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Baseball Ciechi, Coppa Italia agli AllBlinds Roma
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da Baseball Mania
di Matteo Comi - (19 settembre 2013)
Gli sport sono pieni di storie, dove si passa dall’essere sul ciglio del baratro dell’eliminazione al sollevare al cielo Coppe o scudetti. Il Calcio ne è pieno di tali esempi ma non ci soffermeremo in questa sede su di essi, perchè la recente attualità ci ha proposto proprio la scorsa Domenica un altro capitolo di questo genere di romanzi sportivi.
Protagonisti di questa favola sono stati giocatori, Allenatore e assistenti della Roma AllBlinds e teatro dell’impresa è stato il diamante Leoni di Castel Debole a Bologna, dove si sono svolte le Semi-Finali e la Finale della Coppa Italia 2013 di Baseball giocato da ciechi.
Il calendario prevedeva alle 10.00 la prima Semi-Finale tra i Neocampioni D’Italia 2013 dei Lampi Milano e la vera sorpresa di questa stagione, cioè la Roma AllBlinds. I meneghini si presentavano al gran completo con la loro formazione titolare e reduci da un girone di qualificazione con qualche patema ma soprattutto con la voglia di vendicare sportivamente la sconfitta patita dai capitolini nell’intergirone dello scorso torneo. La Roma AllBlinds si presentava priva di Nardin e Rodriguez ma gettava nella mischia Daniela Pierri e Matteo Salandri.
Prima del game era osservato un minuto di silenzio in ricordo di Ruggero Francavilla, ex giocatore dei Lampi Milano scomparso nella notte tra il 5 e il 6 Settembre.
I giocatori di Mr Giurleo, a differenza di altre volte, si esibivano in una partenza decisa e produttiva con 2 punti nel primo loro inning d’attacco, mentre un HR di Dieng portava sul 3 a 0 il parziale nella seconda ripresa. I capitolini cercavano di controbattere immediatamente ma erano lasciati a secco nel loro primo inning d’attacco e riuscivano a mettere a referto solo un punto nella loro seconda ripresa. I milanesi riprendevano, dunque, a lavorare ai fianchi gli avversari segnando altri 2 punti nel loro terzo inning d’attacco e quando Dieng nella quarta ripresa realizzava il suo secondo HR di giornata, battendo a Casa altri 2 punti che portavano i Bianco-blu sul parziale di 7 a 1 il game sembrava ormai deciso tanto che il successivo fly out del senegalese, probabile altro HR se fosse rimasto a terra, sembravaun atto di clemenza nei confronti degli avversari. I romani, infatti rialzavano la testa segnando 2 punti nel loro terzo inning d’attacco, mentre la loro risalita era provvisoriamente fermata da Granata, Oliveri e un out a Casa base nella quarta ripresa. Nella parte alta del quinto inning l’attacco dei Lampi si inceppava di netto, senza produrre altri punti, mentre la difesa sembrava continuare a reggere nella parte bassa della quinta ripresa, così da controllare gli attacchi dei Giallo-rossi che timidamente prendevano sempre più coraggio. L’improduttività offensiva dei meneghini si protraeva anche nella parte alta del sesto inning , durante il quale Mr Corazza ordinava il cambio Fabio Azzaro per Alberto Nardecchia nel ruolo di seconda base vedente che portava maggior reattività nell’apparato difensivo romano. Nella parte bassa della sesta ripresa, inoltre, sinistri scricchiolii cominciavano a verificarsi nella difesa dei Lampi che concedevano un punto alla squadra capitanata da Alfonso Somma. I giocatori di Mr Giurleo completavano il loro “suicidio” sportivo nella parte alta del settimo inning senza ulteriori sussulti in attacco e cedendo poi clamorosamente in difesa nella parte bassa della settima ripresa, dove i romani infilavano 5 valide consecutive che portavano alla realizzazione di 4 punti che permettevano di mettere a segno il sorpasso. I Lampi, infatti, dopo un out realizzato dalla solita Ilaria Granata non riuscivano più a fermare i gladiatori che si imponevano con il risultato di 7 a 8 accedendo alla Finale. Game nel complesso avvincente e impreziosito da pregevoli gesti tecnici. I Lampi hanno battuto molto con Dieng (5 su 7, un HR e 4 punti battuti a Casa) a fare la differenza più in attacco che in difesa ben assistito dal granitico Capitan Scarso (3 su 6) e dall’altro veterano Levantini (3 su 7 e 2 punti battuti a Casa). Ilaria Granata, invece, ha fatto valere il suo titolo di guanto d’Oro in difesa con 7 assistenze ma non è riuscita da sola ad arginare il veemente ritorno degli uomini di Corazza.
