti per pioggia
Il destino ineluttabile o il treno merci lanciato a tutta velocità verso il compimento del proprio corso.
Quando la storia deve necessariamente concludersi in un certo modo, a prescindere, gli eventi vanno proprio in quella direzione.
Così è l'impresa compiuta domenica sul "Leoni di Casteldebole dalla Roma ALL BLINDS, vincitrice contro ogni pronostico dell'edizione 2013 della Coppa Italia di baseball per ciechi.
Un successo inatteso per i giovani capitolini, determinati e fiduciosi nei propri mezzi atletici e caratteriali, mai battuti in partenza, capaci di mettere in fila i Lampi Milano, neocampioni d'Italia, e i Thunder's Five, grazie a due capolavori in diamante che verranno ricordati per molto tempo.Gli exploit che hanno regalato la Coppa Italia agli ALL BLINDS capitolini presentano inequivocabilmente una gamma di elementi emozionali, teatrali, atmosferici e tattici tali da inserire già oggi il "miracolo romano" all'interno di un universo speciale, tipico delle grandi perfomance sportive che si trasformano in leggende.
Campo Leoni allagato domenica da lacrime e pioggia, scosso alle fondamenta da singhiozzi ed esplosioni di gioia, un palcoscenico a cielo aperto di una commedia umana prima che agonistica dominata da match di altissimo livello tecnico, con tanta tensione e adrenalina.In diamante le quattro semifinaliste del torneo con finale fissata intorno verso le 15.30.
La giornata incerta sotto il profilo meteo veniva aperta dallo stuzzicante confronto tra i Lampi Milano e la Roma, unica formazione in grado di mettere in difficoltà i "Giurleo Boys" tricolori nel corso della fase ad Intergirone del campionato appena concluso.
Lampi chiamati ad un pronto riscatto dopo le prove opache offerte a Sala Baganza nella fase di qualificazione alle Final Four, determinati a dimostrare quanto lo scudetto conquistato lo scorso giugno non vada interpretato come un'impresa estemporanea.
Meneghini subito produttivi: partenza fulminea grazie all'ottimo impatto del lead-off Scarso e alla vena del senegalese Bara Mbacke Dieng che in apertura della seconda ripresa realizza un solo homer che permette ai Lampi di condurre 3-1.
Roma sembra patire un leggero timore reverenziale con i capitolini animati da grande volontà difensiva ma penalizzati da polveri ancora bagnate nel box.Nella parte centrale del match, i Lampi sembrano poter disporre agevolmente degli avversari, bucati ripetutamente da una serie di valide al centro e sul corridoio di terza da Claudio "Il Pianista" Levantini, "Metronomo" Scarso ed il solito Dieng che nella parte alta del quarto spara un fuoricampo da 2 punti che sembra indirizzare irrimediabilmente la gara dalla parte dei meneghini.
Tabellone impietoso per i padroni di casa: 1-7 dopo quattro assalti milanesi, ALL BLINDS costretti a remare da molto lontano.
I capitolini tuttavia non perdono la calma: testa nel match, qualche valida in più a segno, uomini in base e 2 punti messi faticosamente a referto che accorciano le distanze sul 3-7 dopo 4 riprese.Milano imballata al piatto nella parte alta del quinto, probabilmente appagata dal vantaggio rassicurante.
Lombardi comunque sostenuti da una difesa finalmente all'altezza della propria nomea che riesce a sventare agevolmente le "grounder" laziali, grazie all'apporto robusto di Ilaria Granata (7 assistenze complessive).
Lampi che tuttavia hanno il torto di non allungare nel corso del loro sesto attacco: ghiotta occasione sprecata da Dieng che con basi cariche alza un pop al centro, facile presa di Federico "Gatto Papone" Bassani, giovane interbase romano.
Scampato il pericolo, gli ALL BLINDS tornano a tessere pazientemente la propria tela e, complice un Bassani finalmente produttivo nel box, sostenuto dalla velocità impressionante di Matteo "Speedy" Salandri, realizza quel punto d'oro che riavvicina incredibilmente i laziali sul 4-7 dopo 6 riprese, nell'atmosfera improvvisamente divenuta elettrica attorno al Leoni.
Milano affronta l'ultimo attacco in chiara difficoltà psicologica, sente il fiato sul collo, benché ancora a debita distanza, degli ALL BLINDS.
