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Baseball

I Thunder's 5 tornano a dettar legge sotto la Madunina


da Baseball.it
di Matteo Briglia (Bedeo) - (30 aprile 2014)

Cavalcata solitaria al Kennedy nel derby meneghino per i vicecampioni d'Italia che infliggono un duplice 10-2 ai cugini Lampi. Risveglio capitolino: Bassani e Somma trascinano la Roma ALL BLINDS al doppio successo su Ravenna

"La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare".

I celebri versi di Jovanotti in "Mi Fido Di Te", trasposti in una dimensione squisitamente sportiva ed agonistica, calzano perfettamente per rappresentare il derby meneghino andato in scena sabato sul glorioso Kennedy di Milano tra i Lampi tricolori ed i vicecampioni d'Italia dei Thunder's Five.

Ecco le vertigini per un'evidente sbornia post-successo, la paura di cadere con le responsabilità legate a chi è nel Gotha esclusivo dei vincenti e la paura di volare con il pesante fardello lasciato dalla necessità di doversi riconfermare al top.

Il derby di Milano ha esaltato il turno del campionato di baseball per ciechi.

Robusta riscossa dei Tuoni che infliggono una severa scoppola ai cugini scudettati nel corso di una sfida a senso unico, mai in discussione, chiusa dai ragazzi di Dario Rossi con un doppio 10-2 davvero eloquente circa la disparità di valori, la determinazione e gli stimoli motivazionali espressi in diamante.

Thunder's 5 che vendicano, sia pur parzialmente, l'incubo agonistico rappresentato dalla meravigliosa finale scudetto di 10 mesi fa sul "Leoni" di Casteldebole che consegnò ai Lampi il primo titolo nella storia della franchigia guidata da Fabio Giurleo.

C'era grande attesa sotto la Madunina per il primo confronto tra le due compagini milanesi da quel lontano 22 giugno: squadre giunte alla stracittadina in cattiva salute, tormentate da dilemmi tecnici, mentali e psicologici piuttosto evidenti, costati caro alle due formazioni con lo scivolone inatteso rimediato 15 giorni orsono dai Lampi sul Gurian Field di Malnate, seguito ad una settimana di distanza da quello casalingo dei Tuoni contro Cagliari.

Atmosfera delle grandi occasioni al Kennedy, vivacizzato sugli spalti dallo spettacolo cromatico offerto dalle due torcide, degna coreografia di una sfida opportunamente anticipata di un giorno per evitare le insidie del maltempo.

Chi tuttavia confidava di poter assistere ad un remake dell'appassionante finale 2013, è stato immediatamente e clamorosamente smentito dal verdetto del campo.

L'Armata Rossi infatti affronta gara-1 con il piglio dei campioni, costante nel box e attenta in difesa, determinata a non lasciare nulla al caso, decisa quindi a mettere pressione ai cugini: tutto sin dalla parte alta della prima ripresa, caratterizzata dalle valide a segno di Fabio "Littorina de Trastevere" Scali, Ghulam e Dedaj che regalano subito i primi due punti del match ai Thunder che allungano successivamente sul 4-0 al secondo inning grazie a Tedoldi e a un Sarwar Ghulam che sale progressivamente di colpi sui due lati del campo.

La difesa Lampi difetta invece del consueto mordente che aveva spesso girato le partite dalla parte dei "Giurleo Boys" lo scorso anno, vulnerabilità inquietante che penalizza i Campioni d'Italia da inizio stagione e che probabilmente condiziona anche il rendimento nel box di alcune pedine fondamentali all'interno del line up offensivo dei Lampi (Bara 'Mbacke per esempio).

Al terzo i Thunder avvertono le difficoltà evidenti dei cugini e decidono di spaccare definitivamente il match.

Accelerazione vorticosa inferta dai primi tre battitori di skipper Rossi che fruttano un "big inning" da 5 punti ai Tuoni che volano sul 9-0 e mandano formalmente i titoli di coda su una partita sostanzialmente priva di suspence a causa di un atteggiamento troppo remissivo dei Lampi, fiacchi nel box, a corente alternata in difesa, svuotati di quella chimica di squadra che aveva permesso loro di compensare sovente al gap tecnico che li separava da formazioni più attrezzate.

Garauno viene sospesa sul 10-2 dopo 5 riprese per manifesta superiorità dei Tuoni tra l'entusiasmo dei propri tifosi.

16 a 7 il computo delle valide a segno dai ragazzi di manager Rossi, guidati nel box da Ghulam (5 su 6, 5 punti battuti a casa), spalleggiato da Cristiano "Tatone" Tedoldi (1 su 5, 2 punti battuti a casa), Scali (5 su 6, 1 punto battuto a casa), velocità impressionante e grande resistenza in barba a un'anagrafe che flirta coi 50 e Dedaj (3 su 5, 1 punto battuto a casa).

Capitan Scarso si dimostra comunque sempre il migliore tra i Lampi nel grigiore generale (2 su 4, 1 punto battuto a casa), poco assistito tuttavia dai compagni: 2 su 3 per Vasquez, 1 su 4 per uno spento Dieng, 1 su 4 per Levantini con un punto battuto a casa.

Il secondo match è l'esatta fotocopia di gara-1.

Lampi che partono in attacco e cozzano immediatamente contro il vallo Thunder's costituito dalla diga invalicabile rappresentata dagli interni Ghulam e Scali.