La seconda Semi-Finale opponeva i detentori della Coppa Italia 2012 dei Leoni Firenze e i Thunder’s Five Milano che avevano vinto 5 volte questa competizione in passato. I fiorentini si presentavano all’appuntamento, finalmente, al gran completo, mentre i meneghini erano ancora tra gli altri senza Fabio Scali e Fabio Dragotto i quali erano sostituiti da Ivan Nesossi e Barbara Menoni.
Prima della partita il capitano dei Leoni Giuseppe Comuniello raccoglieva il microfono offertogli dal Presidente dell’A I. B. X. C. Alberto Mazzanti richiamando l’attenzione sulla figura di Ivano Albertazzi, ex allenatore dei fiorentini scomparso prematuramente lo scorso anno e sui suoi progetti umanitari, offrendo di dedicare la giornata alla sua memoria. I gigliati si producevano in un vivace primo inning d’attacco nel quale mettevano a segno 3 punti, mentre rimanevano a secco nella seconda ripresa. I milanesi non si facevano intimorire e con la loro solita potenza offensiva devastante rispondevano con 2 punti nel loro primo inning d’attacco e un Big Inning di 5 punti nella loro seconda ripresa, sorpassando subito gli avversari e mettendosi subito a distanza di sicurezza. Abate realizzava, poi, un HR da un punto che portava sul 4 a 7 il punteggio dopo il terzo inning, mentre la difesa Thunder’s aveva la meglio nella quarta ripresa d’attacco dei Leoni con il solito Ghulam pigliatutto. La difesa gigliata guidata da un sempre determinante Comuniello impediva agli uomini di Mr Brivio di macinare punti nei loro terzo e quarto inning d’attacco. Altro punto messo a segno dai fiorentini nella parte alta della quinta ripresa al quale, tuttavia i Thunder’s rispondevano con un altra segnatura che portava il punteggio sul 5 a 8, mantenendo le distanze inalterate. Le difese organizzate e reattive avevano la meglio anche nel sesto inning, dove nessuna delle due compagini riusciva ad incrementare il proprio score. I Leoni, dopo aver effettuato qualche cambio strada facendo, tentavano, l’ultimo assalto nella parte alta del settimo inning ma mettevano a segno solo un punto che fissava sul 6 a 8 il risultato con i Thunder’s che accedevano, dunque, alla Finale al termine di un game ben controllato. Per i Leoni ottima partita di Luigi Abate (6 su 6, un HR e 2 punti battuti a Casa) ben assistito da una pimpante Vanessa Cascio (2 su 5 e un punto battuto a Casa) e dal grintoso Comuniello (2 su 7 e un punto battuto a Casa) con le classiche rapide assistenze. Per i Thunder’s Five Milano solita spettacolare prova di Ghulam (4 su 6, 2 HR e 5 punti battuti a Casa), ottimamente assistito dal sempre più sorprendente Nesossi (3 su 6 e un punto battuto a Casa) e dai due pilastri Capitan Cusati (2 su 5 e un punto battuto a Casa) e Tedoldi (2 su 6 e un punto battuto a Casa).
La Coppa Italia 2013 era, quindi, un affare tra i Thunder’s Five Milano e la Roma AllBlinds. Il pronostico sembrava scontato e soprattutto tutti pensavano a dei capitolini logorati dalla tirata Semi-Finale contro i Lampi Milano ma le sorprese dovevano ancora arrivare.
Il game era preceduto dalla consegna ad Arjola Dedaj della pallina con cui iniziare la partita da parte della dott.ssa Simona Lembi Presidente del Consiglio Comunale di Bologna in rappresentanza delle autorità.