Lampi all'asciutto anche nella parte alta del settimo, nonostante qualche mossa azzardata dello skipper Giurleo che prova invano a scuotere i suoi ragazzi sostituendo a sorpresa il lead-off Scarso, sino a quel momento più che affidabile, con la freschezza di Ambra Trefolello, che tuttavia paga un prezzo salato in un frangente tanto delicato della gara.Roma affronta il suo ultimo attacco sotto di 3 lunghezze (4-7), determinata a giocarsela sino in fondo.
Grazie alla calma serafica dei propri manager, i giovani capitolini trovano una serie incredibile di valide (saranno ben 5), innescate dal cuore pulsante del proprio line-up (Bassani, Pierri, Salandri).
La difesa dei Lampi, marchio di fabbrica dei successi dei "Giurleo Boys", va letteralmente in tilt.
Le palline dei capitolini mitragliano un diamante sorprendentemente sguarnito e la giostra sulle basi degli ALL BLINDS trascina la Roma all'incredibile pareggio (7-7) con il punto battuto a casa dal capitano Alfonso "Talpone" Somma.
In situazione di un eliminato e basi piene, Bassani firma il primo miracolo capitolino, battendo a casa il punto segnato da Salandri che fa letteralmente esplodere la gioia di allenatori e manager laziali.
Trionfo pazzesco per Roma che agguanta in extremis una finale incredibile a cui pochi avrebbero potuto credere dopo le prime quattro riprese.Letteralmente annichiliti i Lampi a fine partita, schiantati dal ritorno veemente di una Roma mai doma, chiamati tuttavia a dover recitare pesanti "mea culpa" in fase di analisi di un match gettato al vento, penalizzati dalla prestazione sotto tono nel box e traditi da una difesa deficitaria con diverse imprecisioni in copertura.
Scorrendo il tabellino della gara, ottima prestazione corale per gli ALL BLINDS, tutti a referto con almeno 2 valide, guidati in difesa dalla prestazione mostruosa di Bassani (8 assistenze) mentre al piatto spiccano le prove maiuscole di xapitan Somma (5 su 7, 3 punti battuti a casa), sostenuto dalla sorpresa Salandri (4 su 7, 2 punti battuti a casa), Daniela Pierri (3 su 7, 2 punti battuti a casa) e Bassani (2 su 7, 1 punto battuto a casa).
Lampi trascinati da un Dieng in grande spolvero, nonostante gli errori in difesa, autore di uno splendido 5 su 7 al piatto, impreziosito da 2 fuoricampo e 4 punti battuti a casa, spalleggiato da capitan Scarso (3 su 6) e Levantini (3 su 7, 2 punti battuti a casa).Pochissimo il tempo per riprenderci dallo stillicidio di emozioni vissute in questa prima incredibile semifinale.
Nella tarda mattinata, scendevano in diamante Thunder's Five Milano e Leoni Firenze, per giocarsi il secondo atto di questa Final Four.
Gara in cui i Tuoni Milanesi, reduci dal percorso netto nella fase di qualificazione, partivano con i favori del pronostico contro una compagine toscana comunque salita a Casteldebole al completo grazie alla presenza di Vanessa "Ciclone" Cascio, rientrata dal Belgio per l'occasione, Massimo Diana e Luigi Abate.
Partenza diesel per i milanesi di skipper Brivio che, come spesso accaduto in occasione di gare secche a eliminazione, si lasciano sorprendere al playball dalla baldanzosità dei gigliati, trascinati da un Abate in grande giornata, a segno con 3 punti nella parte alta della prima ripresa.Ci pensava comunque il solito Sarwar "Home Run King" Ghulam a rimettere prepotentemente in linea di galleggiamento il vascello milanese che nella parte bassa della seconda ripresa firmava i 5 punti che consentivano ai Thunder's 5 di staccarsi nel punteggio (7-3) che di fatto non verrà più messo in discussione dai toscani.
8-6 il finale di un match in cui i Leoni si sono comunque battuti sino in fondo, sfiorando un'impresa a cui probabilmente avrebbero dovuto credere maggiormente.
Tuoni morbidi infatti nella gestione di un match sonnolento, dominato dalle difese nella parte centrale e conclusiva, in cui Firenze ha avuto il torto di rinunciare a piazzare quel paio di zampate che avrebbero sicuramente riaperto i giochi.