Tuoni ringalluzziti dal successo nel primo match, equilibrati in attacco, cinici nel distribuire valide lungo un line up in cui spiccano nuovamente le prestazioni di Scali, Dedaj, Ghulam, cui si aggiunge successivamente anche Ivan Nesossi, in crescita esponenziale alla sua seconda stagione agonistica.

L'orchestra guidata dai manager Rossi, Tempesta, Brivio e Novali scava immediatamente il solco decisivo nelle prime due riprese che si chiudono con i Tuoni avanti 6-0, vantaggio che dopo 4 riprese si dilata sul 9-2 che suona come un kappao tecnico per i Lampi, spaesati, remissivi, tanto allegri e distratti in difesa quanto altalenanti nel box contro una difesa Thunder's sempre splendidamente registrata.

La gara si chiude con il trionfo degli atleti di Dario Rossi per 10-2 dopo sei riprese e proietta i Tuoni in testa ad un Girone Ovest che rimane comunque estremamente equilibrato.

Scorrendo rapidamente il box score del match, 16 a 9 il totale delle valide a favore dei Thunder's, guidati ancora una volta dalla prestazione maiuscola di Ghulam (3 su 6, 4 punti battuti a casa), sostenuto da Tedoldi (2 su 6, 2 punti battuti a casa), Nesossi (3 su 6, 1 punto battuto a casa), Scali (4 su 7, 1 punto battuto a casa) e Dedaj (3 su 6, 2 punti battuti a casa).

Dieng, Levantini e Scarso i migliori tra i Lampi, attesi domenica prossima dal primo week end di Intergirone che li vedrà di scena ancora al Kennedy opposti a Bologna White Sox e CVINTA Ravenna in due gare dal sapore amaro di ultima spiaggia per i "Giurleo Boys" in ottica Final Four di giugno.

Nel Girone Est, riscatto rabbioso della Roma ALL BLINDS che domenica si è sbarazzata sul neutro di Casteldebole della flebile resistenza rappresentata dalla CVINTA Ravenna.

10-0 e 6-1 i risultati di due gare a senso unico, condotte senza patemi dai capitolini che hanno mostrato finalmente sprazzi di quel "baseball champagne" che li aveva proiettati sotto i riflettori lo scorso anno: un creatività assente in questa stagione aperta dai ragazzi allenati da Corazza Mastrantonio, Azzaro, Nardecchia e Signori con 4 sconfitte che hanno pregiudicato pesantemente le chance di qualificazione dei laziali alla fase finale.

Ci hanno pensato Capitan Alfonso Somma e il giovane Federico Bassani a suonare la carica per gli ALL BLINDS.

Cronaca dei match davvero scarna, caratterizzata dalla contrapposizione tra rabbia, voglia di riscatto e determinazione contrapposte alla scarsa reattività di una CVINTA dalla grande tradizione in diamante, infarcita di vecchie glorie e giovani leve il cui mix, oggi ancora acerbo, si spera possa pagare lauti dividendi tra qualche stagione per skipper Matteucci.

Primo match archiviato in meno di un'ora, chiuso dagli ALL BLINDS sul punteggio di 10-0 in 5 riprese per manifesta superiorità.

Da segnalare l'incredibile prova balistica nel box di Federico "Homerun King" Bassani (6 su 6, 1 fuoricampo, 6 punti battuti a casa), in evidenza anche Somma (5 su 6, 1 punto battuto a casa), Daniela Pierri (2 su 5, 3 punti battuti a casa) e Bernardini (4 su 6).

Solo due valide a segno nel match per Ravenna, a firma Lazzarini e Lapietra.

Gara-2 sulla falsariga del primo match: Roma che controlla le operazioni, avanti 3-0 dopo due riprese, 4-1 a metà gara, impossibilitata tuttavia a dilagare nello score grazie ad una difesa più attenta e registrata dei ravennati.

Gli ALL BLINDS si impongono in scioltezza per 6-1 in un incontro che non presenta alcuna difficoltà ai capitolini, chiuso dopo sei riprese per impossibilità di rimonta dei romagnoli.

Note positive per la CVINTA dal primo punto battuto a casa dalla giovane Badia Benlaamiria come dai flebili sussulti di Lapietra e Lazzarini in attacco.

Romagnoli traditi tuttavia dalle polveri bagnate del proprio bomber Marco Ferrigno, rientrato ieri da un lungo infortunio.

Roma guidata dalla coppia letale Somma Bassani, immensi su entrambi i lati del campo, autori di uno splendido 5 su 6 nel box, inpreziosito dai 5 punti battuti a casa da Bassani.

Ottimo tra i romani anche Bernardini (2 su 6), mentre la quota rosa capitolina colora la gara grazie alla prova di Famiglietti (1 su 6, 1 punto battuto a casa).

Il doppio successo degli ALL BLINDS lascia Ravenna a zero nel girone Est, ancora saldamente nelle mani di Bologna White Sox e Fiorentina BXC, regalando comunque quel filo di speranza ai capitolini, acceso da mordente e grinta finalmente riaffacciatisi nel dug-out di skipper Corazza.

Sono queste componenti utili agli ALL BLINDS per affrontare la fase di Intergirone, al via tra una settimana, in cui la Roma non potrà sbagliare nemmeno un colpo e dovrà necessariamente affidarsi ad eventuali passi falsi delle formazioni che la precedono in classifica.

Il campionato proseguirà domenica prossima al Kennedy con l'avvio della fase ad Intergirone: quadrangolare in calendario tra Bologna White Sox, Patrini Malnate, CVINTA Ravenna e Lampi Milano, a partire dalle ore 10.

Matteo Briglia (Bedeo)

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