I Thunder’s non riuscivano a prodursi in una delle loro solite partenze macina punti, ottenendo solo una segnatura nel loro primo inning d’attacco, mentre rimanevano a secco nella seconda ripresa. I battitori della Roma AllBlinds non erano in grado di controbattere ai milanesi che rimanevano, dunque, con un minimo vantaggio. I giocatori di Mr Brivio rimanevano a secco anche nei loro terzo e quarto inning d’attacco, mentre i capitolini facevano tris nella loro terza ripresa d’attacco e nel loro quarto inning mettevano a referto un Big Inning di 5 punti che li portava sull’1 a 8 parziale. Reazione d’orgoglio dei milanesi nel loro quinto inning d’attacco con tre punti ma la difesa romana interrompeva la rimonta, senza concedere segnature ai Rosso-neri nella successiva sesta ripresa. I battitori della Roma AllBlinds aggiungevano un altro punto al loro bottino nel quinto inning, mentre erano bloccati dalla difesa meneghina nella successiva sesta ripresa. La parte alta del settimo inning registrava un altro tentativo dei Thunder’s di rientrare in corsa con tre punti che portavano a 7 a 9 il parziale ritoccato, poi dai capitolini che riallungavano di un’altra lunghezza nella parte bassa della settima ripresa. A questo punto era il meteo a diventare protagonista con la pioggia che cominciava a cadere copiosa sul diamante, rendendolo impraticabile. Gli arbitri seguendo quanto previsto dal regolamento sospendevano la partita per 35 minuti dopo di che, se la situazione fosse rimasta così, avrebbero omologato il risultato dato che si era già superata la metà dell’incontro. Verso il trentesimo minuto di sospensione la pioggia sembrava attenuarsi, così che le squadre erano invitate a tornare in campo per terminare il game su di un diamante dal terreno allentato e con qualche pozza d’acqua sulle corsie. La difesa degli AllBlinds conteneva ancora una volta gli attacchi milanesi nella parte alta dell’ottavo inning concedendo un solo punto annullato, poi dal contrattacco dei ragazzi di Corazza che mantenevano in questo modo i tre punti di vantaggio prima dell’ultimo attacco dei Thunder’s Five Milano. La nona e decisiva ripresa per i giocatori di Mr Brivio si apriva con una battuta valida di Ghulam la cui potenza, tuttavia, era smorzata dal terreno, così che il pachistano non realizzava HR ma arrivava tra sbuffi d’acqua salvo in seconda base. Capitan Cusati faceva valere la sua lunga esperienza portando in terza il compagno e arrivando a sua volta salvo in seconda base. Il turno di battuta procedeva con Ivan Nesossi il quale forse per stanchezza o eccessiva emozione andava strike out, così che era il turno di Arjola Dedaj di presentarsi al piatto. La tenace albanese non si curava della febbre che l’aveva tormentata dal mattino e raccoglieva tutte le sue forze coinvogliandole in una battuta di notevole potenza ma la pallina atterava in volo dopo la riga di buona decretando il fly out per la giocatrice. In situazione di due out toccava a Cristiano Tedoldi tentare il tutto per tutto. Il lodigiano dopo due strike batteva una pallina al quanto insidiosa che permetteva di mandare a punto Ghulam ma Federico Bassani con l’ennesima assistenza di giornata riusciva ad eliminare l’esterno centro dei Thunder’s facendo esplodere la festa Giallo-rossa. Il tabellone recitava 8 a 11 e un raggiante Alfonso Somma poteva sollevare al cielo di Bologna il primo trofeo ottenuto dalla sua squadra. Una finale spettacolare caratterizzata da battute e prese dall’elevato coefficente di difficoltà nonostante le condizioni climatiche non ideali.
Tra i giocatori della Roma AllBlinds il più utile e senza alcun dubbio anche man of the match è stato Federico Bassani (6 su 8 e 3 punti battuti a Casa) efficace in attacco ma soprattutto strepitoso in difesa con 14 assistenze. Fondamentale alla causa Giallo-rossa è stato l’apporto anche di Capitan Somma (3 su 8 e 3 punti battuti a Casa) e Salandri (4 su 7 e 3 punti battuti a Casa). Tra le fila dei Thunder’s hanno brillato le due punte di diamante Ghulam (6 su 8, un HR e 4 punti battuti a Casa), e Dedaj (7 su 9) quasi imprendibile sulle basi. Ottimo game anche per l’inossidabile Capitan Cusati (2 su 8 e 2 punti battuti a Casa) e l’esordiente sempre più certezza Nesossi (1 su 8 e 2 punti battuti a Casa).
La conquista di questo trofeo rappresenta per Marco Corazza, Fabio Azzaro, Alberto Nardecchia e Aldo Signori il premio per l’attento lavoro effettuato in questi anni. A Mr Brivio e il suo staff il compito di interrogarsi sui motivi di questa sconfitta: giornata storta, solita emozione da gara secca o altro.
Un plauso anche agli arbitri Lercker,D’Urso,Amurri,Luciani e Ricci per l’ottima direzione di tutte e tre le partite di giornata, senza tralasciare il fondamentale apporto dello scorer Alessandro Meli e degli attenti speaker Alberto Mazzanti e Stefano Malaguti.
Matteo Comi
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