Analizzando il box score del match, prestazione balistica da incorniciare per un incredibile Ghulam, che chiude con un fantastico 4 su 6 nel box, 2 fuoricampo, 5 punti battuti a casa sugli 8 complessivi segnati dai Tuoni, a cui vanno aggiunte ben 11 assistenze.
Ottimi tra i milanesi anche il rookie Ivan Nesossi, in ulteriore crescita tecnica ed atletica, protagonista di un ottimo 3 su 6 al piatto, un punto battuto a casa, 7 assistenze, sostenuto da capitan Francesco "El Presidente" Cusati (2 su 5, 1 punto battuto a casa) e Cristiano "Tatone" Tedoldi (2 su 6, 1 punto battuto a casa).
Tra i medicei, spicca Gigi Abate, autore di un fantastico 6 su 6 nel box, impreziosito da un fuoricampo e 2 punti battuti a casa, spalleggiato dal 2 su 5, 1 punto battuto a casa di Vanessa Cascio e dal 2 su 7, 1 punto battuto a casa di Giuseppe "Radar" Comuniello, puntuale anche in difesa (5 assistenze).Tavola apparecchiata quindi per una finale succulenta, per quanto inedita, strameritata da Tuoni e Roma ALL BLINDS.
Meneghini decisamente favoriti sul piano dei valori tecnici e dell'esperienza, nonostante l'assenza pesante del terza base titolare Fabio Scali (anche se la corazzata lombarda protagonista di un decennio al vertice dell'AIBXC è tuttavia a secco di trofei significativi nelle ultime due stagioni).
Sfida insidiosa quella lanciata ai Tuoni dai "Bad Boys" capitolini, guastafeste per antonomasia, reduci dall'impresa realizzata in mattinata contro i Lampi.
Gara prevista sulla distanza delle nove riprese, affidata al capo arbitro Amurri, coadiuvato da Durso, Ricci, Luciani, Lerker e aperta dalla consegna della prima pallina al DH dei Tuoni, Arjola Dedaj, dalle mani del Presidente del Consiglio Comunale di Bologna, Simona Lembi, a testimonianza dell'attenzione da sempre riservata dalle istituzioni felsinee al nostro sport.Cielo plumbeo sul Leoni, temperatura in picchiata, mazze fredde in avvio di gara.
I Tuoni si iscrivono a tabellone nella parte alta del primo inning grazie alle valide di Dedaj e Ghulam, mentre l'approccio capitolino è speculare all'avvio stentoreo palesato contro i Lampi.
Nella parte centrale del match, i giallo-rossi si scatenano letteralmente in attacco, sospinti dalla determinazione e dalle prodezze di un Bassani semplicemente "mostruoso", sostenuto da capitan Somma e da un Matteo Salandri in versione "jolly".
Imbarcata micidiale per i milanesi che subiscono la bellezza di 8 punti tra terzo e quarto inning nella bolgia sugli spalti di un pubblico estasiato e rapito dal crescendo capitolino.
SOS Thunder's che solo la caparbietà di un immenso "Homer King" Ghulam e la determinazione della tigre Dedaj riescono a raccogliere e tradurre in punti.
Il grande slam del pakistano in forza ai Tuoni consente infatti ai milanesi di riavvicinarsi sul 4-9 dopo 6 riprese.Giove Pluvio decide a questo punto di partecipare concretamente ad uno spettacolo tanto entusiasmante: in avvio di settimo inning, rubinetti aperti dal cielo sul Leoni e pioggia battente che inizia a mitragliare il diamante.
Tenuto conto della posta in gioco, il capo arbitro Amurri opta comunque per la continuazione della gara sotto il diluvio.
In apertura di ottava ripresa, sul 10-7 per gli ALL BLINDS, gli umpire sono tuttavia costretti alla sospensione del match, sferzato da una precipitazione davvero copiosa.Squadre nei dug-out tra qualche polemica di troppo, spalti che rimangono gremiti sotto l'enorme ombrello umano di una folla che fissa il cielo ed implora una tregua agli elementi atmosferici.
Dopo 35 minuti circa, nuovo "miracolo a Casteldebole": cateratte che misteriosamente si chiudono, squadre nuovamente in campo.
I Tuoni accorciano ulteriormente le distanze nel corso del loro ottavo attacco: l'8-10 è firmato dallo spirito indomito dei soliti Ghulam e Dedaj.
