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Baseball Ciechi, domenica Opening Day in Sardegna
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da Baseball.it
di Matteo Briglia (Bedeo) - (7 marzo 2014)
Con il doppio confronto tra Tigers Cagliari e Patrini Malnate parte la regular season 2014 all'insegna di suspence ed equilibrio. Graditi ritorni, desiderio di stupire e volontà di riconferme, una sfida che promette già spettacolo
Ci siamo.
L'astinenza è ormai agli sgoccioli.
Prenderà infatti il via domenica a Cagliari la diciottesima edizione del Campionato italiano di baseball per ciechi che quest'anno festeggia i vent'anni di attività.
Cresce chiaramente la curiosità intorno all'Opening Game 2014, fissato per le 14 circa con il doppio confronto tra i padroni di casa sardi e i Patrini Malnate, nella suggestiva cornice di un "Tigers Yard" fresco di ristrutturazione, pronto ad ospitare un vernissage prestigioso e che ci auguriamo gremito in ogni ordine di posto.
Cagliari e Malnate sono inserite nel girone Ovest insieme a Lampi e Thunder's Five Milano, in cui possiamo già individuare qualche spunto interessante che andranno ad infiammare i diamanti in questa stagione 2014.
Ad esempio, il desiderio di pronto riscatto dei sardi opposto alla volontà di confermare la propria crescita tecnico-tattica dei coriacei varesini.
Va ricordato che che Cagliari e Malnate sono le ultime formazioni in ordine cronologico inserite nell'Associazione Italiana Baseball per Ciechi (dal 2011 i Tigers, un anno dopo i Patrini).
Isolani protagonisti di un 2012 stellare: qualificazione alle Final Four in campionato come in Coppa Italia, impossibilitati tuttavia a ripetersi la scorsa stagione sugli standard eccellenti proposti l'anno precedente.
Tigrotti falcidiati infatti sin dalle prime uscite in diamante da infortuni a catena che hanno limitato fortemente l'apporto di alcune pedine fondamentali all'interno del line-up sardo.
Una serie di "tegole pesanti" accompagnate da assenze alternate nel roster cagliaritano che hanno condizionato irrimediabilmente i risultati e le prestazioni dei Tigers nel Torneo 2013, chiuso tristemente sull'ultimo gradino del Girone Ovest.
La giovane truppa isolana, guidata anche quest'anno in dug-out dal duo costituito da Gianguido Marzi e Mario Trogu, ottimamente coadiuvati dagli assistenti Sandra Gallus, Antonietta Di Leo, Ester Deplano, Teresa Cuccu e Luigi Salis, quest'anno presumibilmente dovrà fare a meno dell'apporto di Andrea Spiga, ma in compenso recuperano un Andrea Pisu apparso già in ottima forma nei test di spring-training.
I successi di Cagliari dipenderanno comunque in larga misura dal rendimento nel box dei propri leader carismatici: gli slugger Tewodros Tekelmariam Dagne, Antonello Lai, Remigio Zucca come dalle prestazioni difensive dello stesso Spiga.
Lo staff sardo, inoltre, conta parecchio sulla piena maturazione di prospetti molto interessanti già in evidenza lo scorso anno come Alessandro Pretta e Andrea Balestri, giovanotti tutt'altro che eccezionali sotto l'aspetto fisico ma dotati di straordinaria velocità e grinta, affiancati in questa nuova cavalcata dai rookie Gianbattista Pinna, Riccardo Bolasco e Gianvincenzo Serra.
Tigri perfettamente a loro agio nei panni dei guastafeste, decise a togliersi qualche soddisfazione lungo un percorso in cui hanno davvero molto da guadagnare e pochissimo da perdere.
Decisamente più ambiziosi gli obiettivi stagionali dei Patrini Malnate, chiamati quest'anno a gettare la maschera e cementare quegli equilibri tecnico-tattici e quelle alchimie che hanno permesso alla formazione varesina di togliersi importanti soddisfazioni la scorsa stagione chiudendo la loro seconda avventura in AIBXC con un brillantissimo terzo posto, ad un'incollatura dalle due milanesi, compagini decisamente più esperte ed attrezzate.
Fedele al motto secondo cui squadre e formule vincenti difficilmente necessitano di grandi scossoni, Malnate si è dedicata in questa pre-season 2014 al consolidamento chirurgico del proprio roster.
Gruppo coeso ed equilibrato, già sufficientemente esperto in virtù dell'età avanzata dei propri condottieri, forgiato da un'identità assolutamente peculiare, massima espressione in carattere e temperamento dello spirito battagliero del suo splendido Presidente Onorario, la vulcanica Adele Patrini, figlia dell'indimenticata Lietta che nel lontano marzo 1969 permise al battiecorri di approdare a Malnate.
Adele ha voluto fortissimamente la nascita dei Patrini e la sua opera instancabile ha trovato oggi due ottimi interpreti nei manager Adriano Chiesa e Fabio Gottardi, supportati magnificamente dagli assistenti Giulio Bonati, Guglielmo Donai, Walter Bossetti, Angela Cardia, Angelo Privato, Cristina Sereno, Susanna Tremolada, Milena Rossi, Antonio Rabuffetti, per citare solo alcuni tra gli artefici in dug-out del "miracolo Malnate".
Favola di grande abnegazione tradotta in campo dalle prodezze di capitan Gaetano Marchetto, miglior giocatore italiano per rendimento complessivo al termine della scorsa stagione, ultimo tra i guerrieri a mollare, sostenuto dall'animus pugnandi di Ottavio Stigliano, Armando Virgili e Marco Case.
Tra le pedine giunte quest'anno a rinforzare il tessuto varesino, da segnalare l'inserimento dei giovani Davide Moreschi, reduce dall'inebriante cavalcata tricolore sostenuta con i Lampi Milano, Arianna Colonnello, già schierata in Coppa Italia dai Patrini insieme a Moreschi, a cui si aggiunge l'innesto della giovane Rosa Incollà, prodotto del vivaio malnatese.
Chiesa e Gottardi, come i colleghi Marzi e Trogu, confidano inoltre nella consacrazione definitiva dei propri rookie (Lorenzo Bossetti, Hanane El Kadrani, Marialucia Zoroberto).
Come per i Tigers, ai Patrini non dispiace affatto volare basso, camuffarsi tra le pieghe di un Girone sin troppo scontato per analisti e addetti ai lavori, facili profeti nel sentenziare un probabile percorso netto dei Thunder's Five Milano, seguiti a ruota dai cugini Lampi.
Riteniamo che il briciolo di imprevedibilità che comunque dobbiamo assegnare al Girone Ovest (Yogi Berra docet), colorerà di tinte forti e vive una serie di emozioni e colpi di scena che, gioco forza, dovranno necessariamente fare tappa al "Tigers Yard" come al "Gurian Field".
La parola passa ora a mazze e guantoni: vi chiediamo solo un po' di silenzio, per favore, che gli amici non vedenti possano udire distintamente la voce imperiosa, perentoria, autoritaria dell'arbitro di casa base prodursi nel tanto agognato "gioco" o se preferite, "let's playball".
Matteo Briglia (Bedeo)
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