Roma non ci sta.
Bassani e Salandri propiziano l'undicesimo punto capitolino che consente agli ALL BLINDS di affrontare l'ultimo assalto milanese avanti di 3 punti.
Momenti di incredibile tensione in apertura di nona ripresa.Ghulam piazza una grounder involontaria al centro che beffa la difesa lunga dei capitolini e gli permette di giungere salvo in seconda.
Zero out, uomo in base, Cusati nel box.
Il ruggito del capitano echeggia sul Leoni.
Splendida l'esecuzione di "squeze" da parte de "El Presidente" che brucia la difesa laziale, si accomoda in seconda e sposta Ghulam in terza (va ricordato che nel baseball "AIBXC style", la prima base è sonora e deve essere aggirata dai battitori in corsa verso la seconda).Finale di match vietato ai deboli di cuore, esito appeso ad un filo.
Si presenta nel box per Milano il rookie Nesossi, autore di un ottimo match contro i Leoni, calato alla distanza in questa finale, vittima del primo strike-out della ripresa.
Un out, basi cariche, Dedaj nel box, protagonista fino a quel punto di uno spettacolare 7 su 8.
Si soffre sugli spalti quando la tigre Arjola carica la legnata impressionante che tuttavia vola eccessivamente nell'aria umida del Leoni.
E' una volata amara che costa la seconda eliminazione ai Thunders e lascia impalati Ghulam e Cusati sulle basi fradice di pioggia.
ALL BLINDS ad un passo dal sogno.
Tocca a Cristiano "Tatone" Tedoldi che dopo due foul-ball accarezza tremebondo una pallina docile che, frenata dalla terra rossa allagata, si adagia nel guantone di Bassani che mette a segno l'assistenza per il terzo out.
E' l'ultima eliminazione di una partita straordinaria.
Si concretizza il sogno degli ALL BLINDS.
La Coppa Italia 2013 prende la strada di Roma contro ogni previsione.Il silenzio surreale incatenato dalla tensione viene squarciato dall'urlo di gioia dei "Bad Boys" laziali che si abbracciano, piangono, rotolandosi nel fango del Leoni.
Lacrime, festa, giubilo e commozione contrapposti a silenzio, incredulità, smarrimento, altrettante lacrime (di rabbia) e tristezza che soffocano il dug-out dei Tuoni, ancora sconfitti in una finale in cui si pensava potessero imporre la propria personalità agli avversari.
Questa giornata pazzesca però è tutta di questa Roma operaia, sbarazzina, "gajarda", cresciuta enormemente sotto il profilo tattico-tecnico, grazie allo splendido lavoro certosino compiuto in questi due anni dai 4 moschettieri al timone degli ALL BLINDS, Corazza, Nardecchia, Azzaro e Signori, assolutamente geniali nel trovare la quadratura del cerchio capitolino con l'inserimento in pianta stabile nel line-up di Salandri e Pierri a fianco dei più esperti Checchi e Somma.
ALL BLINDS guidati in campo dalle stelle luminose e giovani di Federico Bassani, eletto all'unanimità MVP di questa finale dall'alto delle sue 14 assistenze, 6 su 8 nel box e 3 punti battuti a casa, a cui fa da contraltare la sorpresa Matteo "Playboy" Salandri (4 su 7, 3 punti battuti a casa), spalleggiato da un immenso capitan "Talpone" Somma (3 su 8, 3 punti battuti a casa).
Non sono bastati ai Tuoni le prestazioni incredibili di Ghulam (6 su 8 nel box, 1 fuoricampo, 4 punti battuti a casa) e di una scintillante Dedaj (7 su 9 al piatto), traditi dall'emozione di Tedoldi nel momento chiave della gara e da un Nesossi comunque encomiabile, comprensibilmente calato alla distanza.Questa incredibile stagione AIBXC proseguirà sabato 21 settembre a Milano con la prima edizione della "Coppa Lombardia" di scena al Kennedy, sfida incrociata tra le tre compagini lombarde, mentre domenica 22 sul diamante "Pomari" di Vicenza è in programma l'ALL-STAR Game 2013 tra i migliori giocatori del campionato in rappresentanza dei due gironi, preceduto dal tradizionale "Home Run Derby".
Matteo Briglia (Bedeo)
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